Italia: siamo al “si salvi chi può”. Un paese sotto attacco due volte dal virus e della classe politica che si divide dentro le istituzioni…

…brevemente

Tra la nomina impossibile del commissario alla Sanità per la Calabria, la protesta delle Regioni per non rimanere zona rossa e i Tar che bloccano le visite dei medici di base, in questo Paese le istituzioni si contraddicono l’un l’altra. E alla fine non si capisce l’unica cosa che conta davvero: se la curva dei contagi si sta appiattendo realmente… Siamo al “si salvi chi può”. La nave-Italia senza nocchiero sbanda a ogni ondata, anche piccola, sperando che per miracolo cali il vento, ma intanto ieri 731 morti, e quindi questo è un vento che continua a non far dormire la notte. E in giornate così non si è per forza qualunquisti se si dice che ci si sta stancando di un governo che non riesce – per tre volte! – a nominare un commissario alla sanità per la Calabria. Anche il professor Eugenio Gaudio ha declinato l’offerta con un grottesco «mia moglie non vuole trasferirsi a Catanzaro», e giù frizzi e lazzi dal loggione di Twitter, con questa povera Calabria esposta al ludibrio e al disprezzo nemmeno fosse la Guyana francese. Era stato nominato, il professor Gaudio, per finalmente prendere il posto del dottor Zuccatelli, quello della «lingua in bocca per 15 minuti» che a sua volta avrebbe dovuto sostituire il dottor Cotticelli che in tv era trasecolato alla notizia che sarebbe spettato a lui attuare il piano anti-pandemia, mentre di là la moglie lo rimproverava di non essersi preparato bene per la trasmissione. Nemmeno le vecchie gag di Nanni Loy, nemmeno i Blues Brothers. Sfortuna? Dabbenaggine? Incapacità? Qui ormai non si sa più nemmeno bene cosa scrivere, se il ministro della Salute sia mal consigliato o se sia un superficiale per quel che riguarda le nomine o tutt’e due le cose. A Roberto Speranza che è considerato uno dei migliori ministri di questo governo… gli sta passando tutto sotto il naso, anche un’avventura letteraria del tutto fuori luogo, eppure si sa che è una persona seria, ma a questo punto certo una domanda uno se la fa. E che dire, ancora una volta, di queste Regioni che con dieci giorni di ritardo si mettono a contestare il famigerato criterio dei 21 punti, quello in base al quale viene stabilito il colore di ogni Regione, si riuniscono e decidono che 21 punti sono troppi, meglio ridurli a cinque e sto, come a Sette e mezzo: ma non lo potevano dire prima? Giovanni Toti chiede adesso un confronto col governo, eppure ogni sera, manco fosse “Un posto al sole”, i tg fanno vedere il ministro Francesco Boccia in call con le Regioni per fare il punto. Ma c’è da dire che è il governo il primo a essere incerto sulle cose che lui stesso fa. Come hanno rilevato ieri Tito Boeri e Roberto Perotti su Repubblica l’esecutivo ammette «la possibilità di cambiare i pesi dei diversi indicatori» perché la verità è che non sono mai esistiti criteri automatici e incontrovertibili: benvenuti a Babele. Pur parlando tutti italiano sembra infatti di essere sotto la famosa Torre biblica dove le lingue sono imbrogliate, tanto che il Tg2 ha dato la notizia delle Marche «che si è autoproclamata regione rossa», autoproclamata, avete capito bene, come fosse una repubblichetta del Centramerica. Si leggono articoli che dimostrano che non esistono indici a prova di bomba, e adesso è pieno di vaccini, basta aspettare qualche settimana: ma sarà veramente così? E in tutto questo bailamme non potevano mancare i gloriosi Tar, primo fra tutti quello del Lazio, che ha bloccato le visite domiciliari dei medici di base (ma non sarebbe la carta vincente?) e si è fatto notare anche il Tar di Bari che apriva le scuole chiuse proprio mentre il Tar di Lecce chiudeva quelle aperte. Mentre lo Stato dice e si contraddice, nessuno riesce a capire se veramente la curva si sta appiattendo, e quindi alla fine vince sempre il virologo tranquillizzante come una pasticca di valeriana che dice di aspettare una decina di giorni. Nell’attesa qualche centinaio di italiani al giorno sono condannati a morire per l’incompetenza di chi dovrebbe governando proteggerci…

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