Life: cosa può farti la paura…

Ciao a Tutti,
oggi iniziamo a postare un percorso di brevi mail dedicati alla paura. Più precisamente per comprenderla meglio e imparare come eliminarla. Partiamo innanzitutto dal capire che effetto ha la paura su di noi…
Francesco era seduto sul divano, incerto, timoroso. Anche se nessuno lo avrebbe potuto notare, dentro di sé era stremato dall’angoscia. Stava male e non sapeva cosa fare. Al suo fianco era seduta una donna, vestita con un elegante abito nero. Gli parlava a bassa voce, cercando di calmarlo e invitandolo a non muoversi: lì era al sicuro. Ma Francesco stava male proprio perché da un lato credeva al consiglio della donna, e si sentiva al sicuro sul suo divano, ma dall’altro avrebbe voluto alzarsi, agire, andare incontro all’uomo che stava vicino alla porta della sua stanza e lo guardava con pazienza. Era un uomo sulla sessantina, anche se poteva mostrare qualche anno in più per via dei baffi, della barba e dei capelli ormai completamente bianchi. Era vestito con un abito elegante, un gilet e una giacca bianchi. E osservava Francesco, invitando ad alzarsi dal divano e seguirlo, fuori dalla stanza. Francesco si rivolse alla donna: “Dovrei uscire, penso che sia la cosa migliore, è tanto che sono qui dentro”. Lei lo guardo con severità. Francesco si alzò, fece alcuni passi titubanti e si paralizzò al grido della donna. “FERMO!!!” urlò con una voce violenta. “Se te ne vai starai male, ti farai male, qui sei al sicuro, solo qui sei al sicuro!” ripeté con tono grave. Francesco era più incerto di prima. L’uomo era sempre lì, calmo, sorridente. Francesco sudava e sentiva come se qualcosa, dentro di sé, lo dilaniasse. L’uomo gli rivolse quindi la parola: “Non ti fermerà” lo rassicurò, “hai notato che non ti ha mai toccato?” Francesco ci fece caso. Effettivamente la donna non lo aveva mai toccato. Nemmeno sfiorato, e invece di trattenerlo, aveva urlato, anche nei giorni precedenti. Nei mesi precedenti. Non ricordava una sola volta in cui l’avesse toccato. “Prova a fare un passo verso di lei e poi due verso di me” suggerì l’uomo. Francesco fece come diceva e la donna, pur ritornando a gridare di fermarsi, non lo toccò. “Ora osservale la mano poggiata sul bracciolo Francesco” disse l’uomo. Francesco la guardò con attenzione: bella, curata, elegante. L’uomo riprese a parlare: “Avvicinati ancora un poco a me, altri due passi”. Il ragazzo lo fece e continuando a guardare la mano della dona rimase stravolto nel vederla sbriciolarsi lentamente. La donna gridò con più forza, minacciò Francesco che se non si fosse tornato a sedere sul divano, sarebbe stata la fine per lui, avrebbe sofferto e si sarebbe pentito per sempre della sua scelta. Per la prima volta Francesco vide un’espressione arcigna sul viso finora ammaliante della donna. L’uomo interruppe con voce forte ma dolce la donna dicendo al ragazzo: “Non può toccarti, non può farti nulla. Vieni con me” proseguì allungando la mano che Francesco afferrò, contento di poterla toccare. “La donna sembrò rimpicciolire e sgretolarsi sul divano, fino a scomparire. Francesco era sereno adesso, e stupito. “La paura non può fermarti” disse l’uomo, “può solo sopravvivere finché tu non osi andare, agire, alzarti, aprirti e uscire dalla tua stanza, può solo vivere finché tu la ascolti e resti lì, immobilizzato. Ma se ti alzi, ti apri e mi segui” disse con voce dolce e premurosa a Francesco, “lei si sgretola e non può più farti nulla.” Al mondo esistono due grandi possibilità. La Paura e l’Amore. Per cominciare questo viaggio devi capire che la paura non può fermarti se non sei tu che, per mille possibili “buone” ragioni, resti lì, nella tua “stanza”, ad aspettare. Non può fermarti. Non può farti del male. Ma può convincerti a paralizzarti e non vivere, rimanendo prigionieri delle nostre finte sicurezze. Domani ti spiego come la paura possiamo considerarla su 3 livelli, ti mostro anche cosa fa nascere e crescere dentro di noi la paura. Siamo all’inizio di questo viaggio, a presto!

E’ sempre tempo di Coaching!

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