Probabilmente a ognuno è capitato di sentirsi escluso in determinate situazioni della vita.
Magari tra i compagni di classe o durante la lezione di ginnastica, ma anche nei luoghi di lavoro e in altre situazioni di vita.
Essere messi da parte come un pacco che nessuno desidera, ci fa star male. Sono tanti i gruppi, nei quali ci si sfoga con qualcuno che funge da capro espiatorio. Fino a quando le persone del gruppo “forte” hanno qualcuno da sottomettere, non rischiano di finire sotto tiro loro stesse.
Così si possono sentire al sicuro, forti e superiori. Il modo di trattare gli altri, rispecchia la propria personalità.
Appartenere ad un gruppo, che consapevolmente esclude, ignora e tratta male altre persone è un segno di insicurezza.
In altre parole, chi tenta di mettere in imbarazzo una persona o addirittura di sottomettere una persona… si nasconde dietro alla “violenza” nella speranza di apparire forte.
I pretesti banali e stupidi per escluder le persone sono tantissimi… ad esempio l’acne, il modo di vestirsi, gli occhiali, un handicap o anche la nazionalità, la cultura o la madrelingua.
Altri tentano di indicarti come responsabile di vicende che nella realtà non hai cercato o volute… anzi spesso hai subito e/o per un senso di responsabilità hai gestito e portato sulle tue spalle… in silenzio e solitudine.
Per uscire dal ruolo di capro espiatorio, devi essere consapevole di ciò e che quindi ciò a cui sei sottoposto spesso sono questioni del tutto gratuite e che non esiste una tua reale colpa.
La difficoltà sta nella capacità di guardare la situazione che ti coinvolge con freddezza e con un certo distacco, puoi vedere così che ogni persona avversa cerca di nascondere al fine le sue insicurezze e i propri difetti… assieme alle loro colpe dietro a comportamenti spesso arroganti quando non minacciosi e con una forte volontà di rivalsa. Vedrai anche che nel gruppo ci sono dei ruoli diversi.
C’è chi fa da Capo e guida altre persone che si fanno trascinare… per fuggire le proprie colpe e le proprie incapacità … sono pochi coloro che non si fanno coinvolgere.
Probabilmente allacciare dei rapporti con questi ultimi ti riuscirà più facilmente. Dovresti avvicinarti a loro in modo che ti possano conoscere meglio. E forse scoprirai che ci sono delle persone di cui ti puoi fidare…
Sicuramente non potrai essere simpatico a tutti.
Viceversa vale lo stesso discorso, è impossibile che tutti ti siano simpatici!
Essere tolleranti significa accettare e sapere convivere con altre persone anche se non hanno lo stesso stile di vita, se si comportano diversamente …la tolleranza quindi è ben diversa dalla sopportazione o dall’indifferenza come molti fanno nei tuoi confronti.
Infine, ti sarai accorto che guardare ai propri difetti non richiede nessuno sforzo, anzi spesso è una cosa automatica. Ma tu impegnati a vedere e mostrare i tuoi pregi.
Così facendo, agli altri risulterà più difficile farti scivolare nel ruolo del capro espiatorio.
E’ sempre tempo di Coaching!
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