Le famigerate “seghe mentali”

“Se un problema puoi risolverlo, non preoccuparti.

Se un problema non puoi risolverlo, non preoccuparti”

(Lao Tzu)

Forse l’espressione non è delle più eleganti, ma senza dubbio rende l’idea. Le seghe mentali non sono altro che pensieri indesiderati che ci intasano la testa.

Come liberarsene?

In questo post vediamo innanzitutto i principali pensieri indesiderati …si, quelle principali “seghe mentali” più diffuse e …pericolose. Ma soprattutto vediamo alcuni spunti pratici per affrontare questi pensieri indesiderati.

Perdiamo una quantità di tempo imbarazzante ed energie mentali pensando a fatti ed eventi sui quali abbiamo uno scarso controllo o nullo addirittura.

Qualche esempio?

Le condizioni climatiche, la politica nazionale ed internazionale, gli andamenti macroeconomici, i vari flirts dei VIP e dello stars system.

Se ci focalizziamo troppo su questi pensieri è come se di fatto cedessimo parte del nostro potere personale permettendo all’insicurezza di prendere il “timone” della nostra vita.

Ora per liberarci di questa categoria di “seghe mentali” dobbiamo prendere consapevolezza delle ‘sfere’ del controllo.

In realtà non ti proporrò un modello solo alcuni ragionamenti ma il succo del discorso non cambia. Vedremo come possiamo individuare le ‘sfere’ per il controllo dei nostri pensieri.:

Le 3 ‘sfere’ sono dunque:

La sfera di interesse. Raccoglie al suo interno tutto ciò per cui hai un qualche interesse o preoccupazione, ma su cui hai zero controllo, o comunque un controllo limitato.

La sfera di influenza. Include tutto ciò e tutti coloro su cui puoi avere un impatto diretto, ma comunque non puoi controllare al 100%.

La sfera di controllo. Comprende ciò su cui hai pieno controllo, ovvero: le tue decisioni e le conseguenti azioni.

Tutti i pensieri che riguardano temi al di fuori della tua sfera di controllo e della tua sfera di influenza sono “seghe mentali”.

Per liberartene devi essenzialmente spostare la tua attenzione dalla sfera esterna a quelle più interne.

Questo lo si ottiene: Focalizzandoti sulla tua sfera del controllo.

Se la tua mente è concentrata ad elaborare mille seghe mentali legate al clima, all’economia o alla politica non avrà il tempo materiale per focalizzarsi sulle uniche due cose che impattano direttamente sulla qualità della tua vita: le decisioni che prendi e le azioni che compi.

Occhio, qui non stiamo parlando di massimi sistemi, ma delle decine di piccole scelte ed attività che caratterizzano la tua giornata: l’ora in cui ti svegli, quello che mangi, il lavoro che fai (o che decidi di procrastinare) e così via.

Più attenzione dedichi alle decisioni e alle azioni quotidiane e meno linfa metti a disposizione alle seghe mentali.

Non solo. Focalizzarti su ciò che puoi controllare ti aiuterà anche ad aumentare la tua autostima grazie al rafforzamento del tuo Locus of Control interno.

Lavorando costantemente sulla tua sfera di influenza. A differenza di quello che comunemente si pensa, nessuno può essere da solo l’artefice del proprio destino, o almeno non lo sei mai al 100%.

Come abbiamo visto, le uniche cose su cui abbiamo davvero controllo sono le nostre decisioni e le nostre azioni: non puoi avere il controllo completo sul tuo voto d’esame, su quella promozione in ufficio, sulla tua salute, sulle tue relazioni o sulle tue finanze.

Accettare la possibilità che nonostante i tuoi sforzi qualcosa possa andare storto, ti libererà da molte ed inutili “seghe mentali”.

L’accettazione però non corrisponde alla resa: sii proattivo, ovvero fai in modo che le tue decisioni e le tue azioni contribuiscano continuamente ad aumentare le probabilità di ottenere un determinato risultato nell’ambito della tua sfera di influenza.

Vuoi migliorare la tua salute? Vuoi fare soldi? Vuoi avere relazioni appaganti?

Utilizza la tua sfera di controllo per lavorare di continuo su questi obiettivi.

Ignorando tutto il resto.

Ignorare la sfera di interesse non significa essere egoisti o indifferenti rispetto a ciò che accade nel mondo: è l’esatto contrario.

