Coaching: dalla pandemia alla guerra, come affrontare la stanchezza emotiva. La mindfulness può ridurre l’ansia e la depressione e al contempo migliorare l’umore…

Dopo due anni di pandemia ci ritroviamo schiacciati dalla paura di una guerra così vicino a casa. Stressati, ansiosi e sopraffatti dagli eventi come se ci mancasse l’aria, soffriamo di stanchezza emotiva. Ecco di cosa si tratta… Il 21 febbraio 2020 si registravano nel Lodigiano i primi casi di Covid-19. A distanza di due anni, dopo numerose ondate e decine di migliaia di morti, ci ritroviamo a rivivere nuovamente una sofferenza inaudita. Questa volta, non più a causa della pandemia, che ora sembra quasi sotto controllo, ma a causa della guerra. Quella vera. Proprio quando avevamo appena iniziato a vedere la luce alla fine del tunnel chiamato Coronavirus, le nostre vite sono infatti state nuovamente sconvolte. Il 24 febbraio 2022 il mondo intero si è svegliato con una notizia che pensava, anzi sperava, di non sentire mai. La Russia ha invaso l’Ucraina, dichiarando guerra alla democrazia occidentale. Prima d’ora, la guerra, la nostra generazione nata e cresciuta nel dopoguerra mondiale, l’ha solo sfiorata. Ma oggi vediamo video di esplosioni e attacchi aerei con bombardamenti, e sentiamo bambini indifesi che piangono mentre i loro connazionali perdono la vita. Suoni da brividi che conoscevamo soltanto nei film, ma che ora sono così vicino a casa. Questi drammatici, sconcertanti e imprevedibili eventi, si sono presentati alla nostra porta e sembrano voler perpetuare uno dei momenti più bui della nostra esistenza e della nostra storia recente. Emotivamente parlando, il parallelismo tra i due eventi è molto forte: la paura che ha condizionato e dominato la nostra vita negli ultimi due anni, la ritroviamo oggi nella forma di incertezza e insicurezza. Difficile riassumere i nostri stati d’animo dall’inizio della pandemia ad oggi. Il ciclo di notizie 24×7 che ci bombarda di negatività da due anni a questa parte, sta infliggendo ferite profonde al nostro benessere. Certo, i nostri sentimenti da osservatori del conflitto non sono niente in confronto al dolore di coloro che vi si trovano dentro, ma ciò non significa che siano meno validi. Siamo stanchi, stressati, impauriti e abbiamo quasi del tutto perso la fiducia verso il futuro. Il disagio che proviamo ha un nome: “stanchezza emotiva”. Che cosa significa stanchezza emotiva? La stanchezza emotiva, anche conosciuta con il termine esaurimento emotivo, è uno stato in cui ci si sente emotivamente esausti e svuotati a causa dello stress accumulato dalla propria vita personale o condizionato dagli eventi che ci circondano. Come appunto la pandemia e la guerra tra Russia e Ucraina. Le persone che soffrono di stanchezza emotiva spesso sentono di non avere alcun controllo su ciò che accade nella loro vita. Si sentono emotivamente svuotati, sopraffatti e affaticati. Ciò, a sua volta, può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana, sulle relazioni e sul comportamento di una persona. Sebbene non ci sia una diagnosi ufficiale per la stanchezza emotiva, i suoi effetti sono più che reali. Le persone possono sentirsi così sopraffatte da non essere sicure su come andare avanti con la loro vita. “Il Male di vivere ho incontrato…” canta una nota poesia di Eugenio Montale. Coloro che ne soffrono, provano un misto di esaurimento, rabbia, disgusto, disperazione, ipervigilanza, ansia e dolore. Più questo malessere prosegue, più chi ne soffre si sente meno energico e motivato. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno: questi sentimenti tendono ad accumularsi in un lungo periodo di tempo, anche spesso non si notano i primi segnali di allarme. Quali sono le cause e i sintomi della stanchezza emotiva? Avere quotidianamente un po’ di stress e ansia è normale, ma con il passare del tempo lo stress – soprattutto quando diventa cronico – può avere un impatto sul nostro benessere, sia mentale che fisico. L’esaurimento emotivo è causato da un lungo periodo di costante stress nella vita, sia per questioni personali (a casa o legate al lavoro) che per ciò che succede attorno a noi. Ovviamente, ciò che provoca