Life: la manutenzione della nostra “casetta…”

Ciao a tutti,

conosco un tale…  che aveva una campagna, un piccolo pezzo di terra che per lui era una seconda casa. Quando la comprò, per prima cosa, fece una recinzione e piantò una siepe di fiori. Ogni primavera la sua terra profumava tutta la zona e i colori della siepe erano splendidi. Poi decise di costruire una piccola casetta, niente di imponente, ma realizzò un muro di mattoni, montò delle assi di legno per reggere il tetto e pose delle lamiere di ferro per coprire il tutto. Era una semplice casetta di campagna, ma si rivelò perfetta per le estati calde, e anche d’inverno, grazie al tetto robusto che aveva costruito, l’uomo poteva ripararsi dalla pioggia e dedicarsi anche con il freddo a curare la siepe e l’orto che coltivava con attenzione e passione. Gli anni passavano e i segni del tempo cominciavano a farsi vedere. L’uomo notò che il muro della casa aveva qualche crepa, ma non diede peso alla cosa. Le lamiere del tetto iniziavano ad arrugginirsi, ma anche su questo lasciò correre. Un giorno, durante un acquazzone estivo, si accorse che dal tetto gocciolava acqua in un angolo della casetta: una delle lamiere era bucata, ma invece di sostituirla tutta, dovendo smontare l’intero tetto, pensò di ricoprire i buchi con del silicone, molto più semplice veloce. Una pezza oggi, e una pezza domani, per anni l’uomo intervenne in caso di emergenze sulla sua casetta, cercando di riparare i piccoli problemi senza dover fare lavori costosi e che richiedevano troppo tempo. Un giorno, mentre apriva il cancello della su terra, rimase senza parole vedendo che il tetto della casetta era stato distrutto dal vanto e che uno dei muri era crollato. A quel punto l’uomo si mise a pensare e si rese conto che se avesse sostituito le lamiere quando iniziavano ad arrugginirsi, il vento forte non le avrebbe spezzate perché indebolite dalla ruggine e dagli anni trascorsi. E così anche il muro: invece di piccoli rattoppi avrebbe dovuto rinforzare la struttura con il ferro, come gli aveva consigliato un suo amico, ma costava tanto, era molto faticoso e non aveva tempo. La casetta, adesso, non poteva più aspettare e l’inverno alla porte non faceva che rendere tutto più complicato! Tutti noi abbiamo tante “casette” che avrebbero bisogno del nostro tempo e della nostra fatica. Rinviare significa semplicemente aspettare che il danno sia tale da non poter più rimandare. Le “casette” da custodire sono le tue relazioni, la tu salute e il tuo benessere emotivo. Quando ho raccontato questa storia a una ragazza, mi disse: “Avrei dovuto buttare via tutto e rifarla da capo?”. Non per forza. Basterebbe intervenire davvero sulla nostra “casetta” prima che sia troppo tardi. Ci sono danni che se li trascuri diventano irreparabili e a quel punto non puoi fare altro che “abbattere” l’edificio. Ma se non aspetti così tanto, con un po’ di fatica e di tempo, puoi renderlo indistruttibile. E ricorda: se non lo fai quando serve, rischi di doverlo fare per forza quando sarà più scomodo.

Buona domenica!

E’ sempre tempo di Coaching!

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