Renzi: Qui gladio ferit gladio perit…

“Chi di spada ferisce, di spada perisce”: vuol dire che quando una persona provoca a un’altra una determinata sofferenza, sia fisica che morale o sentimentale, della stessa sofferenza poi egli stesso sarà colpito… Oggi, Renzi si lamenta per le “schifezze” così le definisce che riceve via Internet: “Compra una villa faraonica a Firenze, chissà con quali soldi?” Scrive l’ex premier citando le accuse che gli vengono mosse – rispondendo attraverso una sua lettera mail ai suoi simpatizzanti e commentando così le polemiche sull’acquisto a Firenze di una villa in una zona chic vicino piazzale Michelangelo, il belvedere di Firenze. Costo dell’operazione: 1,3 milioni di euro. “Da mesi stiamo (Lui e la moglie Agnese) cercando di comprare una bella casa con tre stanze da letto a Firenze vendendo la nostra bella casa con tre stanze da letto a Pontassieve. Ci sarà da pagare una differenza che copriremo con un mutuo. Ma da tre giorni il web è pieno di spazzatura con commenti stile, “Chissà a chi ha rubato per farsi la “faraonica” villa”. In effetti sui social si sono scatenate le reazioni più cattive contro l’ex Segretario. Meno feroce ma più insidiosa è la critica per aver sbandierato sei mesi fa in campagna elettorale il suo estratto conto con 15 mila euro di credito. E oggi poterne spenderne molti ma molti di più!? “Ma perché a gennaio hai detto che avevi solo 15.000€ in banca e adesso compri casa di 11,5 vani del valore di euro 1.3 milioni? Replica ancora l’ex Premier e ex Segretario del PD: “Quello che volevo dire con la pubblicazione del conto corrente è che al Governo uno non si arricchisce come pensano i populisti e i malpensanti. Se fai bene il tuo lavoro finisci che hai 15.000€ in banca, sorridente e grato. Se fai altro, ma se non sei al Governo, rispettando le leggi e in modo corretto, è più facile fare soldi”. Continua: “Cercheremo di replicare colpo su colpo chiedendo risarcimento danni per tutte le falsità che leggiamo. E’ successo che oggi, oltre allo stipendio da senatore, posso avere ulteriori entrate, tutte pubbliche, tutte trasparenti. Queste entrate mi permettono persino di prendere un mutuo. Funziona così, da qualche secolo e non solo in Italia”. Probabilmente si riferisce ai lauti compensi che percepisce come conferenziere in giro per il Mondo. E ai futuri introiti per la conduzione di un programma televisivo (ha sempre detto che gli sarebbe piaciuto in alternativa alla politica condurre un Talk show): “ho deciso anche di realizzare uno speciale televisivo sulla mia città, Firenze – scrive l’ex primo cittadino – perché credo che più il dibattito politico diventa barbaro, più c’è bisogno di valori, di bellezza, di cultura. Questo progetto televisivo su Firenze ha l’ambizione di parlare ai cuori delle persone, cercando di raggiungerle anche oltre i confini nazionali. Sono emozionato al pensiero di lavorare su una sfida così affascinante ma è tutta un’altra cosa rispetto alle Fake-News sul trasformarmi in uno showman di provincia. Chi vedrà quelle immagini si renderà conto del tentativo di offrire, soprattutto alle nuove generazioni, uno sguardo sul presente, non solo uno sguardo sul passato”. Accipicchia quanto siamo fortunati.  Emozionati dall’emozione di Renzi nel proporci un programma TV che parli ai cuori degli italiani di valori, di bellezza, di cultura. Forse non essendoci riuscito con la politica negl’anni scorsi, oggi vuole  alleviare i nostri cuori dalla grigia esistenza quotidiana e dal possibile rischio di un ulteriore peggioramento passando dal grigio  al nero  nel prossimo futuro,  in quanto il dibattito politico italiano si imbarbarisce giorno dopo giorno. Offrendoci in TV immagini di bellezza. Non c’è che dire: grazie, grazie molto! Il senatore non specifica dove andrà in onda il programma, probabilmente sarà ospitato da Netflix. Dio glene renda merito!  