Life: tre consigli per essere positivi e felici…

Spesso le persone pensano che essere positivi sia una dote innata e che poco si possa fare se questa non rientra tra le proprie. In pratica si può essere felici se va tutto bene, altrimenti essere positivi è una questione genetica. Pur essendo vero che ci sono persone sempre col sorriso sulle labbra e che quindi abbiano una serenità innata, non è vero che non si possa imparare ad essere positivi con qualche tecnica semplice, ma efficace. I rimpianti non devono impedirci di essere felici. A prescindere da ciò che è stato, per essere positivi bisogna andare oltre. Ciascuno di noi ha fatto delle scelte in passato, alcune buone altre meno e talvolta anche catastrofiche, ma il passato è passato e là va lasciato. Anche se abbiamo preso delle decisioni di cui poi ci siamo pentiti o compiuto azioni che ora non ripeteremmo non abbiamo il potere di cambiarle e questo va accettato per andare avanti. Le conseguenze dei nostri comportamenti hanno sicuramente ripercussioni sulla nostra vita attuale, ma in molti casi abbiamo anche la possibilità di compiere delle azioni per migliorare le situazioni che non ci soddisfano. Nei casi in cui questo non è possibile abbiamo il dovere verso noi stessi di perdonarci e guardare avanti: per essere positivi dobbiamo avere la volontà di chiudere i nostri rimpianti in un angolino del nostro cervello e buttarne la chiave. Per essere felici non dobbiamo farci intimorire dal futuro come essere positivi. Quando parliamo di essere positivi il nostro pensiero va principalmente al futuro ed a ciò che ci succederà o che accadrà ai nostri cari tra breve o in un periodo più lungo. Il problema connesso a questo genere di pensieri è proprio il fatto che ci immaginiamo quello che succederà: se proiettiamo nella nostra mente immagini positive tutto bene, ma se succede il contrario? Se cominciamo a prevedere scenari in cui le situazioni peggiori si verificano e tutto ciò che può andare storto lo fa proiettiamo nel nostro cervello queste immagini che la nostra mente recepisce come reali e cominciamo a stare male per qualcosa che non è tale. In questo modo lasciamo che l’ansia si impadronisca di noi e che le nostre percezioni soggettive abbiano la meglio sulla realtà, cose assolutamente da evitare: dobbiamo rimanere focalizzati sul presente. L’atteggiamento che ci permetterà di essere positivi è: quando e se si presenteranno situazioni complesse troverò il modo di affrontarle, non prima perché: non sappiamo se le situazioni si verificheranno; non sappiamo con esattezza le modalità con cui questo potrebbe succedere; non sappiamo quali risorse specifiche avremmo a disposizione in quei momenti. Si tratterebbe quindi di uno spreco di energie completamente inutile, che otterrebbe come unico risultato quello di rovinarci il presente. Al giorno d’oggi un condizionamento inevitabile è quello imposto dai media che ci bombardano di informazioni, molto spesso negative e che rischiano di mandare in corto circuito il nostro cervello e di inquinare la nostra vita. Questo perché, ad esempio, un evento negativo che avviene in un paese lontano da noi oggi con la tecnologia lo viviamo quasi come se fosse a casa nostra. Per riuscire a gestire questo sovraccarico è necessario imparare a selezionare le informazioni e dare loro il giusto peso; (nondimeno è importante inquadrare i dati anche in base all’attendibilità della fonte). Diventa quindi fondamentale riuscire a vivere il presente per relativizzare tutto ciò che ci viene proposto e la sua influenza reale nella nostra vita. Come essere felici lo decidiamo noi!  Essere positivi non significa pensare di poter fare qualunque cosa, ma essere consapevoli di noi stessi, delle nostre potenzialità, capacità e qualità, senza peccare di modestia, né di presunzione. In base a questi elementi possiamo stabilire degli obiettivi adatti a noi e guadagnarci la possibilità di essere felici; mantenendo il focus su di essi potremo adottare i comportamenti necessari per raggiungerli e vedere mano a mano i progressi ci gratificherà. Gli incidenti di percorso capiteranno sicuramente, ma è bene tenere presente che lo svolgersi della nostra vita è determinato il 20% da quello che accade . l’80% dalle nostre personali reazioni. Ciò che fa la differenza infatti è quanto siamo determinati e disposti a fare per arrivare dove vogliamo. Avvenimenti poco piacevoli: capitano, andiamo avanti! Spesso si verificano eventi negativi che ci impongono situazioni faticose da affrontare, per drammi che dobbiamo metabolizzare oppure per difficoltà gravose derivanti da situazioni complesse. Sicuramente si tratta di momenti di difficoltà in cui un primo momento di sconforto è fisiologico, ma successivamente dobbiamo lavorare internamente su di noi per essere positivi: accettare che quello che è successo è successo, e domandarci cosa possiamo fare per migliorare la situazione o rendere più tollerabile il presente. Lavorare per migliorare le cose automaticamente ci offrirà una prospettiva più rassicurante ed un obiettivo concreto che può aiutare ad essere positivi…

E’ sempre tempo di Coaching!

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