Governo: villa Pamphilj… ma davvero è solo uno show, in una dimensione separata dalla realtà?

O invece, Conte: “si affaccia alla ripartenza cercando almeno una base sociale più larga, che gli consenta di trovare dei ceti e degli interessi legittimi di riferimento, su cui appoggiare un programma di ripresa del Paese…”

(Ezio Mauro – La Repubblica)

Come evitare che dopo gli Stati generali tutto rimanga com’è? E’ stata definita una carnevalata quella in corso a Villa Pamphilj. E conte un leader in preda a un eccesso di narcisismo, che maschera così, la mancanza di reali competenze e idee su come portare l’Italia fuori da una situazione diventata con il Covid-19 ancor più disastrosa di prima. Un governo in preda alle faide tra i cinquestelle. E’ di oggi l’ultima “rivelazione”. Il defunto Chavez avrebbe dato a Nicholas Maduro, allora suo Ministro: «la sua autorizzazione nel 2010 a inviare una valigia contenente 3,5 milioni di euro al consolato venezuelano di Milano per finanziare in nero il Movimento 5 stelle». L’accusa, accompagnata dalla pubblicazione di un documento classificato come «segreto» dalla direzione generale dell’intelligence militare del Venezuela e arriva dal quotidiano spagnolo di destra Abc. E’ solo un segnale dell’acuirsi dello scontro interno tra “governisti” e “rivoluzionari” che spingono Di Battista verso la leaderschip di quel che resta del Movimento o semplicemente una Fake news? Ma se ciò non bastasse ci sono poi i “mal di pancia” identitari del Pd e, ancora i “ricatti” di Italia Viva e del suo leader Matteo Renzi. Una situazione di difficoltà politica e disgregazione istituzionale, come mai prima d’ora così grave, che sembra far dimenticare ai giornali, alle televisioni e all’establishment che uno degli obiettivi primari di questo governo era alla sua nascita, com’è tutt’ora, la tenuta democratica e sociale del paese. Personalmente sono uno dei pochi che ha scritto fin dal principio, del rischio che il governo Conte 2, reggendosi strategicamente solo sulla ferrea volontà dei democratici e il loro estremo senso di responsabilità (che altri evidentemente non hanno) alla fine avrebbero assecondato i Cinquestelle in tutte le loro “contraddizioni politiche” (come altro definirle? Più semplicemente… cazzate!!!) alla fine sarebbe stato comunque condannato ad una disfatta per il Paese e anche per lo stesso Pd …inchiodato dai sondaggi ad oscillare tra il 18% delle ultime elezioni politiche e il 20% delle successive elezioni europee. Un Pd praticamente fermo. Da qualche giorno, complici i sondaggi che vedono invece raddoppiare i partiti grillini – M5S con Conte leader sarebbe al 30%. Se Conte si facesse un suo nuovo partito andrebbe subito al 14/15%, mentre andrebbero giù i consensi per il Pd che si attesterebbe al 15%. Con una Lega al 24 o 25% e una Meloni addirittura al 17%. Or bene, sembrerebbe che finalmente se ne siano accorti anche al Nazareno, perché cominciano a porsi il problema di quando, dopo gli Stati generali di Conte seguiranno, questa sì una carnevalata, gli Stati generali dei 5 stelle con la piattaforma Rousseau, saranno così costretti a trattare i contenuti dell’alleanza strategica non più con Vito Crimi e Di Maio ma con Alessandro Di Battista e la sua ultima trovata di fondare un car sharing pubblico chiamato People che nella classifica delle idiozie è a pari merito con il miliardo di euro da spendersi per un milione di alberi (totale mille euro ad albero) proposto da Conte per lanciare un programma di Green Economy. Chiediamoci: chissà come mai, gli Stati del nord Europa non si fidano di come usiamo i loro denari? Il Partito democratico forse sta rinsavendo… ma ora spetta alla stampa, alle televisioni e all’establishment non dare più credito a certi personaggi grotteschi e pericolosi che, gli va riconosciuto, puntano dritti e con grande efficacia al raggiungimento del loro unico obiettivo programmatico: la decrescitaeconomica (tutt’altro che in modo felice) con il boom del risentimento sociale. Il compito è delicato e la responsabilità è pesante, perché il rischio è che dopo gli Stati generali arrivi l’esplosione della rabbia con un ribellismo fine a sé stesso. Ricordate il film Joker? E grillo truccato come Joaquin Phoenix che urlava: “io sono il