L’archetipo del Mago…

Quello del Mago è un archetipo potente. Impara come apprendere la sua arte ed i suoi poteri.

“Non credo nella magia dei miei libri, ma credo nella magia di leggere un buon libro”

(J.K.Rowling)

Questo è il quarto post di una miniserie di articoli dedicati agli archetipi dell’essere umano adulto. Se non hai la più pallida idea di cosa stiamo parlando, ti consiglio di leggerti l’articolo introduttivo, in cui è spiegato il modello degli archetipi, le sue origini e la sua importanza per il tuo processo di maturazione. Al termine della mini-serie non dimenticare di fare il test per scoprire il tuo archetipo dominante.
Uno dei tratti peculiari dell’archetipo del Mago è la capacità di avere accesso ad una conoscenza riservata a pochi, grazie alla quale avere il pieno controllo dei propri strumenti e dell’ambiente circostante, così da poter raggiungere obiettivi all’apparenza impossibili. Ma i “poteri” del mago vanno ben oltre qualche tecnicuccia di apprendimento rapido. Scopriamoli insieme.
L’archetipo del Mago: da Merlino a Patrick Jane.

“Higitus Figitus Figitus Sbum, Presti-Digi-Torium…” C’era una volta Mago Merlino: lo stregone buono con la barba bianca, sempre al fianco del futuro Re, per istruirlo ed aiutarlo a compiere il suo destino. All’apparenza una figura gregaria, il Mago ha sempre rivestito un ruolo chiave nella mitologia postmoderna (e non solo): non ci sarebbe stato Artù senza Merlino. Non ci sarebbe stato Harry Potter senza Albus Silente. Non ci sarebbe stato Frodo senza Gandalf. Oggi l’archetipo del Mago ha abbandonato le lunghe tuniche, la barba ed i capelli bianchi, per rivestire gli abiti eleganti di Patrick Jane.patrick-jane Il mago moderno, il Mentalista, ricorre a psicologia, ipnosi, apprendimento rapido, scienza e statistica per trasformare a piacimento l’ambiente ed il comportamento (proprio ed altrui). Ecco, lo “stregone” dei giorni nostri ha rinunciato a formule e bacchette magiche, per abbracciare l’enorme potenziale assopito della mente umana. Dentro di noi si nasconde un potere immenso che grazie allo studio e alla pratica costante può aiutarci a raggiungere mete inimmaginabili. Se anche tu vuoi imparare a sfruttare le risorse nascoste della tua mente, devi innanzitutto immedesimarti nell’archetipo del Mago. Sei pronto? Partiamo dal primo stadio di maturazione di questo archetipo…

L’archetipo del Bambino Precoce 

Secondo il modello dei 4 archetipi di Moore, non è possibile accedere all’archetipo adulto se prima non si è sviluppato l’archetipo bambino. Nel caso del Mago, l’archetipo che lo precede è quello del Bambino Precoce.

archetipo bambino precoce

bambino-precoce
Ricordo ancora quando da bambino massacravo le palline ai miei genitori chiedendo continuamente “Perché questo. Perché quello” e mio padre decise di regalarmi un libro illustrato intitolato “Perché, Perché“. Me ne innamorai subito. L’archetipo del Bambino Precoce emerge proprio nel momento in cui il bambino sente l’esigenza di conoscere il mondo che lo circonda. Curiosità e stupore sono i due tratti peculiari di questo archetipo. Il Bambino (o la Bambina) Precoce ama investigare ed esplorare il funzionamento delle cose, alla continua ricerca di risposte che possano saziare la sua fame di conoscenza. Ma anche questo archetipo può avere le sue ombre:

  • La curiosità di un ragazzo è come una piccola fiamma, se non viene alimentata, inevitabilmente si spegne. Ed emerge così l’ombra dell’Inesperto, colui che ha perso qualsiasi interesse in ciò che lo circonda e ha deciso di non approfondire nulla, se non i piaceri più infimi (televisione, siti web spazzatura, videogames, etc.). L’Inesperto ha deciso di rinunciare alla scoperta non solo per mancanza di interesse, ma anche per paura: ogni volta che tentiamo di scoprire qualcosa di nuovo, ci esponiamo ad un rischio, il rischio di fallire, il rischio di essere inadeguati, il rischio di non essere all’altezza. L’Inesperto è dunque anche un fifone.