stanchezza emotiva varia da persona a persona. Quello che potrebbe essere stressante per una persona può essere completamente gestibile per un’altra persona. In questo caso, però, il passaggio da una pandemia a scenari drammatici di guerra senza neanche poter tirare un sospiro è sicuramente fonte di paura, ansia e stress per tutti. I sintomi, magari lievi all’inizio, possono accumularsi nel tempo e diventare sempre più gravi. Per questo, cercare e riconoscere i sintomi della stanchezza emotiva in sé stessi e negli altri è necessario affinché una persona possa iniziare a fare passi avanti per sentirsi meglio. Tra i sintomi più comuni: insonnia e problemi ad addormentarsi, cambiamenti fisici (tra cui cambiamenti di peso, problemi digestivi e mal di testa) e cambiamenti nelle relazioni interpersonali. La stanchezza emotiva influisce anche sulla cognitività (rendendo difficile concentrarsi) e sull’umore delle persone, che possono notare di sentirsi più ciniche o pessimiste del solito. Ma la paura che la guerra, come il coronavirus, possa entrare nelle nostre case, può essere gestita. Come? Di seguito riporto alcuni semplici consigli di esperti per superare la stanchezza emotiva. Ove possibile, coloro che soffrono di stanchezza emotiva dovrebbero cercare di ridurre le fonti di stress. Nella vita personale, ad esempio, potrebbero cercare di assumere meno doveri lavorativi, delegare ad altri e chiedere aiuto quando si sentono sopraffatti. Prendersi una pausa dal ciclo di notizie. Con le notizie a portata di mano 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e l’essere sempre connessi a Internet, siamo costantemente esposti a un flusso costante di immagini terrificanti e parole ostili. Non siamo più solo informati su ciò che sta accadendo, spesso lo guardiamo accadere, a volte in tempo reale. Per questo, per mantenere una buona salute mentale, è importante fare delle pause. Spegnete la televisione per una serata e parlate d’altro. Ascoltate la musica mentre tornate a casa, invece delle notizie alla radio. Consentite a voi stessi di svagarvi invece di cercare e leggere notizie su Internet. Fare scelte di vita più sane. Vivere una vita sana può migliorare la salute fisica e mentale e favorire la resilienza. Per farlo basta seguire alcuni accorgimenti, come avere una dieta equilibrata (ricca di frutta, verdura, cereali integrali e fonti proteiche magre), allenarsi per almeno 30 minuti al giorno e stabilire una routine del sonno cercando di dormire almeno 7 ore per notte. È importante anche evitare di fumare e limitare la quantità di alcolici.  Mantenere le amicizie. La disconnessione sociale è sia un sintomo che un fattore di rischio per la stanchezza emotiva. Per evitare questo e altri problemi di salute mentale, le persone dovrebbero cercare di connettersi con gli altri e mantenere le proprie amicizie quanto più possibile. Incontrarsi con un amico, entrare a far parte di un club di lettura o di un gruppo di volontari e passare del tempo in famiglia sono tutti ottimi modi per connettersi socialmente. Praticare regolarmente la mindfulness può ridurre l’ansia e la depressione e al contempo migliorare l’umore. Secondo svariate ricerche, le persone che prendono parte a questa pratica sono notevolmente meno soggette alla stanchezza emotiva e riportano una maggiore soddisfazione della vita rispetto a coloro che non seguono la mindfulness… Haa! Che Cos’è la Mindfulness? Mindfulness significa avere consapevolezza di sé prestando attenzione alla realtà nel momento presente, in maniera oggettiva e distaccata e, soprattutto, non giudicante. Non a caso, la parola inglese “mindfulness” significa proprio “consapevolezza”. La pratica della mindfulness può, pertanto, essere considerata come una sorta di processo che – attraverso la messa in pratica di particolari tecniche di meditazione – porta l’individuo ad essere consapevole di sé stesso, dei propri pensieri, delle proprie sensazioni e della realtà, intesa come qui e ora, che lo circonda. L’aiuto per la consapevolezza di sé può venire da un percorso di coaching condotto da un Mental Coach…

E’ sempre tempo di Coaching! 

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