Si resta colpiti dall’ottimismo di Renzi, nonostante le cocenti sconfitte subite: prima come Premier nel referendum costituzionale, più recentemente come Segretario del PD con l’elezioni politiche del 4 marzo u.s., infine, subito dopo, da semplice Senatore di Firenze e Scandicci, per l’esito dei ballottaggi comunali nelle ancor più recenti elezioni amministrative dello scorso 24 giugno. Colpisce… oltre l’incrollabile ottimismo la forte determinazione nel voler far del bene …non solo al nostro portafoglio, ma anche alle nostre aride anime, parlandoci della bellezza dell’arte fiorentina, facendoci così “volare” oltre la politica fatta ormai solo dai “barbari”. Non so voi, ma io quando sento queste cose, provo un brivido lungo la schiena. Una sensazione strana, che fatico a definire. Anche perché, di Renzi continua a urtarmi (è diventato quasi un fatto di pelle) la sua sicumera nei modi e nei toni del suo argomentare tutto ciò che lo riguarda. Non mi riesce o meglio non riesce lui a fare in modo che non mi arrivi addosso quel “soffio” di disprezzo, che sembra sbuffare su  molti… su chi? Noi tutti noi. O almeno su quelli che come me, non riescono a non irritarsi per questa sua smisurata supponenza. Sembra sempre…  lui l’unico “intelligente” sia lui. Mentre invece tutti quelli che hanno qualcosa da confutargli per atteggiamenti e scelte o più semplicemente le modalità di queste; coloro, che  mantenono una qualche perplessità nei suoi confronti… si insomma, per lui siamo delle …merde!  (*)  Possibile che ancora non si renda conto, di quanto questo suo modo di fare o  – per meglio dire – di essere… gli abbia alienato in simpatia personale e  abbia  nuociuto gravemente alla sua credibilità politica nella conduzione del Governo e nella  gestione del Partito Democratico? Possibile che non abbia ancora compreso, che a costringerlo alle dimissioni dagli incarichi prestigiosi affidategli, dopo le sconfitte extra-large subite, sono stati principalmente i suoi errori politici, che sommati agli atteggiamenti personali di cui si diceva più sopra, l’hanno portato dritto dritto  alla sua Waterloo.  Non sono gli italiani che hanno sbagliato a votare perché ha comunicato male le cose fatte e non l’hanno compreso… non sono gli italiani che non lo votavano o non lo votano più i suoi principali nemici. Il suo principale nemico è lui stesso, non certo gli italiani. A proposito di arroganza, presunzione e dimissioni. Se non fosse fuori come un… balcone.  Avrebbe ben capito questi suoi errori. Questa sua incapacità di non saper mai prescindere da se stesso… tant’è che dopo aver dato dimissioni formali, lui abbia comunque  “brigato” e lo stia facendo, perché in un qualche modo non siano praticamente effettive. Prima col tentativo di continuare a controllare attraverso i suoi “mastini da guardia” Boschi e Lotti, la vita e l’indirizzo politico del Governo Gentiloni, non facendosi, all’occasione,  alcuno scrupolo nel minarne autonomia e autorevolezza. Poi le Banche, con l’attacco improvvido alla Banca d’Italia e al suo Governatore – imponendo un tardivo insediamento a fine legislatura, di una Commissione Parlamentare d’indagine su presunte omissioni nel controllo da parte della Banca Centrale sulla Banca Etruria e le altre Banche Toscane,  nonché sulle vicende del Monte dei Paschi e a seguire sulle Banche Venete. Alla fine rivelatosi un vero e proprio boomerang politico, nei suoi confronti e del PD. Con una rottura verticale del rapporto di fiducia  tra Lui e Gentiloni (e con lo stesso Presidente della Repubblica), all’indomani della loro riconferma del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco… da lui apertamente contrastata. Che dire poi della  ‘ciliegina’ sulla torta con la richiesta del voto di fiducia sull’ennesima legge elettorale dal fantasioso nome di Rosatellum. Tutto quanto ad abundantiam, come se non fossero state già abbastanza elidenti per la sua credibilità politica e personale, il ricercato plebiscito su se stesso ai tempi del ricordato referendum.  