9. L’Origine delle nostre paure: Come prendere le decisioni…

Prendiamo decisioni ogni giorno. Parole e azioni sono il risultato di una nostra decisione, che ne siamo consapevoli oppure no. Per nessuna scelta fatta, grande o piccola che sia, esiste una formula magica che ti dica con certezza che è quella giusta. Il meglio che possiamo fare è osservare la situazione da più di una prospettiva e poi decidere in modo ragionevole ed equilibrato la linea di azione. Può sembrare persino scoraggiante, se devi prendere una decisione importante. Tuttavia, per rendere questo processo meno avvilente possiamo fare alcune semplici cose, come individuare gli scenari peggiori, compilare un foglio di calcolo e seguire il nostro istinto… Come saperne di più su come prendere una decisione? Innanzi tutto occorre comprendere l’origine delle nostre/tue paure. Scrivi le tue paure. Annotando ciò che temi su un diario, potrai cominciare a comprenderlo e arrivare a una decisione migliore. Inizia a scrivere in merito alla scelta da fare. Descrivi o elenca tutto ciò che ti preoccupa. Concediti la possibilità di sfogare queste paure senza giudicarti. Per esempio, potresti iniziare il diario chiedendoti: “Qual è la decisione che devo prendere e che cosa temo che accada se faccio la scelta sbagliata?” Individua la peggiore delle ipotesi. Una volta che hai scritto la decisione che devi prendere e perché hai paura di prenderla, fai un altro passo avanti. Prova a individuare lo scenario peggiore per ogni possibile scelta. Se spingi la tua decisione ai limiti di un ipotetico fallimento, il processo ti sembrerà meno spaventoso, qualora tutto andasse veramente storto. Per esempio, se devi decidere tra il tuo lavoro a tempo pieno e un altro part-time che ti dà la possibilità di passare più tempo con i tuoi figli, pensa a quale sarebbe lo scenario peggiore in entrambe le situazioni. Se scegli di conservare il lavoro a tempo pieno, la peggiore delle ipotesi potrebbe essere che perderai i momenti importanti della crescita dei tuoi figli e che i ragazzi potrebbero risentirsi quando saranno più grandi. Se scegli il lavoro part-time, la peggiore delle ipotesi potrebbe essere che non sarai in grado di pagare le bollette ogni mese. Determina quante probabilità ci sono che lo scenario peggiore accada. È facile essere catastrofisti o soffermarsi sulla cosa peggiore che può accadere, senza trovare il tempo di riflettere. Esamina la peggiore delle ipotesi che hai prospettato e poi prendi in considerazione ciò che dovrebbe succedere per arrivare fino a quel punto. Potrebbe accadere? Considera se la decisione che prendi sarà permanente. Una volta che hai vagliato tutto ciò che potrebbe andare storto, valuta se hai la possibilità di tornare sui tuoi passi. La maggior parte delle decisioni sono reversibili, perciò puoi consolarti sapendo che, se non approvi più quanto avevi deciso, puoi sempre modificarlo successivamente per risolvere la situazione. Per esempio, diciamo che decidi di accettare il lavoro part-time per passare più tempo con i tuoi figli. Se alla fine ti trovi in difficoltà col pagamento delle bollette, puoi cambiare decisione andando in cerca di un lavoro a tempo pieno. Se credi possa aiutarti nella decisione, parla con un amico o un familiare. Non pensare di dover prendere una decisione difficile da solo. Chiedi aiuto a un amico o un familiare di cui ti fidi, o almeno fai in modo che ascolti le tue preoccupazioni. Condividi i particolari che riguardano la decisione che devi prendere, ma anche le tue paure su ciò che potrebbe andare male. Probabilmente ti sentirai meglio anche solo esponendo i tuoi timori, mentre l’altra persona potrebbe darti qualche utile consiglio e rassicurarti.Puoi anche considerare la possibilità di parlare con qualcuno non coinvolto nella situazione e che abbia un giudizio neutrale. Spesso, un terapeuta può essere una figura utile da questo punto di vista. Prova anche a cercare su internet altre persone che hanno vissuto circostanze simili. Ad esempio, se sei indeciso tra un lavoro a tempo pieno e uno part-time che ti dia più tempo con i tuoi figli, potresti pubblicare il tuo problema su un forum on-line dedicato ai genitori. Probabilmente avrai l’opportunità di leggere le esperienze di persone che hanno dovuto prendere decisioni analoghe e i consigli di altre che ti dicono che cosa farebbero al tuo posto. Valutare la Decisione. Resta calmo. L’onda delle emozioni, positive o negative che siano, può condizionare la tua capacità di decidere