Governo: qualcuno si domanda ma non siamo stufi di questi cialtroni?

Il giorno dopo il ritiro delle deleghe al sottosegretario leghista Armando Siri indagato per corruzione (per una ‘mazzetta’ di trentamila euro e ancor più grave in odor di vicinanza con la Mafia), il viceministro ai Trasporti della Lega, Edoardo Rixi, ha dichiarato a Repubblica: “I 5 Stelle stanno facendo di tutto per portarci a votare a giugno, siamo stufi di loro. Siamo tutti stufi. Tutti, nessuno escluso”. Ogni giorno questo governo replica il paradosso della propria esistenza… Ad essere stufi di questo scempio cui il Paese è sottoposto, dovremmo essere noi, noi italiani, nell’assistere alla ulteriore distruzione economica dell’Italia e al dissolversi di ogni anelito istituzionale (che pensare ancora dei partiti, del parlamento, del precipitare della democrazia) che ‘butta’ ogni credito nazionale e internazionale residuo del Paese, letteralmente  nella “spazzatura” della storia. L’Italia nel caos totale! Con questa crisi tra M5s e Lega l’inganno populista – sovranista sta mostrando ormai il fiatone. C’è poco da gioire per l’improvvisa degenerazione dei rapporti fra Lega e M5s. E purtroppo la lite si protrarrà nel tempo e continuerà a riverberare su tutto il nostro tessuto economico, sociale e istituzionale… Ha tutta l’aria della crisi di regime, anche se i facinorosi che sono al governo un regime non ce l’hanno ancora fatta a crearlo. Tuttavia l’alleanza fra due forze diversamente di destra, (l’una, il Carroccio, più compatta culturalmente e internazionalmente protetta; l’altra , il Movimento 5 stelle, raduno di tutta la cultura anti-politica figlia del giustizialismo che ha corroso le istituzioni italiane impadronendosi di una buona parte della sinistra) era fondata su un patto di sopravvivenza e sul consenso di una pubblica opinione che ciclicamente si innamora di “rivoluzionari di cartone” salvo poi scoprire che sono peggio dei re denudati e deposti. Che fare? Se non c’è chi può sostituirli è inutile alimentare speranze di durata per l’intera legislatura. L’auspico che dobbiamo formulare è che l’Italia possa essere presto guidata da veri servitori dello Stato… Sottolineava Alessandro De Angelis, su Hoffingtonpost.it, qualche giorno fa, che questo scontro ha il carattere tombale dato dalla rottura di rapporti di fiducia personali. È buffo che sia Matteo Salvini a lamentarsene. Proprio lui che ha scientificamente svuotato l’alleato-competitor, oggi non può lamentarsi se un pentastellato a rischio decesso comincia a picchiare come un fabbro. Sorprendente è che si stupiscano i grillini sia dell’accanimento sui loro punti deboli, Virginia Raggi e Danilo Toninelli, sia sull’irruenza del ministro dell’Interno. I cinque stelle portati al governo dalla vera sinistra radical chic si sono affidati a Salvini fondamentalmente perché sui temi più controversi hanno le stesse posizioni reazionarie: ad esempio sull’immigrazione. In queste settimane leggiamo impegnati testi di fantastici colleghi ammiratori di Hillary Clinton, Barack Obama e Tony Blair, le cui gesta hanno riempito i loro articoli, che hanno scoperto il sovranismo. Lo fanno da impuniti, così come Luigi Di Maio sta dando spettacolo da impunito con le accuse a quel Salvini a cui puoi dire tutto, tranne negare che si sia sempre presentato al naturale: brutto era già brutto e parlo di politica… E’ probabile che la crisi sarebbe risolta se all’opposizione di questi facinorosi ci fosse già una forza strutturata ovvero un movimento nascente in grado di convogliare la protesta e la voglia di vivere degli italiani. Scrivo “voglia di vivere” perché il governo delle due destre è stato espressione del cupio dissolvi della pubblica opinione disperata per le fanfaronate di Matteo Renzi e per anni di governi che annunciavano riforme che non lo erano. Si può fare in tempo a dare uno sbocco a quell’elettorato che si sta interrogando su chi votare? Forse si potrebbe, ma servirebbero “gesti” che rivelino l’esistenza nella società, nelle istituzioni, nella politica italiane di forze che amano davvero questo Paese e che non vogliono vederlo crollare per una lite di comari. Visibilmente al potere c’è un’Italia incompetente. Un’Italia che non sa che cos’è il lavoro e quanto sia veramente difficile vivere giorno per giorno per chi ha poco e sempre meno. Visibilmente l’inganno populista–sovranista ha l’affanno …il fiatone. Ma se non si mostra che cosa può sostituire questi personaggi, è inutile alimentare speranze di una durata di un governo che tale non è. C’è chi continua a sperare che arrivi rapidamente Mario Draghi… e che nei ministeri chiave di ogni Governo che abbia una forza reale di cambiamento, ci siano persone che sappiano usarla con straordinaria parsimonia e umanità, professionisti e non accattoni di popolarità… La speranza sta nel Paese che è pieno di ottimi servitori dello Stato e  di virtù repubblicane da mettere in campo… per togliere il bus Italia dal ciglio del baratro in cui questi improvvisati conducenti l’hanno spinto!

E’ sempre tempo di Coacing! 

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