“Scelgo dunque sono”: l’importanza di saper decidere…

Scegliere come mi vesto oggi? Prendo i mezzi pubblici o mi muovo con la macchina? E ancora: Come mi comporto in quella situazione?
Accetto l’offerta o rifiuto e vado avanti parafrasando un noto format televisivo!?
Innumerevoli domande che ci poniamo più volte al giorno, dalle questioni più banali e quotidiane a quelle più complesse e significative, con un minimo comun denominatore, quello della scelta. In ogni momento decidiamo a cosa prestare attenzione, nel mondo intorno a noi e in quello dentro alla nostra mente, ossia nei nostri pensieri. In ogni momento decidiamo cosa fare e cosa non fare, su cosa agire subito e cosa rimandare. In ogni momento compiamo delle scelte. Dovremmo essere super allenati a farlo! E allora perché ci mettono così in difficoltà? Perché quando dobbiamo prendere una decisione, in particolare per quanto concerne l’ambito lavorativo (ma anche quello relazionale e sentimentale non scherza!), entriamo in crisi? Che cosa rende le nostre scelte così “critiche”?

tante vieIn un precedente post sono stati già descritti quali sono i fattori che rendono difficile prendere una decisione ossia quei meccanismi in cui ci incastriamo da soli: cerchiamo (tanto ossessivamente quanto inutilmente) la scelta perfetta e tendiamo ad aumentare a dismisura le opzioni possibili.
Inoltre ci affidiamo ciecamente o alla nostra mente razionale o a quella emotiva, anziché integrarle facendole dialogare tra loro.
Ora cerchiamo di andare alla radice di questi meccanismi, a ciò che li fa innescare, che ha fondamentalmente un’unica origine, la paura.
L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano dei rischi.
Come scrive il noto psicologo Eric Fromm, essere liberi di scegliere implica il rischio di sbagliare, di fallire, di mettere a repentaglio la nostra sopravvivenza fisica e/o materiale e tutto questo spaventa fortemente!
Per evitare un rischio ipotetico (e il più delle volte ingigantito nella nostra mente) fuggiamo dalle nostre scelte, spesso rimandandole o impantanandoci in mille pensieri vorticosi che non ci portano da nessuna parte… Quanto vorremmo non dover scegliere… quanto vorremmo che qualcuno scegliesse per noi, come facevano i nostri genitori quando eravamo piccoli… quanto vorremmo vivere senza pensieri e senza responsabilità, come dei novelli Peter Pan!
Se la scelta che gli altri o le circostanze esterne fanno per noi ci aggrada, ci sentiamo davvero fortunati; se invece non è di nostro gradimento o anzi si rivela negativa per noi, sappiamo bene con chi prendercela: con tutti tranne che con noi stessi! Facile, no?!
Ma qual è il prezzo che paghiamo per alleggerirci e per provare tale sollievo? E’ il prezzo della nostra indipendenza, per cui tanto faticosamente abbiamo lottato durante l’adolescenza e per il quale ci consideriamo “adulti”.
Quello che distingue una persona libera da uno “schiavo” è proprio la possibilità di decidere della propria vita anziché essere sottomesso a qualcuno. E noi rinunciamo così facilmente al dono della libertà?

“Finché lasciate la vostra vita nelle mani di altri non vivrete mai. Dovete assumervi la responsabilità di scegliere e di definire la vostra vita”

 (Leo Buscaglia)

Come rafforzare la nostra capacità di scelta
Qualunque capacità è paragonabile ad un muscolo del nostro corpo, che si indebolisce se non viene utilizzato mentre si rafforza con l’allenamento. E come ci si allena a scegliere? Può sembrare banale dirlo ma la risposta è: scegliendo!
Infatti più evitiamo di prendere delle decisioni, più riduciamo la capacità di discernere i nostri pensieri e perdiamo il contatto con il nostro intuito e le nostre sensazioni. E’ come se, essendo poco o per nulla utilizzati, i nostri personali “sensori” di scelta si desensibilizzassero, attendendo tempi migliori… Se li riattiviamo invece, recuperiamo una maggiore consapevolezza di noi stessi: scelta dopo scelta ci sentiamo più forti, più robusti, più potenti (empowered).
Ogni volta che evitiamo di prendere una decisione o la rimandiamo, ogni volta che scegliamo di non scegliere, ci allontaniamo da noi stessi e quindi ci indeboliamo. Ogni volta che prendiamo una scelta consapevole (anche se “sbagliata”), prendiamo in mano la nostra vita e ci rafforziamo!

LA-POSSIBILITA-DI-SCEGLIERE (2)Se siamo proprio fuori allenamento, possiamo iniziare da una scelta più semplice e “low cost”, ossia a basso rischio e man mano possiamo incrementare il livello di difficoltà e “rischiosità” delle scelte che prendiamo.
Un altro strumento davvero utile è quello della “scelta paradossale”. Rispetto ad una situazione che dobbiamo affrontare, chiediamoci: “Qual è la scelta peggiore che posso prendere? quella più sbagliata in assoluto?”
Già il farci questa domanda ci pone in una prospettiva differente, facendoci uscire dalla ricerca ossessiva della perfezione. Se poi osassimo prendere questa fatidica scelta “sbagliata”, potremmo scoprire che le conseguenze non sono così tragiche come pensavamo e che “sbagliando” impariamo cosa non vogliamo, cosa non ci piace e cosa non dobbiamo fare. Non è forse vero che… siamo anche tutti i nostri sbagli!?
E poi, alla fine, qualunque scelta abbiamo preso, ci rendiamo conto che in ogni momento possiamo scegliere di cambiare strada o di fare una cosa diversa…
Perché siamo esseri umani… e siamo nati liberi!

E’ sempre tempo di Coaching!


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