Le tre dimensioni della consapevolezza di sé stessi…

“Gli uomini e le donne non sono i prigionieri del destino, 

ma solo i detenuti delle loro menti”

(Franklin Delano Roosevelt)

Questa “intuizione” è stata condivisa dai leader del pensiero in tutto il mondo, indica che si può sfuggire e reagire agli eventi imparando a gestire le proprie emozioni e scegliendo la risposta a qualsiasi situazione. Riconoscere e comprende le nostre emozioni ci darà il potere di controllarle. Questo tipo di consapevolezza di sé stessi rende impossibile alle emozioni di governarci, a meno che non scegliamo di lasciare loro la strada libera. Vi ho già parlato (in precedenti post) delle competenze emotive personali, che determinano il modo in cui noi controlliamo noi stessi e le nostre emozioni, ma, sicuramente, prima di comprendere le emozioni degli altri, è fondamentale essere in sintonia con sé stessi. La prima dimensione delle competenze emotive personali è la consapevolezza di sé, o anche auto-consapevolezza. Essa è la chiave di volta dell’intelligenza emotiva, che oggi è uno più riconosciuti e potenti agenti di cambiamento per la crescita personale e la capacità di avere successo. Per esempio molti sportivi professionisti ricevono una formazione intensiva per aiutarli a riconoscere e superare le emozioni durante una gara, evitando che la loro performance possa essere influenzata dalla frustrazione o dalla rabbia. Diventare consapevole di sé è proprio un processo di comprensione di sé stessi. Prima di poter apportare cambiamenti efficaci per la tua crescita devi sapere individuare i punti su cui devi lavorare. Un esempio possono essere le scoperte del tuo sé ideale e del tuo sé reale, identificando il divario tra i due e trovando un adeguato percorso di miglioramento. Quando sarai consapevole dei tuoi punti di forza e dei tuoi limiti diventerai più sicuro rispetto a ciò che puoi e non puoi fare. Se sei più sicuro di te sarai più assertivo, cioè riuscirai ad esprimere i tuoi pensieri e le tue idee in modo fiducioso, senza aggressività, poiché riterrai che una idea o una decisione sarà quella più giusta. Tre sono le dimensioni associate alla consapevolezza di sé. 

Consapevolezza emotiva. Essere consapevole di te stesso emotivamente significa saper leggere le tue emozioni e riconoscere il loro impatto sulla tua vita, sulle tue prestazioni e sulle relazioni con le altre persone. Autovalutazione accurata. Riuscire a fare una valutazione realistica dei tuoi punti di forza di te stesso significa capire a fondo i tuoi punti di forza e di debolezza, individuando il divario da colmare. Fiducia in te stesso. Avere fiducia in te stesso significa avere un forte e positivo senso di autostima, proveniente dalla fiducia nelle tue capacità. In modo conciso, “essere consapevole di te stesso” significa avere una profonda conoscenza delle tue emozioni, dei tuoi punti di forza, di debolezza, dei valori che ti guidano e come tutto ciò impatta, sia quello che fai, sia relazioni con le altre persone. I benefici dello sviluppo della consapevolezza di sé. Non appena tu sviluppi la consapevolezza di te, sei in grado di apportare cambiamenti nei tuoi pensieri e nelle tue interpretazioni, ottenendo anche il buon uso delle tue emozioni. Diventando più consapevole di te: crescerai come persona e inizierai ad accettarti di conseguenza accetterai gli altri. Farai più affidamento su di te ti auto-motiverai. Queste sono proprio le qualità che ti aiuteranno nel continuare a crescere come persona ed avere successo nelle tue scelte. La buona notizia è che la consapevolezza di te può essere sviluppata!

Ti consiglio allora di passare un po’ del tuo tempo a riconoscere le aree che hai bisogno di sviluppare ed aspettami in un prossimo articolo, dove esploreremo alcuni modi con i quali potrai provare a sviluppare l’auto-consapevolezza…

E’ sempre tempo di Coaching!”

Se hai domande o riflessioni da  fare ti invito a lasciare un commento a questo post: sarò felice di risponderti oppure prendi appuntamento per una sessione di coaching gratuito

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