Pensiero negativo o pensiero positivo?

Di sicuro avrete sentito dire più di una volta che il pensiero negativo è dannoso e deleterio.
Esso è stato considerato colpevole di molte patologie come ansia, depressione, e persino cancro e diabete, per non considerare poi il fatto che spesso è la causa della rottura di molte relazioni e dell’abuso di droghe. Mi sono chiesto: ma se il pensiero negativo è cosi dannoso, perché siamo tutti così bravi a praticarlo? Dei 60.000 pensieri circa che facciamo ogni giorno,  quanti ne consideriamo negativi? Come per la maggior parte delle persone il pensiero negativo sta diventando sempre più un luogo comune anche per noi, a tal punto che nemmeno ci facciamo più caso. Uno dei vantaggi del pensare il peggio, come aspettarsi di fallire, di essere traditi o di essere delusi è che si stipula una polizza di assicurazione per le emozioni. Molte persone affermano: “quando mi aspetto il peggio, non resterò deluso se le cose andranno male davvero”. E’ più facile predire il peggio che il meglio. Pensare negativo ha un alto vantaggio. Ci fornisce l’alibi per non provare e lavorare sodo per qualcosa. Un’altra forma di pensiero negativo è sperare che le cose buone non accadano a coloro che conosciamo. Ciò evita l’onere di congratularci con gli altri del loro successo per le cose che capitano a loro e non a noi. Tale forma di pensiero negativo è una forma velata di auto paragone. Siccome siamo gelosi quando accadono le cose positive accadono agli altri, è più facile sperare semplicemente che quelle cose non accadano a loro. Se tali benefici ci attirano, continuiamo pure a pensare negativo e a sperare il peggio. Se invece vogliamo superare la negatività e imparare a creare emozioni positive che possano portarci alla felicità, ecco alcuni suggerimenti che ci possono aiutare. Soffermiamoci sulle sfumature: la vita è raramente tutta bianca e tutta nera. Esistono molte sfumature di grigio… Giardiamo al bicchiere mezzo pieno: non permettiamo che le cose brutte che ci accadono in un campo influenzino gli altri aspetti della nostra vita. Se non passiamo un esame: non siamo necessariamente dei falliti, la prossima volta andrà meglio… Le sconfitte sono temporanee: solo perché ci sentiamo giù e depressi non vuol dire che lo saremo per  sempre, non lasciamo che una sconfitta rovini tutta la vostra vita… Guardiamo in faccia la realtà: tutti prima o poi dobbiamo confrontarci con le cose inattese, telefonate che non arrivano, mancate ricompense o promozioni. Non permettiamo a tali cose di generare l’autocommiserazione…  Accresciamo la nostra autostima: troppo spesso ci giustifichiamo per ciò che ci accade dicendo cose come: “E’ stata solo fortuna”. Smettiamola  di far ciò e iniziamo a darci credito per le cose buone che facciamo. Accettiamo le cose per quello che sono: non pensiamo sempre a quello che avrebbe potuto o che dovrebbe essere. Può ridurre le nostre emozioni negative pensare solo a quello che è. Ipotizziamo sempre in positivo: la maggior parte dei pronostici in negativo non è certa al 100%, ciò lascia spazio a quelli positivi. Impariamo dunque a bilanciarli. Diamo ai pronostici positivi una possibilità… Siamo grati per ciò che abbiamo: è facile guardarci intorno e vedere quello che non abbiamo, ma lo è altrettanto guardare quello che invece abbiamo. Ciò elimina il sentimento che la vita non sia con noi giusta e cancella i pensieri negativi. Se possiamo facciamo dei regali: quando ci sentiamo giù, un modo per star meglio è fare un regalo a qualcuno. Non deve essere prezioso o costoso, le cose più piccole e simboliche sono le migliori. Riponiamo fiducia nella sorte: se attraversiamo un brutto momento pensiamo che le cose cambieranno, perché cambiano sempre.
Con un tale atteggiamento inizieremo a vedere tutte le possibilità e gli aspetti migliori della nostra vita.

“E’ sempre tempo di Coaching!”

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