  • All’altro estremo abbiamo il Piccolo Imbroglione; il classico ragazzo sveglio (troppo sveglio) che cerca di dimostrare ad ogni occasione la sua superiorità, facendo spesso ricorso all’inganno e alla manipolazione. Nella mitologia greca, questo archetipo è ben rappresentato da Ulisse, che nonostante riesca a tornare a casa grazie alla sua furbizia, si ritrova spesso nei guai proprio per causa sua. Un altro tratto tipico del Piccolo Imbroglione è l’amore per le apparenze: non ti sarà certo difficile pensare a quell’amico che, pur non potendo permetterselo, deve necessariamente mostrare lo smartphone di ultima generazione o l’auto nuova comprata con 180 rate che non saranno mai saldate.

Per non cedere alle sue ombre, il Bambino Precoce deve poter coltivare con passione la sua sete di conoscenza; non per sentirsi superiore agli altri, ma piuttosto per condividere le sue scoperte, diventare un mentore ed un maestro. Eppure, il bambino precoce è pur sempre un archetipo incompiuto. Per avere pieno accesso ai “poteri” del mago, dovrà apprenderne i segreti gelosamente nascosti…

L’archetipo adulto: il Mago

Come fatto per i precedenti archetipi, vediamo ora quali sono le caratteristiche uniche dell’archetipo del Mago. Caratteristiche in cui potresti ritrovarti, o semplicemente caratteristiche che ti sappiano ispirare nel tuo percorso di crescita personale.

  • Curiosità intellettuale. Il Mago è il detentore della conoscenza, è colui che, grazie al continuo studio e alla costante pratica, è riuscito ad accedere a segreti riservati a pochi. Senza dover utilizzare necessariamente un linguaggio forbito, potremmo dire che il Mago è quello che Malcolm Gladwell definirebbe un Fuoriclasse, ovvero un individuo che è stato disposto a dedicare una significativa parte della sua esistenza, almeno 10.000 ore, alla pratica deliberata. Cos’è la pratica deliberata? Ne ho parlato in questo post.

  • Amore per la tecnologia. C’è una scena molto simpatica de “La Spada nella Roccia“, in cui Mago Merlino è alle prese con un pozzo e si lamenta dei tempi bui in cui si ritrova a vivere: niente elettricità, niente acqua corrente, etc. Il Mago ama la tecnologia, è padrone degli strumenti tecnologici e sa servirsene per raggiungere i suoi obiettivi. Inventori, scienziati, visionari sono classici esempi di esseri umani che si identificano con l’archetipo del Mago. Un esempio su tutti? Steve Jobs naturalmente.

“Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è

indistinguibile dalla magia”

(A.C.Clarke)

  • Inventiva. Il Mago mixa strani ingredienti per dar vita ad incredibili incantesimi. Immaginando dei maghi moderni pensiamo subito ad inventori e scienziati, ma anche gli imprenditori e gli startupper (termine oggi molto in voga), possono essere considerati a tutti gli effetti dei maghi. In fondo la capacità di creare dal nulla, di realizzare strumenti che ci semplifichino la vita è una caratteristica propria della specie umana. Spesso non ce ne rendiamo conto, ed invece di alimentare questa nostra abilità, ci accontentiamo di prendere ordini, imprigionati nella nostra corsa del topo.