caos”. Oggi, di fronte alle pretese di Alessandro Di Battista che, spacca i 5 Stelle, dà l’avviso di sfratto a Conte e litiga appunto con Grillo chiedendo: «Ora un’assemblea costituente dei 5 stelle e vediamo se Conte si iscrive poi chi vince!» Grillo dice No! Rassicura Conte: «Il premier non tema. A lui può andare il 30%? E al Pd dice un rassicurante: «stai sereno». L’ultima copertina dell’Espresso lamenta che agli Stati Generali di Giuseppe Conte si nota l’assenza dei giovani e dei precari, ma viene da ribattere al settimanale che vabbè mancano i giovani e i precari ma solo per rendere tutto ancora più surreale… infatti, non bisogna dimenticare che in rappresentanza delle due categorie, addirittura seduto nel posto d’onore di Villa Pamphilj, c’è già il giovane Luigi Di Maio, l’eroe già vincitore contro la povertà con un provvedimento talmente controproducente che il suo stesso governo qualche settimana fa ha dovuto sospendere per evitare di far restare nella povertà milioni di italiani. E fuori ci sta appunto il “precario” Di Battista. Beppe Grillo urla parole a caso… poi cita: “Il giorno della marmotta” un film dove il burbero e scorbutico protagonista è costretto a vivere una quotidianità che si ripete continuamente in loop. Vito Crimi dorme e, i ministri 5 stelle al governo purtroppo no, perché almeno non farebbero danni, mentre Davide Casaleggio che è l’unico essere umano che ha meno cose da dire sicuramente di Giuseppe Conte (ma anche di milioni di normali cittadini) sul suo social personale chiamato “Corriere della Sera” posta pensierini da aspirante leader visionario per ribadire che a decidere il futuro di questa banda di sciamannati sarà il software di sua proprietà e da lui gestito senza che nessuno di quelli che oggi si indignano per il passato poco democratico dei leader di qualche secolo fa, abbia niente da dire sulle modalità eversive odierne, qui e ora, di gestione del primo partito di governo in un paese occidentale. E pensare che Casaleggio si definisce uno che dà una mano. Una specie di tecnico dei computer, e in effetti tutti abbiamo avuto a che fare con un tecnico dei computer che anziché rispondere dal call center alle nostre richieste di aiuto invita dalla prima pagina del Corriere a spegnere e riaccendere il pc e ricorda che nello statuto dei cinque stelle c’è il limite dei due mandati per tutti, tranne che per lui, il tecnico dei computer, il quale potrà dare una mano a vita, previo versamento canone parlamentare… E che dire della granitica Opposizione di centrodestra che agli stati Generali seppur invitata non va… e riduce l’iniziativa a semplice passerella d’avanspettacolo messo su dal narciso Premier. Ma, qualcuno veramente pensa che con una situazione come questa, con questo ‘casino’ di maggioranza al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sia possibile condurre la nave Italia verso un porto tranquillo? Dove la vita quotidiana della nostra gente possa andar meglio? Come quale gente? Bella domanda! E se fosse che, non senza intelligenza, anzi, addirittura con qualche grado d’intelligenza in più di tanti “guru” della politica nostrana, questo: “…Premier per forza” si, proprio lui: “il Giuseppi”, con un certo coraggio e consapevole che avrebbe ricevuto ulteriori critiche… gratuite e personalizzate, oltre che dell’Opposizione, da gran parte della sua maggioranza e soprattutto da molti commentatori politici della nostra stampa quotidiana… avesse chiamato senza dirlo prima ai suoi alleati (da quel che si è sentito e visto, non glielo avrebbero permesso) gli Stati generali. Non tanto per una personale passerella mediatica (che pure ci sarà), ma più semplicemente nel tentativo di cercare nel Paese una reale base sociale un po’ più larga – di quella oggi espressa in questo parlamento – che sconta nella sua elezione ben il 40% dell’astensione dal voto dei cittadini – che gli consenta di trovare dei ceti e degli interessi legittimi di riferimento (che questi partiti che compongono la sua maggioranza, non hanno più nella realtà sociale del Paese) su cui appoggiare il sempre più necessario programma per una reale ripresa economica e sociale del nostro Paese… non sarebbe invece un buon risultato?!

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