La stessa conduzione del fulmineo Congresso anticipato del PD, senza alcuna reale discussione di merito… se non quello del suo personale controllo del Partito. Lo scordasi di quanto aveva promesso, che se fosse stato sconfitto dai NO al referendum, si sarebbe ritirato dalla vita politica. Come non fosse bastata la procurata scissione di Bersani, Speranza e D’Alema e poi la rottura con Grasso e la Boldrini… Ma ancor più con tutto il restante partito al di fuori della sua corrente “i renziani”, penalizzando ulteriormente le minoranze interne nella composizione delle liste elettorali, in modo di mantenere anche in caso di sconfitta elettorale (questa era comunque nell’aria) il controllo degli organismi dirigenti e dei gruppi parlamentari del PD seppur ridimensionati nei numeri per il pesante tracollo elettorale. Rispetto a tutto ciò, sembrerebbe ancora essere del tutto incosciente;  mantiene quasi con orgoglio un’ambiguità di fondo nel suo agire politico. Altrettanto  Incosciente della contraddittorietà dei suoi comportamenti nella vita privata rispetto al suo ruolo pubblico, che continua a voler esercitare, al di là di ogni risultato negativo ottenuto.  Apparendo così addirittura avulso dalla realtà dei fatti e persino dai sentimenti che determina nell’elettorato che non condividendolo ha lasciato il partito e/o non lo vota più.  Preso da quel “delirio di ogni potenza”, che  gli fa assumere continuamente un atteggiamento da “bullo”,  che continuerà a spingerlo giù, sempre più giù  nella considerazione della gente. Negandogli qualsiasi possibilità di una risalita sulla scena della politica nazionale e internazionale. Vorrei esser chiaro fino in fondo, il pensare di se, come il più furbo dei furbi, tanto da poter… come si suole dire e scusatemi il francesismo: “prendere per il culo” gli italiani… che gli hanno detto ormai più volte: “adesso anche basta. Vai a casa!” Farà si che: “sarà una risata che …lo seppellira! E, anche Matteo Renzi che “scherniva” tutti quanti, con quel: “ce ne faremo una ragione” per le loro critiche… alla fine, se ne farà una ragione!

P.S. – certo che guardando i comportamenti di coloro che recentemente sono andati al Governo del Paese, pur partendo da assunti ideologici e azioni politiche diversi, non sembrano aver nulla di diverso nello stile e quindi nulla ha da invidiare a Renzi & Compagni per  arroganza e presunzione… Con l’aggiunta, mi permetto di dire: di un qualche ulteriore limite proprio nelle competenze e nella conoscenza della “macchina” della nostra democrazia parlamentare e dei suoi equilibri istituzionali regolati dalla Costituzione. Anzi si può dire che al governo c’è andato l’ “anti-stato di diritto” per la mancanza di rispetto che mostrano quotidianamente per  le regole basiche della vita istituzionale , leggasi Presidenza della Repubblica (ricordate l’ impeachment) e oggi della Corte di Cassazione del nostro ordinamento giudiziario (questione dei 49 milioni truffati allo Stato e volatilizzati spesi senza alcun riscontro) che emetterebbe sentenze …politiche  dalla natura complottista. Certo gli va riconosciuta un’innegabile capacità propagandistica di raccontarsi e di raccontare il nulla politico della loro azione di governo, che già  appare altrettanto distante dalla realtà materiale e sociale del paese. Comunque va da se che  al momento  è in corso la classica “luna di miele” di cui beneficia l’inizio di ogni legislatura di qualsiasi governo.  Che continua ad essere caratterizzata da un clima elettorale permanente e da continue proiezioni elettorali (come se si dovesse di nuovo votare Domenica prossima)  del crescente consenso nell’opinione pubblica per le attuali forze di governo.  Varrà forse anche per loro la metafora del… “carro del vincitore?” Al netto di tutto ciò, sembrerebbe facile pronosticare anche per loro, la rapida discesa nella simpatia e nella condivisione del popolo “sovrano”. Inoltre l’ipotesi “smargiassa” paventata da Salvini di restare al Governo  dell’Italia per almeno i prossimi 30 anni… occupandosi soprattutto di migranti… in quanto altro non sembrerebbe avere altrettanto rilievo politico nell’Accordo di Governo, assume un tono più di minaccia che altro e credo che  “…sgomenti anche un popolo  sovranista e/o populista che dir si voglia…
*Pd, Renzi attaccato da Cuperlo: “Coltivi l’arroganza dei capi, non hai la statura del leader”)

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