COME TI PARLI? Il potere del dialogo interiore nell’allenamento mentale…

Ti sei mai chiesto che cos’è che determina il tuo stato d’animo?

Oppure, per dirla con parole più facili, che cos’è che stabilisce “come ti senti oggi”?

Girovagando in rete, parlando con le persone e ripensando a ciò che in passato credevo essere giusto, mi viene da sorridere. Anche io sono stato una di quelle persone che credeva che l’umore fosse qualcosa di casuale, governato alla base da ciò che comunemente chiamiamo carattere (fortunatamente il mio è alquanto bonario e verso l’allegro… seppur con l’età è aumentato l’inclinazione al brontolamento) e successivamente influenzato poi da ciò che accadeva fuori di me: un buon risultato a scuola, un appuntamento con una ragazza, un regalo dei miei genitori, una buona partita giocando a calcio, un favore fatto ad un amico., un lavoro appagante. A volte, persino semplicemente il tempo, intendo per dir meglio il clima… Con il tempo si è fatta strada dentro di me l’idea che lo stato d’animo fosse almeno influenzabile, mentre negli ultimi anni ho avuto modo di convincermi che è del tutto controllabile. In sostanza, possiamo decidere in qualsiasi momento come stare. Perdonatemi se non uso tecnicismi nell’esprimere il concetto, ma non trovo ragione di complicare qualcosa che è già semplice. Se facciamo nostra questa consapevolezza, cominciamo a renderci conto di quanto potere risieda in noi stessi: a chi non piacerebbe l’idea di potere assumere uno stato d’animo adatto alla situazione che sta per affrontare? Rilassato se ti sei preso una giornata libera e vuoi ricaricarti. Concentrato se hai bisogno di studiare e imparare. Allegro se sei con gli amici. Divertente se vuoi fare colpo su qualcuno. Distaccato se occorre il tuo parere imparziale. Professionale se si tratta di lavoro. Convincente se stai vendendo un’idea a qualcuno. Coloro che hanno sviluppato l’abilità a controllare a piacimento il proprio stato d’animo hanno sicuramente una risorsa molto utile e importante a disposizione. Così, il passo successivo consiste nel chiedersi: che cosa determina il mio umore oggi? Quando si lavora in un percorso di coaching, l’argomento è trattato con particolare dettaglio e – per scelta personale – comincio sempre da qui. Ritengo che non si possa pensare di raggiungere risultati di eccellenza se non si è in grado di controllare questo aspetto di se stessi. Ci sono diversi fattori che influiscono sul tuo stato d’animo: sicuramente esiste una base che è costituita dalle tue convinzioni profonde nei confronti della vita e delle persone, a cui si aggiunge il grado di benessere fisico che sperimenti in quel particolare momento, più una serie di altri fattori tra cui spicca, assumendo un peso davvero importante, il dialogo interiore. In inglese si chiama self talk, ovvero tutto ciò che dici a te stesso, a voce alta oppure solo nella testa. Con noi stessi parliamo continuamente, solo in stati meditativi profondi si riesce a raggiungere una condizione di assenza di pensiero per lunghi periodi. Spesso lo facciamo senza rendercene conto, perché è un’attività a cui siamo così abituati che ormai non ci colpisce più… tranne quando cominciamo a usare parole, volumi o toni che in qualche modo hanno grande impatto sul nostro stato emotivo. Ho alcuni ricordi significativi a riguardo che credo ci accomunino tutti. Hai presente? A scuola, giorno di interrogazione… arriva la domanda, cerchi nei cassetti della memoria la risposta e… sorpresa! Non la trovi. La cerchi meglio e lì cominci a sentire una voce che ti dice: come me la cavo adesso? Che cosa rispondo? Torni a concentrarti (o almeno ci provi), ti pare di afferrare un brandello di ricordo che potrebbe andare bene ma no, non è ciò che ti serve. Allora la voce interiore si fa più insistente: guarda che ti stanno osservando tutti! Te ne stai lì fermo davanti alla cattedra senza dire una parola da mezzo minuto. Fai qualcosa! Nel frattempo il tuo corpo ha cominciato ad agitarsi: salti da un piede all’altro, scuoti il capo, le pulsazioni salgono, cominci a sudare… balbetti qualcosa tanto per fare un po’ di rumore perché non sopporti più quel silenzio imbarazzante. Alla fine ti arrendi e con voce sommessa ammetti: “Non lo so.” O meglio, credi di farlo, perché in realtà non riesci a proferire parola… Chi non ha mai vissuto un momento così? Ho richiamato un ricordo che magari ora fa sorridere, ma sul momento non era certo una situazione piacevole… proprio per farti capire qual è il potere del tuo dialogo interiore sul tuo stato emotivo. Se invece di lasciarti prendere la mano avessi usato meglio le tue risorse mentali in quel momento, avresti potuto far tacere quella fastidiosa vocina, tornare con la memoria al luogo in cui eri mentre studiavi proprio quell’argomento, rivivere le sensazioni, immergerti nel ricordo e lì, con molta più facilità, avresti trovato la risposta che serviva. In generale, la qualità del tuo self talk influisce in modo massiccio sulla qualità della tua vita. Se ti abitui, tramite l’allenamento mentale, a ripeterti nella testa messaggi positivi e incoraggianti, che rispecchino ciò che realmente vuoi che accada, influenzi positivamente il tuo stato emotivo. Quando questo migliora, allora hai a disposizione più risorse per affrontare le sfide quotidiane. Significa che parlandoti meglio avrai modo di assumere decisioni migliori, da cui scaturiranno comportamenti produttivi che daranno risultati di eccellenza. Lo sanno bene gli sportivi, che allenano sistematicamente il proprio dialogo interiore quando lavorano in coaching al fine di affrontare gli allenamenti e le gare in modo ottimale. Sostituisci ciò che ti dici e che non ti serve. I rimproveri (“Ho di nuovo sbagliato!”, “Sono un cretino!”, “Non sono capace di fare niente.”), i messaggi demotivanti (“Non ce la farò mai!”, “E’ troppo dura per me.”, “Ho sempre fallito in questo.”), le scuse (“Non farò in tempo!”, “Non ho voglia.”, “Lo faccio domani.”) e tutto ciò che contribuisce a limitare la tua energia e ad amplificare l’ansia e lo smarrimento ti danno una sola garanzia: aumenteranno le tue possibilità di fallimento. Allenati a: Riconoscere che cosa ti stai dicendo; riconoscere in che modo lo stai facendo; modificare i messaggi negativi, sostituendoli con contenuti che ti fanno stare bene. Alcuni esempi che ti suggerisco sono: posso farcela, sono sicuramente in grado di riuscirci, ecco un altro buon risultato, bravo, ottimo, benissimo, complimenti, stai tranquillo, sii fiducioso, con calma risolvo tutto, sto facendo la cosa giusta… in generale, tutto ciò che ti provoca buone emozioni e sensazioni piacevoli e che magari ti porta a sorridere e a modificare la tua fisiologia (postura, espressioni del viso, gesti, respirazione) va bene. Trova tu la formula che funziona per te! Ciò che ti ho descritto finora vale quando vuoi lavorare sul contenuto del tuo dialogo interiore. Un’altra modalità di intervento, molto efficace e divertente da utilizzare, consiste nell’agire sulla forma del self talk: argomento tipicamente legato alla Programmazione Neuro Linguistica che approfondisco sempre con ottimi risultati con chi si affida a me per consulenze personali e percorsi di mental coaching…

Puoi dirmi che cosa ne pensi su questo argomento nei commenti.

Buona lettura!

E’ sempre tempo di Coaching!”

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