  • Riflessività. Come abbiamo visto, il Guerriero è l’archetipo dell’azione; ma spesso egli è troppo impulsivo. Il Mago invece è un giocatore di scacchi. Ogni sua mossa è ben ponderata, ed è in grado di prevederne in anticipo l’esito. Da questo punto di vista, il mago sa bene come prendere decisioni importanti.libro-mago

  • Passione per lo studio. Viviamo nell’era dell’informazione, ma non in quella della conoscenza. Informazione e conoscenza sono due elementi ben differenti. Oggi possiamo avere accesso a qualsiasi informazione in meno di 0,18 secondi (tempo medio di ricerca di Google), ma sono pochi coloro che sono disposti ad andare a fondo, a studiare con attenzione e ad apprendere gradualmente conoscenze sempre più avanzate. Questo atteggiamento è spesso dovuto all’assenza di un metodo di studio efficace.

Chi dispone di una grande conoscenza, si deve assumere anche delle enormi responsabilità. Per questo motivo, il Mago non deve mai cedere al suo lato oscuro…

Le ombre dell’archetipo mago

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Tra i 4 archetipi (Guerriero, Amante, Mago, Re), quello del Mago, più di ogni altro, può cedere alle lusinghe del potere e dell’indolenza. E’ così che il buon Merlino rischia di trasformarsi nel:

  • Manipolatore. “The Mentalist” è senza dubbio una delle mie serie televisive preferite, anche perché ben fotografa l’archetipo del Mago. Il protagonista, Patrick Jane, ha ad esempio un passato travagliato da sensitivo manipolatore. La conoscenza può essere una droga che annebbia il nostro giudizio: disporre di segreti a cui pochi hanno accesso può portarci ad ingannare gli altri per un nostro tornaconto personale. Grazie alla democratizzazione dell’informazione è sempre più facile smascherare i manipolatori, ma come abbiamo visto, sono in pochi quelli disposti a trasformare l’informazione in conoscenza. Tu vuoi essere una vittima inconsapevole o il padrone del tuo destino?

  • Sfaticato. All’altro estremo abbiamo la figura dello Sfaticato, colui che desidera ottenere “tutto e subito”, che vorrebbe avere accesso a gloria, successo e conoscenza, senza però dover impegnarsi troppo. Lo sfaticato spreca enormi energie alla ricerca della strada più semplice, trovando ogni scusa pur di rimandare l’azione e l’impegno: è così destinato ad essere un eterno “wannabe”, ovvero colui che desidera, ma non ottiene.

E’ curioso come Manipolatore e Sfaticato vadano a braccetto. Da una parte c’è una figura debole che cerca ogni via pur di ottenere risultati senza impegnarsi e dall’altra c’è chi è pronto ad approfittare di questa debolezza a proprio vantaggio.

Vedo questo accadere ogni giorno: studenti universitari o procrastinatori incalliti (spesso le due figure coincidono) che sono alla ricerca della pillola magica per risolvere tutti i loro problemi. Ne approfitto per ribadirlo: non leggere i miei articoli e non comprare le mie guide se non sei disposto a cambiare davvero, se non sei disposto a “sudare”. Ti assicuro che là fuori è pieno di sedicenti Maghi che non vedono l’ora di venderti la loro soluzione fantasmagorica: “Potrai realizzare tutti i tuoi sogni comodamente seduto sul divano. Cosa aspetti?! Chiama ora l’899 61 coglione!“

Corso pratico per apprendisti Maghi

Eccoci alla sezione pratica dell’articolo. Cosa serve dunque per diventare un Mago moderno?