razionalmente. Quando bisogna prendere una decisione, generalmente il primo passo da fare è mantenere la calma. Se non riesci, rimanda la decisione finché non riuscirai a riflettere serenamente. Prova a fare qualche respiro profondo per tranquillizzarti. Inspira lentamente attraverso il naso. Conta fino a 4, mentre immetti l’aria. Concentrati sulla sensazione del respiro mentre i polmoni si espandono. Trattieni il respiro per 1-2 secondi. Rilascialo delicatamente attraverso il naso o la bocca. Cerca di espirare contando fino a 4. Ripeti l’operazione 6-10 volte. Recupererai la calma. Cerca di ottenere quante più informazioni possibili. È molto meglio scegliere tra varie soluzioni quando si hanno informazioni sufficienti per giungere a una decisione informata. Il processo decisionale, soprattutto se riguarda questioni importanti, dovrebbe basarsi sulla logica. Effettua qualche ricerca per scoprire quanto puoi su ciò su cui devi decidere.Per esempio, se stai cercando di scegliere tra il tuo lavoro a tempo pieno e uno part-time per passare più tempo con i tuoi figli, dovresti sapere quanti soldi ti mancheranno ogni mese in caso decidessi di cambiare. Potresti anche prendere in considerazione quanto tempo andrai a guadagnare con i tuoi bambini. Appunta queste informazioni e ogni altro dato che possa aiutarti ad arrivare a una conclusione.Dovresti considerare anche altre opzioni e raccogliere informazioni in merito. Ad esempio, puoi chiedere al tuo datore di lavoro se puoi lavorare da casa almeno qualche giorno a settimana. Usa la tecnica dei “cinque perché” per capire il problema. Chiedendoti “perché?” cinque volte, potrai scoprire l’origine di un problema e determinare se stai prendendo una decisione in base a motivi validi. Ad esempio, se stai cercando di scegliere tra il tuo lavoro a tempo pieno o passare a uno part-time per avere più tempo da trascorrere con la tua famiglia, i tuoi cinque perché potrebbero configurarsi nel modo seguente: 
1. “Perché sto pensando a un lavoro part-time?” Perché non vedo mai i miei figli. 2. “Perché non vedo mai i miei figli?” Perché lavoro fino a tardi quasi tutti i giorni. 3. “Perché devo lavorare fino a tardi quasi tutti i giorni?” Perché abbiamo un nuovo cliente che mi porta via molto tempo. 4. “Perché mi porta via tanto tempo?” Perché sto cercando di fare un buon lavoro e spero di ricevere una promozione al più presto. 5. “Perché voglio questa promozione?” Per guadagnare più soldi e mantenere la mia famiglia. In questo caso, i cinque perché dimostrano che stai considerando di ridurre le ore di lavoro, anche se speri in una promozione. Emerge chiaramente un conflitto che richiede ulteriori analisi per poter prendere la decisione giusta. I cinque perché, inoltre, suggeriscono che il tuo problema potrebbe essere temporaneo: lavori molto tempo perché stai gestendo un nuovo cliente. Considera: lavorerai così tante ore anche quando riuscirai a gestire il nuovo cliente con più agio? Pensa alle persone coinvolte nella tua decisione. In primo luogo, dovresti valutare in che misura la tua decisione ti condiziona. In particolare, in che modo influisce sulla considerazione che hai di te stesso come persona? Quali sono i tuoi valori e i tuoi obiettivi? Se prendi decisioni non coerenti con i tuoi valori (vale a dire che non collimano con le principali convinzioni che ti guidano nella vita), rischi di sentirti infelice e insoddisfatto. Per esempio, se uno dei tuoi valori fondamentali è qualcosa che è radicato nella tua identità è l’ambizione, un lavoro part-time potrebbe rappresentare un disallineamento, perché ti costringerà a rinunciare al sogno di ottenere una promozione e fare carriera all’interno della tua azienda. Talvolta, i valori fondamentali possono anche entrare in conflitto tra loro. Ad esempio, potresti considerare come valori fondamentali sia l’ambizione sia la cura della famiglia. Per prendere una decisione, è probabile che sarai obbligato a dare priorità a uno dei due aspetti. Capire chiaramente quali valori influenzano la tua decisione può aiutarti a prendere quella giusta. Dovresti anche esaminare in che misura il problema o la decisione condiziona altre persone. C’è qualche conseguenza che influirà negativamente sulla vita delle persone a te care? Prendi in considerazione gli altri in tutto il processo decisionale, soprattutto se sei sposato e hai figli. Per esempio, la decisione di passare a un lavoro part-time potrebbe avere un impatto positivo sui tuoi figli, perché significa avere più