Le 4 “C” della Crescita Personale…

 

Come vi avevo annunciato ecco qui un altro articolo sulla crescita personale ed il cambiamento proprio per… i più scettici.

“A me questa crescita personale sembra tanto una caz**ta! Sai, quelle cose da motivatori-new-age da quattro soldi, che vogliono venderti il segreto della vita parlando di obiettivi, successo, legge di attrazione, gestione del tempo e min****te varie! E poi questi articoli sembrano le catene di sant’Antonio, che iniziano con i consigli per essere meno consumisti e terminano con la foto del bruco che diventa farfalla!”

Sapete che vi dico?! Avete ragione, la crescita personale è una cosa da creduloni… Oppure… la vostra è soltanto paura, un grande paura… in quanto:

• Voler crescere significa ammettere le proprie debolezze.
• Voler crescere significa uscire dal proprio orticello e mettere in dubbio le proprie convinzioni.
• Voler crescere significa confrontarsi e scontrarsi con chi rimane un gradino più in basso e non vuole che le tue spalle gli ricordino le sue sconfitte.

In fondo, pensare che la crescita personale sia soltanto un’accozzaglia di cavolate rende il nostro “gradino” più… confortevole. Ma è possibile che la vita sia solo una ricerca costante di sicurezza e comodità? Se anche voi non ne siete convinti, queste 4 “C” vi permetteranno di dare un’occhiata al panorama che si scorge dal prossimo “gradino”.

Consapevolezza. Non c’è crescita senza consapevolezza. Non puoi decidere di salire, finché non ti rendi conto che c’è una scala di fronte a te e tu sei al gradino più basso. Per essere consapevoli della nostra posizione, ogni tanto dobbiamo fermarci, scendere da l’unico vero treno italiano ad alta velocità, la nostra vita, e fare il punto della situazione. Cosa sognavo di fare da bambino? E quello che sto facendo? Sto decidendo della mia vita o è la mia vita che sta decidendo? Come mi sento fisicamente? Sono in forma? Non esistono tecniche stravaganti per diventare consapevoli: fermati, fatti delle domande e risponditi sinceramente. Tutto qua.

Cambiamento. Se hai risposto con sincerità alle tue domande, probabilmente ora sarai consapevole di almeno 2 o 3 aspetti che proprio non vanno nella tua vita. Magari devi smettere di fumare, devi dimagrire un po’ o vuoi imparare ad essere più organizzato. Qualsiasi aspetto della tua vita tu voglia migliorare, per iniziare il cambiamento devi decidere di voler cambiare, devi desiderare di voler cambiare, devi essere ossessionato dall’idea di cambiare. In questi casi esiste una tecnica manageriale molto efficace: la “burning platform strategy”. Quando una piattaforma petrolifera va a fuoco, non c’è alternativa: devi fuggire, devi cambiare… aria. Crea questo senso di urgenza nella tua vita, rendi il cambiamento l’unica strada percorribile. Vuoi smettere di fumare? Scarica da internet le foto dei polmoni di fumatori, leggi libri per smettere di fumare, parla con un oncologo: la paura e la sofferenza sono 2 motivatori, poco new-age), ma molto efficaci.

Correzione. Una volta creato questo senso di urgenza nella tua vita, il passo successivo è la correzione. Per iniziare a correggere ciò che non va nella tua vita, l’unica strategia efficace è quella dei piccoli passi. Gli esperti di change management li chiamano “Quick Wins”, letteralmente, “conquiste veloci”: per dare il giusto ritmo alla correzione, devi individuare piccoli traguardi da raggiungere velocemente. Inanellando un traguardo dopo l’altro, manterrai la motivazione alta e renderai il tuo cambiamento… divertente. Se il tuo prossimo “gradino” è raggiungere il tuo peso forma, fissa dei traguardi realistici e cerca di raggiungerli divertendoti: comprati una Wii Fit, vai a correre con i tuoi amici. Anche se il termine correzione ricorda quei segnacci rossi della tua professoressa, non per forza migliorarti deve essere una sofferenza o un sacrificio.

Crescita. Beh, l’ultima “C” della crescita personale non poteva che essere la crescita stessa. Essere riuscito a passare al gradino successivo non deve bastarti: il bisogno di crescita deve essere una costante nella tua vita. Cambiare quando le cose vanno male è una necessità, cambiare quando le cose vanno bene è un’opportunità.

“Cambio quando le cose vanno bene”

(Alessandro Profumo)

“E’ sempre tempo di Coaching!”

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