Nel momento in cui decidiamo deliberatamente di ignorare ciò che non possiamo cambiare, ci assumiamo anche la responsabilità di fare tutto quanto è in nostro potere per dare un contributo positivo alla società.

Come abbiamo visto ad esempio in precedenti post, non puoi far nulla di personale e concreto per modificare le dinamiche …dell’economia globale,  ma puoi fare molto per modificare le dinamiche della tua economia personale, creando qualcosa di valore per chi ti segue.

” Concedimi la serenità di accettare le cose che non posso

cambiare, il coraggio per cambiare quelle che posso 

e la saggezza per riconoscerne la  differenza” 

(R.Niebuh)

Passiamo ora ad un’altra categoria di “seghe mentali”.

Scervellarsi su ciò che non hai: Hai presente la tua connessione ADSL che ti fa invocare i numi tutelari ogni volta che cerchi di guardare un film in streaming?!

Ecco, anche il tuo cervello ha una larghezza di banda limitata.

Questo significa che puoi concentrarti solo su un numero finito di informazioni e per farlo la tua mente conscia “cancella” automaticamente tutte le altre informazioni a cui hai deciso di non prestare attenzione.

Non mi credi?

Prova a fare un semplice test sulla concentrazione.

Se conosci il trucco è banale, eppure ti garantisco che 8 lettori su 10, al primo tentativo, rimangono completamente spiazzati.

Se la nostra mente funziona in questo modo, cosa credi che accada nel momento in cui la intasiamo di pensieri legati a ciò che non abbiamo?

Pensare continuamente a quello che è assente nella nostra vita è una delle “seghe mentali” più pericolose in assoluto, perché ci priva del piacere di godere di ciò che nella nostra vita c’è e di cui dovremmo essere grati.

Possiamo però contrattaccare questi pensieri indesiderati con le loro stesse armi.

Ponendo deliberatamente la nostra attenzione su ciò che è già presente nella nostra vita, ciò per cui possiamo essere grati, automaticamente togliamo spazio alle “seghe mentali”.

Concludiamo con l’ultima tipologia di “film” mentali.

Quello che proietta nella mente la “sega mentale”  di ripensare al passato e preoccuparti del futuro.

“Per smettere di farsi le seghe mentali occorre

rivolgere la propria attenzione  a ciò che si sta facendo,

a ciò che succede, al mondo che si ha intorno”

(G.C.Giacobbe)

Una delle caratteristiche chiave delle seghe mentali è quella di essere ancorate o al passato o al futuro.

Se siamo totalmente concentrati sul momento presente, le seghe mentali semplicemente si sciolgono come neve al sole.

Le seghe mentali sul passato prendono il nome di rimpianti.

Quando siamo dominati dai rimpianti non facciamo altro che rivivere nella nostra testa una scelta sbagliata del passato.

Per liberarci di questi pensieri dolorosi è di fondamentale importanza comprendere le lezioni che essi racchiudono.

I rimpianti hanno infatti una funzione psicologica fondamentale: servono a ricordarci di non commettere gli stessi errori.

Per affrontare questa specifica tipologia di seghe mentali dobbiamo porci questa domanda: “che lezione posso trarre oggi dall’errore che ho fatto ieri, in modo da non commetterne di nuovi domani?“.

Questa semplice domanda è strutturata in modo tale da spostare l’attenzione dal passato al presente e al futuro. Prova ad utilizzarla e fammi sapere come va.

Le seghe mentali sul futuro prendono il nome di preoccupazioni.

Se sei assillato dalle preoccupazioni, ti suggerisco di creare un momento di rottura: prendi un foglio di carta, fai una lista di tutto ciò che ti preoccupa, accartoccia il foglio di carta e… dagli fuoco.

Mi raccomando, cautela!

Sia mai che diventi responsabile di qualche migliaio di incendi in giro per l’Italia!

In questo post abbiamo trattato molti aspetti, mi auguro che leggere gli articoli di questo Blog sia diventata per te una buona abitudine.

Leggere però non basta: se non metti in pratica anche solo una piccola tecnica di quelle che ti suggerisco, altrimenti tutte queste parole …rischiano di essere nient’altro che… “seghe mentali” e, come abbiamo visto, già ne abbiamo abbastanza che ci frullano in testa.

E’ sempre tempo di Coaching!

se hai domande o riflessioni da fare, ti invito a lasciare un commento a questo post: sarò felice di risponderti
oppure: prendi appuntamento per una sessione di coaching gratuita

 

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