La Stanza degli Specchi

Un uomo pieno di sé fece ricoprire di specchi le pareti e il soffitto della sua stanza più bella.

Spesso vi si rinchiudeva e contemplava la propria immagine: si ammirava minuziosamente, sopra, sotto, davanti e dietro. Si sentiva tutto ringagliardito, pronto ad affrontare il mondo. Un mattino, lasciò la stanza senza chiudere la porta. Vi entrò il suo cane che, vedendo altri cani, li annusò. Dato che essi lo annusavano, ringhiò. Dato che essi ringhiavano, li minacciò. Dato che minacciavano, abbaiò avventandosi su di essi. Fu una lotta spaventosa: le battaglie contro se stessi sono le più terribili che ci siano! Il cane morì, sfinito. Un asceta passava di là mentre il padrone del cane, desolato, faceva murare la porta della stanza degli specchi. “Questo luogo può insegnarti molto” gli disse, “lascialo aperto”. “Che intendi dire?”. “Il mondo è neutro quanto i tuoi specchi. A seconda che siamo ammirativi o ansiosi, esso ci rimanda ciò che gli diamo. Se sei felice, il mondo lo è. Se sei inquieto, lo è anch’esso: combattiamo incessantemente i nostri riflessi e moriamo nello scontro. Che questi specchi ti aiutino a capire: in ogni essere e in ogni istante (felice, facile o difficile), non vediamo né le persone né il mondo, ma la nostra sola immagine. Se lo capisci, ogni paura, ogni rifiuto, ogni lotta ti abbandoneranno. Ogni tua parola, pensiero od emozione racchiude in sé una carica precisa di energia che emette determinate frequenze nell’Universo”.

Non è fantascienza, quanto piuttosto scienza… Vi basti pensare per esempio a quanto hanno scoperto gli studiosi di fisica quantistica, ovvero: sapevate che gli elettroni (le particelle che compongono l’atomo), appaiono nella realtà fisica solo nel momento in cui vi sia un osservatore che li cerchi? Diversamente, esistono come infinita gamma di possibilità e probabilità in un invisibile campo di energia. Altrettanto stupefacenti gli esperimenti del medico israeliano Leonard Leibovic, che ha dimostrato l’efficacia ed il potere terapeutico delle preghiere su un campione di pazienti affetti da setticemia (un’infezione). Al termine della sua ricerca, i degenti cui erano indirizzate le preghiere presentavano un repentino abbassamento della temperatura nonché tempi di ricovero più brevi rispetto al gruppo di controllo. La realtà che vivamo e manifestiamo è un riflesso di ciò che ci appartiene ed alimentiamo come mondo interno.

Non a caso quando avete fretta, ogni evento o situazione sembra congiurare contro i vostri/tuoi tempi: i semafori rossi…il traffico per strada…le macchine con l’accelerazione bloccata, etc. O ancora: siete affranti perché il vostro/tuo partner vi ha appena lasciati e… (fatalità) avete una giornata nera anche sul lavoro e non sopportate niente e nessuno.

“Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzatevi alla frequenza della realtà che desiderate e non potrete fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è altra via. Questa non è Filosofia, questa è Fisica”

(Darryl Anka – attribuito erroneamente ad Albert Einstein)

Manifestiamo ciò che realizziamo prima di tutto dentro di noi (emotivamente e mentalmente), ed è evidente che se desideriamo vivere in un contesto di serenità e appagamento dobbiamo prima di tutto ESSERE NOI stessi delle persone serene ed appagate. Quali specchi vi stanno circondando? Riflettono la realtà che desiderate? Che tipo di immagine vi stanno rimandando?

“Ogni volta che immaginate qualcosa del futuro, bella o brutta è ininfluente, mette in azione il potere magico che è in voi, condizionando la realtà a produrre gli eventi che avete immaginato”

(Fabio Marchesi)

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