tempo da dedicare loro, ma averne anche uno negativo su di te, perché forse dovrai rinunciare all’ambizione di ricevere una promozione. Può avere un effetto negativo addirittura su tutta la famiglia, perché riduce il reddito. Elenca tutte le opzioni. A prima vista può sembrare che vi sia una sola via d’uscita, ma solitamente non è così. Anche se la situazione sembra ben circoscritta, prova a compilare una lista delle alternative. Non valutarle finché non sarà completa. Sii preciso. Se hai difficoltà a trovare altre opzioni, raccogli le idee facendoti aiutare da familiari o amici. Naturalmente, non devi scriverla per forza. Puoi anche farla mentalmente! Puoi sempre depennare le voci successivamente, ma le idee più folli potrebbero portarti a soluzioni creative che altrimenti non avresti mai considerato. Alcuni sostengono che avere troppe opzioni può creare confusione e complicare il processo decisionale. Comunque una volta che avrai stilato il tuo elenco nella mente o scritto su un foglio, elimina tutto ciò che evidentemente è irrealizzabile. Prendere la Decisione. Offri dei consigli a te stesso come se fossi un amico. A volte è possibile determinare la scelta giusta facendo un passo indietro. Pensa a quello che potresti dire a un amico se si trovasse ad affrontare le tue stesse difficoltà. Quale scelta gli consiglieresti? Su quale aspetto della sua decisione cercheresti di illuminarlo? Perché gli daresti questo genere di consigli? Oppure, interpreta “l’avvocato del diavolo”. In questo modo, puoi capire come ti senti veramente in relazione a una determinata decisione, dal momento che sarai costretto ad assumere la prospettiva opposta e sostenerla come se fosse tua. Se un ragionamento contro qualcosa che volevi fare comincia ad avere senso, allora avrai nuove informazioni da considerare. Per fare l’avvocato del diavolo, cerca di trovare argomentazioni contro ogni valida ragione che hai a sostegno della tua scelta favorita. Se questo compito ti risulta facile, probabilmente di fatto intendi prendere una decisione diversa. Per esempio, se propendi verso un lavoro part-time per passare più tempo con i tuoi figli, prova a metterti in contraddizione, precisando quanto sia importante la qualità del tempo da trascorrere con i ragazzi nel fine settimana e durante le vacanze. Puoi anche sottolineare il fatto che varrebbe la pena rinunciare a qualche cena in famiglia per il denaro e la promozione che altrimenti perderai, perché anche i tuoi figli potranno giovarne maggiormente rispetto a qualche ora trascorsa tutti insieme la sera. Inoltre, il tuo spirito ambizioso, degno di nota, potrà avere un’influenza positiva su di loro. Considera se ti senti in colpa. È normale lasciarsi trasportare dal senso di colpa mentre si prende una decisione, ma non è un fattore che favorisce un sano processo decisionale. Spesso distorce la percezione degli eventi e dei risultati, impedendo una chiara visione persino del proprio ruolo al loro interno. Il senso di colpa può essere comune soprattutto nelle donne che lavorano, perché devono affrontare una pressione sociale maggiore per potersi bilanciare perfettamente tra il lavoro e la famiglia. Fare qualcosa mossi dal senso di colpa può anche essere dannoso perché può condurci a prendere decisioni che non sono coerenti con i nostri valori. Un modo per riconoscere che cosa genera il senso di colpa è cercare quali frasi contengono il concetto di “dovere” inteso come obbligo morale. Per esempio, potresti pensare che “i bravi genitori dovrebbero passare tutto il tempo con i loro figli” o che “un genitore che lavora un certo numero di ore deve essere un cattivo genitore”. Queste convinzioni sono basate su giudizi esterni, non su principi personali. Quindi, per determinare se la tua decisione è guidata dal senso di colpa, cerca di fare un passo indietro ed esamina la situazione effettiva insieme a ciò che i tuoi principi personali (le convinzioni basilari che regolano la tua vita) ti dicono che è giusto. I tuoi figli soffrono davvero perché lavori tutto il giorno? Oppure ti senti in questo modo perché è così che “bisogna” sentirsi? Pensa al futuro. In fin dei conti, il modo migliore per prendere una decisione consiste nel pensare a come potresti sentirti nel giro di qualche anno. Rifletti su ciò che penserai di te quando ti guarderai allo specchio e su come lo spiegherai ai tuoi nipoti. Se non ti piace la piega che le ripercussioni potranno prendere nel corso del tempo, dovresti riconsiderare il tuo approccio…. Per