MENTAL COACHING E AUTOSTIMA

Una delle tematiche che si affrontano più spesso quando si lavora in ambito di Life Coaching è legata ad un concetto che vi suonerà familiare, in quanto se ne parla praticamente ovunque…

Spessissimo viene chiesto un aiuto per aumentare l’autostima, cioè accrescere la fiducia in se stessi.

Prima di scoprire come si può cominciare ad allenare il muscolo dell’autostima grazie al mental coaching, è opportuno affrontare il concetto partendo da definizione precisa presa dal vocabolario. “L’autostima è la fiducia e la stima nei propri confronti.” Quindi, quando parliamo di autostima stiamo in realtà citando un altro aspetto della nostra personalità che viene definito come auto-fiducia, cioè l’attribuzione di potenzialità conformi ai propri desideri. La stima è invece l’apprezzamento favorevole in un giudizio soggettivo. Bene, che cos’è quindi l’autostima, in parole semplici? Avere autostima significa riconoscere che abbiamo le risorse adatte a raggiungere i nostri obiettivi e coltivare nello stesso tempo un buon parere di noi stessi. Vi piace come definizione? A me molto… perché precisa un fatto straordinario, ovvero che: “dipende tutto da noi ed è alla portata di chiunque.” Non ha nulla a che fare con l’aspetto fisico, con la posizione sociale, con la quantità di denaro posseduto, con il successo lavorativo, con la qualità generale della propria vita… questi elementi possono essere al massimo una rappresentazione esteriore del grado di autostima che proviamo dentro di noi. Un uomo brutto e povero può avere un livello di autostima enormemente più grande di uno bello e ricco e, in linea di principio, è probabile che vivrà una vita qualitativamente migliore… L’autostima non è qualcosa che ereditiamo alla nascita, non la possiamo comprare al supermercato, non possiamo scaricarla da internet, non possiamo sperare che piova dal cielo. Dobbiamo guadagnarcela. Conquistarla. Ottenerla. Stiamo parlando di una condizione, uno stato mentale che possiamo assumere e che dobbiamo altresì allenarci a mantenere così che diventi un’altra ottima abitudine, forse la migliore tra tutte le abitudini utili che possiamo assumere. Ci sono anche altre definizioni che nel tempo abbiamo dato a questa condizione, per esempio gli studi di William James, psicologo e filosofo del secolo scorso, stabilivano una misura del rapporto tra la persona che sei e quella che vorresti essere e definivano tale misura proprio autostima. Non è una definizione molto convincente (suggerisce infatti di pensare che coloro che ambiscono ad essere individui di basso valore allora possono più facilmente aumentare la propria autostima), ma come possiamo vedere chiaramente non si sposta il concetto base che è quello sul quale il Mental Coaching costruisce il lavoro in questo campo: “l’autostima è nelle nostre mani, dipende solo da noi stessi. E’ una nostra responsabilità. Il modo più semplice per riempire i serbatoi della nostra stima personale consiste nell’assumere comportamenti e atteggiamenti che ci rendano degni di fiducia, proprio riprendendo la definizione vista in partenza. In sostanza, ciò che dobbiamo fare per iniziare è chiederci che cosa dobbiamo fare esattamente per meritarci l’autostima… Che cosa fai che ti rende orgoglioso di te? Che cosa fai che ti rende unico?
Che cosa fai che ti rende migliore rispetto ad altri in un certo ambito? Che cosa fai di cui vai veramente fiero? Se vogliamoi avere più autostima dobbiamo trovare più risposte possibili a queste domande e dobbiamo far sì che tali risposte derivino dai nostri comportamenti. Non parlo di comportamenti estemporanei, quelli di una volta ogni tanto, ma delle nostre abitudini, di azioni ripetute che siamo soliti portare a compimento, ogni singolo giorno. Chi ha abitudini che generano orgoglio, unicità e fierezza in se stessi è magnificamente condannato a godere di una grande autostima. Chiunque può raggiungere questa condizione, a patto che sia disposto a pagarne il prezzo e ad assumere quei comportamenti che lo permettono. E’ ovvio che se trascorriamo gran parte del nostro tempo vittime della pigrizia, se non alleniamo mai la nostra forza di volontà, se rifiutiamo qualsiasi sfida, se non accettiamo di crescere e migliorare, allora una bassa stima di noi stessi è praticamente garantita. Infatti, in quei casi, come potremmo riconoscere di avere le risorse adatte alle sfide da affrontare? Si presuppone, per riuscirci, che ci siano delle sfide… E non possiamo pensare di avere un buon parere di noi stessi, in modo oggettivo, se cediamo sempre alla tentazione di rinunciare. Volete davvero aumentare la vostra autostima? Decidetevi adesso che da oggi stesso ti impegnerai in un’attività  che finora hai sempre rimandato. Va bene qualsiasi cosa, a patto che ci costi farla. Non amiamo fare attività fisica? Da oggi, andiamo a correre ogni giorno. Sappiamo di essere in sovrappeso? Mangiamo meno e cibo più sano, riduciamo i grassi, rinunciamo agli alcolici, aumentiamo il consumo di frutta e verdura. Se siamo timidi? Questa sera usciamo e non torniamo a casa se non con tre numeri di telefono in tasca. Non ti piace leggere? Vai in biblioteca, scegli un romanzo e finiscilo entro tre giorni. Non hai coraggio di affrontare una discussione con un collega? Chiamalo ora e digli che dovete assolutamente parlare e poi fallo. Come vedi, si tratta solo di iniziare.  Ti garantisco nel modo più assoluto che una volta finita la tua corsa, conclusa la telefonata, conosciuto quella persona, letto il libro… ti sentirai meravigliosamente bene, fiero di te e soddisfatto. Comincerai a chiederti fino a dove puoi arrivare e, soprattutto, beneficerai di un riferimento importante che ti sarà di grandissimo supporto nelle sfide successive.  Fallo una volta per sapere che puoi farlo sempre! Comincia un progetto che hai lasciato nel cassetto per troppo tempo e portalo a termine. Affronta le difficoltà con coraggio. Impegnati al massimo. Fai tutto ciò che occorre fino a che non ti senti orgoglioso di te.

E’ sempre tempo di Coaching!”

 

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