3) Sai Gestire le Tue Emozioni per Vivere la Vita che Desideri?

Una delle situazioni in cui mi ritrovo più spesso ad aiutare i miei coachee è la comprensione e l’elaborazione delle loro emozioni. E questo significa ottenere una profonda comprensione di ciò che stiamo sentendo, perché lo sentiamo, e soprattutto come cambiarlo se non ci piace o non ci è utile. Vediamo insieme come farlo.

Ci sono stati dibattiti in molte discipline per secoli su come le emozioni funzionano. Per semplificare, possiamo sintetizzarle in questo modo (Gross & Thompson, 2007): Abbiamo uno stimolo (un evento, oggetto, situazione, sensazione o pensiero). Prestiamo attenzione allo stimolo. Diamo una interpretazione dello stimolo. Abbiamo una reazione emotiva/fisiologica allo stimolo.

Vi faccio un esempio: immaginate che siete allo zoo, e state girando per il parco. All’improvviso, poco lontano da dove vi trovi, vedete un gorilla che “urlando” si dirige verso di …te. Immediatamente provi una sferzata di adrenalina, un aumento del battito cardiaco e, molto probabilmente, inizi a correre e a scappare cercando un posto dove nasconderti e ripararti. In pratica: vedi il gorilla che ti sta “caricando”, la tua attenzione è tutta rivolta al gorilla (stimolo), interpreti lo stimolo come una minaccia, hai una risposta/reazione di paura.

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Nel 4 ° passaggio la reazione include cambiamenti immediati nel corpo, nella respirazione, nell’espressione del volto, nella frequenza cardiaca, nella tensione muscolare, vengono rilasciati ormoni e neurotrasmettitori specifici e una varietà di altre cose. Alcune emozioni sono risposte istintive, come quello che provereste se vi attaccasse un gorilla. Al tempo stesso, le emozioni possono anche sorgere automaticamente dopo …siamo stati condizionati ad avere alcune risposte. Ad esempio, diciamo che se siete andati allo zoo e siete stati inseguiti da un gorilla. Che cosa accadrebbe se qualcuno vi chiedesse di tornare allo zoo?

Al  ricordo dell’esperienza vissuta, molto probabilmente riprovereste quello stato di ansia provato la prima volta. Ecco che si è formata una risposta condizionata di paura. E questo condizionamento si può generare anche semplicemente vedendo altre persone che vivono un’esperienza spiacevole (come nell’esempio di prima, quella di essere rincorsi da un gorilla) o anche semplicemente immaginando di vivere un’esperienza del genere. Ma facciamo un passo indietro. vi siete mai chiesti perché sentite quello che sentite?

Dovete sapere che le emozioni non sono semplicemente sensazioni che galleggiano intorno al corpo, facendoci sentire bene o male a caso; in effetti sono una una parte importante dell’intelligenza. Le emozioni sono il sistema che la mente inconscia ha per dirci che sta accadendo qualcosa nella nostra vita su cui è opportuno porre attenzione. Per secoli le culture occidentali hanno riposto grande valore nel sopprimere e ignorare le reazioni emotive.

Questa non è solo una cattiva idea, ma è anche pericolosa. Immaginate di chiedere a qualcuno di svegliarvi una mattina perché avete degli impegni importanti, che questi vi chiami dolcemente per nome, poi vi scuota delicatamente e alla fine si metta a urlare, finché vi deve tirare giù dal letto o gettarvi addosso un secchio di acqua ghiacciata per avere risposta. Questo genere di risveglio brusco capita a molte persone che hanno persistentemente ignorato i loro messaggi emozionali, consumandosi nel lavoro, nel bere, nel mangiare o nelle droghe invece di affrontare le sensazioni sgradevoli che li coglievano. Ma quanto più ignorano i loro sentimenti, tanto più questi si fanno intensi, finché la depressione, la rabbia, la violenza e la malattia portano problemi che non possono più essere ignorati.

Le emozioni sono il nostro senso: cambiano ed evolvono nel tempo perché noi, e la nostra vita, cambiamo via via. Tuttavia è importante essere capaci di definire la differenza tra le sensazioni che sorgono come reazioni inconsce alle immagini e ai suoni mentali e le emozioni più profonde, che portano con sé importanti messaggi da cui si può trarre insegnamento.

Vi propongo un esercizio: Quando provate un’emozione spiacevole, cambia ciò che vi state dicendo… si apre quel dialogo interno tra …te e te. Cambiano le immagini nella tua mente e la stessa tua postura. Se comunque ti ritorna la stessa emozione, potrebbe contenere un messaggio importante per te, da parte della mente inconscia.

Per esempio, se immagini te stesso fare una presentazione perfetta, e cominci a sentirti meglio, significa che ti stavi preoccupando inutilmente. Se invece, nonostante ti immagini di riuscire benissimo, continui a provare disagio, chiediti: A cosa devo stare attento? Qual è il messaggio che vuole darmi?

Quanto più stretta è la connessione che stabilisci con le tue emozioni, tanto più ti sentirai “padrone” della tua vita e tanto più rapido sarai nel coglierle e agire in base ai messaggi che ti mandano. E in questo modo che diventerai sempre più emotivamente intelligente.

Per aiutarvi, ecco qui di seguito alcuni dei più comuni messaggi emotivi che ogni giorno riceviamo e ciò che di solito significano:

RABBIA: è solitamente segno del fatto che una delle proprie regole o confini sono stati violati da sé o da altri. Il messaggio è o di fare invece ciò che si ritiene giusto o, in determinati casi, di accettare ciò che non si può cambiare.

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PAURA: si tratta di un avvertimento che potrebbe accadere qualcosa di male, perciò è necessario prepararsi. Se hai la sensazione di essere del tutto pronto o se provi paura in situazioni in cui di solito ti senti a tuo agio, potrebbe trattarsi di un genuino avvertimento o segno di pericolo.

FRUSTRAZIONE: sorge quando non si ottengono i livelli di prestazione che ci si aspettava nel lasso di tempo previsto. Il messaggio di solito è di prendersi il tempo per riflettere sul proprio livello di impegno investito e/o sulla strategia adottata. Una volta fatto questo, si può riprovare e centrare l’obiettivo, o cambiare strategia.

COLPA: tende a presentarsi quando si vive in modo non coerente con i propri standard. Il messaggio di colpa è molto semplice: non farlo più e fai ciò che è necessario per mettere le cose a posto.

TRISTEZZA: è il risultato della sensazione che manca qualcosa nella propria vita, o perché lo si è perso o perché se ne è perso il contatto. Il messaggio sottostante è sia di apprezzare ciò che si è perso sia di essere grati per ciò che si ha. In alcuni casi, il messaggio potrebbe essere di tornare indietro, come nel caso di un “amore perduto” o un sogno abbandonato.

…al prossimo post.

 

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