esempio, pensi che tra 10 anni rimpiangerai la scelta di un lavoro part-time? Se sì, perché? Che cosa potresti realizzare in 10 anni di lavoro a tempo pieno che non potresti raggiungere in 10 anni di uno part-time? Fidati del tuo istinto. Probabilmente sentirai qual è la scelta giusta, quindi, male che vada, segui il tuo istinto. Prendi la tua decisione in base a ciò che ritieni giusto, anche se il foglio che hai compilatoti dice il contrario. Le ricerche dimostrano che tendenzialmente le persone che decidono in base al proprio intuito sono più soddisfatte delle loro decisioni rispetto a chi le pondera molto con cura. Chiediti un’ultima volta che cosa vuoi fare. Probabilmente sentirai quale decisione ti renderà più felice e, quindi, prova a propendere in quella direzione. Sono il cambiamento e il disagio nei confronti dell’ignoto a complicare la decisione. Trova il tempo per riflettere tranquillamente in modo da usare il tuo intuito per capire la situazione. Quante più decisioni prendi nel corso del tempo, tanto più riuscirai a perfezionare e affinare il tuo intuito. Prepara un piano di riserva. Se sei lungimirante, le conseguenze potenzialmente negative non ti destabilizzeranno eccessivamente. Elabora un piano di riserva per affrontare gli scenari peggiori. Anche se è poco probabile che lo userai, il semplice fatto di averlo ti preparerà al peggio. Anche chi occupa posizioni di comando è tenuto a preparare un piano di riserva, perché c’è sempre la possibilità che qualcosa vada storto. Questa strategia può essere utile anche in caso di decisioni meno importanti. Un piano di riserva ti permetterà anche di reagire con una certa flessibilità alle sfide o alle battute d’arresto improvvise. La capacità di adattamento agli imprevisti può condizionare direttamente la capacità di ottenere ottimi risultati a seguito di determinate decisioni. Fai una scelta. Indipendentemente dalla decisione che prendi, preparati ad assumerti le responsabilità delle conseguenze. Se le cose non funzionano, è sempre meglio aver preso una decisione in maniera consapevole che con leggerezza: almeno puoi dire di aver fatto del tuo meglio. Prendi la tua decisione e sii coerente. Nessuno scenario è perfetto: una volta presa la tua decisione, seguila con entusiasmo nel modo migliore che puoi, senza rimpianti e senza preoccuparti delle altre possibilità che potevi cogliere. Considera che tutte le opzioni possono essere pressoché valide, se rifletti sulla tua scelta molto a lungo. In tal caso, ogni soluzione può avere enormi vantaggi ed enormi svantaggi. Avresti già deciso, se una delle alternative si fosse dimostrata significativamente migliore rispetto alle altre. Tieni presente che potresti non avere informazioni sufficienti per prendere una buona decisione. Fai altre ricerche se hai difficoltà a selezionare tra le alternative che hai di fronte. Inoltre, renditi conto che non sempre avrai a disposizione tutti i particolari che ti occorrono. Dopo aver esaminato tutte le informazioni che possiedi, potresti comunque essere costretto ad andare avanti e arrivare a una conclusione. Dopo aver preso la tua decisione, è probabile che sopraggiungano nuove importanti informazioni che possono suggerirti altri cambiamenti o farti dubitare della tua scelta. In questi casi, sii pronto a ripercorrere il processo decisionale. La flessibilità è una qualità eccellente. Concediti un limite di tempo se devi decidere presto o se la decisione non è molto importante. Non rischiare il detto “troppa analisi porta alla paralisi”. Se devi decidere quale film vedere stasera, evita di perdere un’ora ad annotare ogni titolo in programmazione. Non perderti in analisi troppo minuziose. Ricorda che, a un certo punto, l’indecisione si trasforma nella decisione di non fare nulla, che potrebbe essere la peggiore di tutte. Considera qualsiasi esperienza come un episodio da cui apprendere. Prendendo decisioni importanti, imparerai ad affrontare le conseguenze. Considera anche le battute d’arresto come lezioni di vita grazie alle quali crescere e adattarti…

Insomma, cerca di non stressarti e soprattutto non stressare me e chi legge, peggioreresti solo la situazione…  Per favore  vuoi deciderti? …Si, No, Forse?  Dai… non ne posso  più!!!

E’ sempre tempo di Coaching!”

se hai domande o riflessioni da fare, ti invito a lasciare un commento a questo post: sarò felice di risponderti oppure: prendi appuntamento per una sessione di coaching gratuita

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