Governo: Giorgia Meloni anziché polemizzare e rompere con Macron, stia attenta alle spine nel fianco del suo governo…

Migranti, Meloni prepara la stretta sulle Ong ma vuole ricucire con la Francia. La sponda da Berlino. Qualunque accordo specifico abbia preso a Sharm El Sheik con Emmanuel Macron è bene che Giorgia Meloni e Guido Crosetto prendano subito le misure necessarie per contrastare le “spine nel fianco” che operano nei palazzi romani. Il caso dei migranti, con l’intervento di Marine Le Pen e l’entourage salviniano che cerca la sponda di Orban in funzione antifrancese, ricorda il precedente della Samuel Beckett, nave militare irlandese. Per i migranti da 20 giorni in balia delle onde del Mediterraneo non sarebbe cambiato assolutamente niente, ma la disputa tra il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il suo collega francese Gerald Darmanin è un segnale pessimo perché potrebbe indicare che il degrado della politica ha superato di gran lunga il livello di guardia. Da quanto filtra dai due Ministeri degli Interni sembra di capire che il Viminale preferisse la scelta della navigazione marittima con l’approdo dei migranti in un porto francese, mentre il Ministero francese avrebbe preferito che i migranti fossero sbarcati nel porto di Catania e poi fossero trasferiti in aereo in Francia (e una parte anche in Germania) dall’aeroporto di Catania Fontanarossa. La speranza è che queste indiscrezioni siano false o ingigantite e magari artatamente messe in giro dalla disinformazione russa come è possibile. Non sarebbe la prima volta in materia di migranti dalla Libia (dove operano i mercenari russi di Wagner) come accaduto tante volte in tema di no-vax. Ma in ogni caso il guaio è che anche se queste informazioni fossero false sarebbero percepite dall’opinione pubblica come assolutamente verosimili. Non a caso in Francia Marine Le Pen e Éric Zemmour sì sono subito scagliati contro Macron urlando al tradimento e l’entourage di Salvini si è messo al lavoro per cercare la sponda di Orban in funzione antifrancese. Macron si sfoga in politica estera (con l’Italia) per nascondere i problemi interni. Le tensioni tra Roma e Parigi di questi giorni rispecchiano le difficoltà del capo dell’Eliseo: con una maggioranza solamente relativa alla camera bassa spende il suo margine di manovra in campo internazionale. Altrettanto, fa la Premier italiana Giorgia Meloni, con la spina nel fianco del suo Governo, rappresentata da Matteo Salvini. Quando si arriva a litigare sul fatto che la distribuzione dei migranti debba avvenire su navi o su aeromobili significa che non si è perso solo il senso di umanità, ma anche il lume della ragione. Matteo Salvini ha un brutto carattere ed è notoriamente geloso dei successi altrui. Per questo in passato non ha esitato a trascinare a fondo i suoi rivali, se alleati o oppositori non importa. Per chi ha la memoria corta ricordo che, perché avevano salvato qualche vita umana, Matteo Salvini dal Viminale (contro il parere del nostro Ministero della Difesa nel 2018) bloccò la nave militare irlandese Samuel Beckett con a bordo 106-migranti, prima di acconsentire e dare l’autorizzazione a sbarcarli nel porto di Messina. A bordo della Samuel Beckett c’erano anche cellule Europol di intelligence impegnate in operazioni EU anti-trafficanti…

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