  • Pratica le 3 “L”. Sai cos’è il Lifelong Learning? L’apprendimento continuo è uno dei tratti peculiari del Mago. Se hai smesso di studiare e ti ritrovi a fare un lavoro a basso contenuto di conoscenza, smettila di prendertela con i politici o con la crisi economica: hanno sicuramente le loro responsabilità, ma tu devi assumerti le tue responsabilità. Oggi la Cina sforna 100.000 ingegneri all’anno e ci sono almeno 1 miliardo di persone che possono fare il tuo stesso lavoro meglio e ad un decimo del costo: sei irrilevante. A meno che tu non decida di investire su te stesso. Studiare continuamente, anche dopo la laurea, apprendere sempre nuove conoscenze, conoscenze difficilmente replicabili, è questo l’unico segreto per non essere irrilevanti. Viviamo ormai nella Connection Economy: o ti distingui o ti estingui. I corsi specialistici costano troppo? E se ti dicessi che puoi frequentare i corsi di Harvard, Oxford e MIT da casa o mentre fai il pendolare… a gratis?! Chiama ora l’899 61… XD sto scherzàndo!.

  • Leggi 52 libri all’anno. Sì uno a settimana!  “Perché dovresti leggere 52 libri all’anno?” E’ stato il suggerimento che in assoluto ha avuto il maggior successo quest’anno e ha ricevuto consenso e riscontro da numerosi followers… in numerosi siti.   Questo mi ha sorpreso molto: in fondo l’Italia, in quanto a lettura, è il fanalino di coda di qualsiasi classifica; probabilmente molti di voi non assomigliano al lettore medio italiano…  e poi mi, piace pensare un po’ ruffianamente che è la qualità del sito e il mio stile comunicativo a richiamare così tanti… “intellettuali”. Eheheh! “Scherzi a parte” ciò detto, se vuoi davvero assorbire l’archetipo del Mago non puoi prescindere dalla lettura. Fanne un’abitudine quotidiana, leggi almeno 1h al giorno ed alterna libri tecnici a libri di narrativa. Proprietà di linguaggio, comunicazione efficace, nuove idee: questi sono solo alcuni dei vantaggi che potrai trarre dalla lettura. Leggi!

  • Apprendi 4 nuove abilità all’anno. Qual è stata l’ultima cosa che hai imparato? L’essere umano per sua natura tende a “sedersi”; concluso il periodo canonico degli studi, il tasso di apprendimento decresce in modo impressionante. Serve un’enorme auto-disciplina per continuare ad apprendere e praticare nuove abilità. Personalmente ogni anno mi pongo l’obiettivo di imparare almeno 4 nuove abilità: che si tratti di una nuova lingua, di una tecnica di memorizzazione o lettura veloce, di un linguaggio di programmazione, o dei segreti del mentalismo, ha poca importanza. Non deve essere necessariamente qualcosa che abbia risvolti pratici immediati, l’obiettivo è tenere il cervello in continuo allenamento e… divertirsi. Cos’è che vorresti imparare a fare nei prossimi 3 mesi? 

  • Crea. Hai 10.000 idee ma non ne metti mai nessuna in pratica? Il Mago è in grado di creare dal nulla. Questo non significa che dobbiamo essere tutti artisti, inventori o imprenditori, ma oggi, più che mai, abbiamo bisogno di nuove idee, nuovi servizi, nuove scoperte. Qual è quell’idea geniale che non hai ancora realizzato? Di quale abilità o risorsa hai bisogno per metterla in pratica? Essere creativi è importante, ma creare lo è ancor di più. Smettila di procrastinare e realizza il tuo sogno nel cassetto. Oggi stesso!

  • Insegna. il Cono dell’Apprendimento di Dale, ci dice come  mettere in pratica ciò che apprendiamo è la strategia più efficace per ricordare. Insegnare agli altri è la forma più elegante di pratica: solo se hai appreso davvero qualcosa sei in grado di trasmetterla a qualcun altro. Il Mago è un mentore, una guida, un insegnante. A differenza del Manipolatore, condivide la sua conoscenza, perché sa che più condivide la sua conoscenza, più è in grado di apprenderla a fondo ed acquisirne di nuova.cono-apprendimento-dale

“Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea ed io ho un’idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee”

(G.B.Shaw)

(continua)

E’ sempre tempo di Coaching! 

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