Migliorare il sonno, dormendo meno…

 

5 strategie per dormire meglio, quando puoi passare solo poche ore a letto.

“Chi dorme non piglia pesci”

(…dice un detto popolare)

Ho iniziato qualche anno fa a svegliarmi alle sei del mattino andando a dormire attorno alla mezzanotte (aiutato da alcuni periodi dell’anno trascorsi vicino all’equatore in Kenya dove le 24 ore di una giornata si dividono quasi perfettamente il 12 ore di luce e 12 ore di buio) in qualsiasi stagione e con qualsiasi tempo, con un buon proposito di svolgere alcune attività mattutine legate al mio benessere psicofisico.
Questo è tutto scemo! Si lo ammetto, le prime mattine non mi sono sentito molto… normale! E per nulla attivo. Ma, a distanza di 1 mese, posso dire che sia stata una delle migliori abitudini che potessi instaurare. In questi 30 giorni però, ho combattuto con un nemico molto potente: il sonno. Per ritagliarmi il tempo sufficiente per un po’ di attività fisica e la lettura attiva di buoni testi per la mia crescita personale e legati altresì alla passione per il coachig, ho dovuto anticipare la sveglia di almeno 1 ora. Rispetto alle precedenti abitudini legate alle mie attività professionali di lavoro e di vita familiare. Non è stato un grosso sacrificio rispetto ai vantaggi che ho ottenuto e ancora ottengo, ma in quel faticoso mese di rodaggio ho imparato a sfruttare meglio le minori ore di sonno. Eccovi allora, quelle che sono state per me, le cinque strategie più efficaci per migliorare il sonno, dormendo meno: Puntate sulla qualità, non sulla quantità. Per molto tempo ho pensato che se non avessi dormito almeno 8 ore per notte, il giorno successivo sarei stato distrutto; mi piace chiamarla la “sindrome delle 8 ore di sonno”. Migliorando la qualità del mio sonno, mi sono accorto di aver bisogno di dormire meno. Vi ho parlato di cinque azioni pratiche per dormire bene; ecco allora i primi tre consigli per migliorare la qualità del vostro sonno:
• Staccate completamente la spina. 1 ora prima di andare a dormire, spegni il computer, la tv e rilassati con un bel libro: a volte, i programmi che guardiamo alla tv o i progetti su cui stiamo lavorando sul pc ci accompagnano al letto, rendendoci difficile addormentarci.
• Mettiti la giornata di lavoro alle spalle. Molti di noi, quando tornano a casa la sera, si fanno una bella doccia e si cambiano. Questo piccolo gesto è molto importante per avvicinarci al meglio alle ore del sonno. Lavarti e cambiarti crea una sorta di spartiacque: lavi via di dosso la giornata di lavoro ed entri in una dimensione di relax. Crea una routine serale. Al nostro cervello piacciono le routines. Se, per qualche giorno, ripeti gli stessi gesti prima di andare a dormire (es. lavarti il viso, leggere un libro, bere una tisana, meditare, etc.) il tuo cervello saprà automaticamente che è arrivata l’ora della nanna, ed inizierà a preparare al meglio il tuo corpo per il sonno.
• Segui i consigli della nonna. Ti ricordi da bambino quando tua nonna ti mandava a fare il “sonnellino” dopo pranzo? La società in cui viviamo ha abolito la sana abitudine del riposo pomeridiano. Eppure, svariati studi scientifici hanno dimostrato che la siesta rende più produttivi, e solo ora gli anglosassoni stanno scoprendo il potere del “napping”: spiegateglielo un po’ che la nostra nonna lo aveva capito 50 anni fa! Se anche voi… come il sottoscritto, pensate che appisolarsi sulla scrivania dell’ufficio non sia proprio… professionale, potete prendevi 15 minuti di relax al ritorno dal lavoro: oltre a ricaricarti, un sonnellino di 15 minuti ha il potere di far credere al tuo cervello di aver recuperato la stanchezza della notte precedente. Non si può decidere all’improvviso di dormire 3 ore per notte: il nostro benessere e la nostra salute ne risentirebbero. Se passiamo troppe ore a dormire e vogliamo diminuirle (o siamo costretti a farlo), dobbiamo farlo gradualmente. Provate a diminuire di 30/15 minuti alla volta. Quando il vostro corpo avrà ritrovato il suo equilibrio, diminuite altri 30/15 minuti. L’obiettivo non è dormire solo 3 ore a notte: sarebbe da stupidi! Lo scopo è trovare le vostre ore di sonno ideale: ne troppe, ne troppo poche… per dedicare tempo comunque a voi stessi e all’accrescimento del vostro benessere psicofisico.
Eccoci agl’altri due suggerimenti per dormir meno ma meglio:
• Prova questa tecnica di concentrazione. Esistono tecniche di concentrazione (trening autogeno) che possono essere utilizzate nei momenti di stanchezza. Queste tecniche sono in grado di portare il tuo cervello ad uno stato simile al sonno. Eccovene un esempio: “Provate ad immaginare il vostro/tuo corpo come un mare calmo. Immagina la sensazione di pace e tranquillità. Visualizzate voi/tu stessi/o mentre ti immergi in questo mare calmo. Provate a sentire questa sensazione di totale tranquillità sulla vostra/tua pelle, sui muscoli e sul corpo. Immaginate di perdervi/ti completamente in questo mare di tranquillità.”
Driiiiiin!!! Sveglia!!! l’articolo non è ancora finito.
• Ingannate la mente. Vi ho parlato al punto 1 della “sindrome delle 8 ore di sonno”, beh… esiste un trucchetto per superarla. Poco prima di coricarvi, prova a pensare che dormirete per 24 ore. Appena sveglio, non importa quanto tu abbia dormito, ripeti a te stesso di aver dormito per 24 ore. Questo trucchetto vi sembra… stupido? Beh, provare non costa nulla. Le nostre convinzioni possono avere un potere straordinario. Se la nostra mente si convince veramente di aver dormito 24 ore, la stanchezza e l’ansia legata all’aver dormito poco, semplicemente… svaniscono.
Voi quante ore dormite ogni notte? Sono sufficienti o vorreste migliorare la qualità del vostro sonno? Se non vi siete addormentati e avete letto l’articolo fino in fondo… lasciatemi un commento qui sotto.
Grazie.

E’ sempre tempo di Coaching!”

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