Il Razzismo…

Razzisti non si nasce si diventa! C’è dunque un problema di buona o cattiva educazione? O che altro?

Recentemente, anche in Italia si va scoprendo che il razzismo è purtroppo molto esteso… tanto da sembrare nei suoi effetti persino banale. E’ sempre più raccapricciante assistere infatti, all’emergere continuo di bolle d’intolleranza e di vero e proprio razzismo nel nostro Paese. Sembrano voler emergere nuovamente quei rigurgiti malsani che hanno trovato massimo vigore in quel nefasto periodo della storia d’Italia… del ventennio fascista. Il Razzismo, si manifesta con la paura e il disprezzo per quelle persone che sono fisicamente, culturalmente e religiosamente diverse da noi. Le idee razziste nascono in quelle persone che per qualche motivo si credono superiori ad altre etnie di persone. Il fenomeno di razzismo più diffuso è sicuramente quello verso le persone di colore e contro gli ebrei, ma, trovando come pretesto i recenti attentati, sta crescendo notevolmente anche il razzismo contro le persone islamiche, che però non sono direttamente responsabili di quelle stragi. Essendo questo un sentimento che nasce dalla paura istintiva nei riguardi di chi è differente da noi, il rischio è quello di lasciarsi coinvolgere, anche se con il ragionamento possiamo capire che non ce n’è il motivo… Invece, c’è una terrificante realtà quella dell’inconsapevolezza dei più, che non si accorgono che con la diffusione del razzismo si sta combattendo una pianificata guerra tra poveri che cela molti interessi consolidati. Come continuare ad ignorare che le ondate migratorie che giungono oggi sono frutto di politiche predatorie da parte di quel “grumo” di potere economico finanziario che esercita un vero potere globale. Le politiche predatorie delle multinazionali che hanno distrutto le economie di sussistenza che reggevano da millenni in continenti come l’Africa, hanno generato crescenti flussi di disperati, disposti a tutto pur di fuggire dalla povertà. Una povertà causata anche dai cambiamenti climatici di cui ancora una volta sono colpevoli i governi dei Paesi occidentali che hanno permesso e continuano a permettere politiche economiche insostenibili… Le guerre d’aggressione ad Afghanistan, Iraq, Libia e quella per procura alla Siria hanno destabilizzato il Medio Oriente e si sono usate le religioni per nascondere le vere ragioni di questi conflitti che sono: petrolio, gas e droga. Ma dicevamo che il razzismo è anche un problema legato all’educazione: quella familiare, scolastica e sociale. Se nelle famiglie e a scuola del razzismo non si parla ignorando il problema e le sue conseguenze negative. Se certa politica fa solo da ‘altoparlante’ rispetto ai drammi delle guerre sempre più diffuse nel mondo e all’epocale fenomeno immigratorio che investe l’Europa e le nazioni che le compongono… senza evidenziare le contraddizioni insite nel fenomeno migratorio e men che meno le effettive responsabilità del suo crescere nel mondo… il rischio è un salto nel buio con il ritorno alle tragiche esperienze del passato… Una cosa è certa: un bambino non nasce razzista! E quindi dipende dalla famiglia, dalla scuola e dal contesto valoriale e sociale in cui viene educarlo a crescere in un modo tale per cui non si sviluppino in lui idee che si possano trasformare in razziste. Io, ho ricevuto un educazione familiare, scolastica e politica sociale, che sicuramente non farà mai di me un razzista. Fin dalle elementari ho imparato la tolleranza verso le persone in genere e anche quelle diverse nel colore della pelle e di diversa religione, e francamente non ho mai pensato che vadano trattarli in modo diverso da tutti quanti noi. Nella mia famiglia il razzismo è sempre stata considerata una cosa assurda e priva di ogni giustificazione: quando ascoltiamo il telegiornale e sentiamo parlare di guerre causate dalle diverse religioni ci chiediamo e ragioniamo su come queste cose, nel ventunesimo secolo siano ancora possibili… visto che oltretutto di solito avvengono soprattutto fra le tre religioni monoteiste che hanno tutte come base l’amore verso Dio e verso il prossimo. A volte si vedono e commentano anche episodi razzisti della polizia americana verso le persone di colore: e pensare che l’America si ritiene il paese più libero del mondo dove ognuno può professare la sua religione e la sua identità, invece, il Ku Klux Klan,  “sdoganato” da Trump è sempre più forte e rappresentativo. E ancora oggi, perseguita le persone di colore, perché ritenute indegne di avere gli stessi diritti dei bianchi. Tutto questo è’ paradossale!!! Io continuo a non capire il perché di queste azioni verso persone ritenute diverse e inferiori quando non solo la religione ma anche il buon senso (purtroppo sempre più scarso) dovrebbero sottolineare che l’eguaglianza del genere umano …delle persone che popolano le diverse latitudini del globo è la base su cui si supera ogni differenza razziale e religiosa in un afflato di umanità, senza il quale non esiste ragione di una vita di pace e si finisce prede di un irragionevole odio e della violenza. Io, non credo proprio di poter diventare mai razzista perché per me è una cosa fuori da qualsiasi logica odiare un individuo che non mi ha mai fatto nulla di male, solo perché è di un altro colore e di un’altra religione. Io personalmente ho lavorano e vissuto a contatto con persone di colore e religione diverse ma in loro come in me non sono mai nati pensieri razzisti, anzi, le loro e le mie preoccupazioni sono state quelle di non offendere i reciproci sentimenti facendoli sentire diversi e di conseguenza agire in modo reciprocamente imparziale… I disperati che arrivano sulle nostre coste, che fuggono da guerre e povertà, arrivano qui da noi e si scontrano con altri disperati, quelli autoctoni colpiti duramente dalle politiche d’austerity dell’Europa. Tutte vittime delle medesime élite economiche e potenze militari che questo scontro hanno pianificato… in nome del neo-liberismo e del controllo dei consumi e del mercato. Sono i ‘burattinai’ che generano ondate migratorie per guerre che li arricchiscono e che permettono un abbattimento del costo del lavoro che crea divisioni e rabbie sociali. Sono sempre i ‘burattinai’ che si rendono colpevoli di ruberie quali il land grabbing e ocean grabbing che spolpano economie di comunità africane o indiane lasciando gli abitanti nella miseria. Sono sempre i ‘burattinai’ che seminano paura per poter rendere anche il nostro Paese terra di conquista per la lobby delle armi… Infine, la maggioranza dei politici invece di studiare e poi spiegare ai cittadini le vere ragioni che innescano tali guerre tra poveri, soffia su questo malessere sociale per riceverne un effimero tornaconto elettorale. In queste guerre tra poveri si abbattano oggi anche altri tipi di sciacalli, forse i peggiori, ovvero i troppi professionisti della bontà: coloro che lucrano sulle sventure degli immigrati. Infatti, oggi l’immigrazione per alcuni rappresenta un vero e proprio business… Ogni essere umano ha diritto di poter vivere nel proprio Paese… nessuno lascia la propria casa se non è costretto a farlo… se ha condizioni di vita dignitose e non ci sono pericoli di conflitti e guerre… C’è ormai ben più del semplice timore che si sia e si stia continuando a seminare odio e divisione, per preparare e far crescere un terreno culturale, che neghi di nuovo, come è già successo nel passato ogni Umanità …il razzismo nega proprio l’umanità dell’uomo!

“E’ sempre tempo di Coaching!”

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