Smettete di incolpare gli altri dei vostri problemi!

Dare la colpa agli altri e alle circostanze è una facile soluzione… d’altronde errare è umana e per evitare di assumersi la propria responsabilità dare la colpa ad un altro è ancora più umano, è un modo di scusarsi di fronte a ciò che accade e di auto-assolversi. Nonostante ciò, è anche il modo più efficace di perdere il controllo della propria vita. Molte persone hanno bisogno di incolpare gli altri e/o le circostanze perché, sentendosi vittime, riescono a giustificare quello che accade. In questo modo, non hanno bisogno di fare niente, è sufficiente lamentarsi e aspettare.

“Tutti danno sempre la colpa di quello che sono alle circostanze. Io non credo nelle circostanze. Le persone che hanno successo nella vita sono quelle che cercano attivamente le circostanze di cui hanno bisogno, e se non le trovano, le creano”

(George Bernard Shaw)

 Abbiamo sempre bisogno di trovare una causa. L’incertezza non è un aspetto con il quale sia facile convivere. Abbiamo bisogno di sapere dove, cosa e perché, mantenere il controllo e sapere che, in un modo o nell’altro, il problema si risolverà. Ciò significa che, se la colpa è di qualcun altro, lo è anche la responsabilità di trovare una soluzione. Quando non abbiamo compreso appieno la causa o l’effetto di un problema, trovare qualcuno a cui dare la colpa può darci la sensazione che ormai si sia risolto. Tuttavia, incolpando gli altri, restiamo fuori dal gioco, senza alcuna capacità di gestirci. Occorre prendere il controllo della propria vita, incolpando meno gli altri. Alcune persone provano soddisfazione emotiva nel dire quanto siano cattivi gli altri. Nonostante ciò, le ricerche hanno dimostrato che, quando si sparla di qualcuno, c’è una probabilità maggiore che l’ascoltatore associ quella negatività a chi parla male di qualcun altro. Bisogna essere persone eccezionali per saper accettare e interiorizzare la propria responsabilità di quello che accade. Non si tratta di prendersi tutta la colpa quando esiste un responsabile, bensì di essere in grado di accettare la propria responsabilità quando è appropriato. Se è tutta colpa di qualcun altro, allora che ruolo possiamo avere nella nostra vita? Nessuna delle nostre azioni ha una conseguenza? Siamo così impotenti? Sapere che possiamo accettare la nostra responsabilità quando le cose vanno male, significa anche che possiamo accettarla quando le cose vanno bene. Dobbiamo sviluppare la capacità di essere obiettivi, per quanto riguarda noi stessi, al punto tale da poter evitare di dare per scontato che non saremmo mai in grado di causarci dei problemi. Dobbiamo anche fare distinzione tra l’accettare la responsabilità e auto-punirci in modo ingiusto. Cercare la causa, ma non una causa qualsiasi. Se qualcosa non funziona, è facile essere creativi e trovare un motivo per dare la colpa agli altri “puntando il dito”. Bisogna imparare a rilassarsi, a superare quella necessità impellente di trovare un responsabile e a tollerare l’incertezza temporanea del non sapere, almeno finché non si ha una visione più amplia della faccenda. Bisogna prendersi il tempo necessario. Trovare un colpevole non risolve niente.

“Quando si è giovani, è facile sentirsi infastiditi e protestare per molte cose, ma poi ci rendiamo conto che, se riusciamo a controllarci, causiamo meno problemi”

(Natsume Sosek)

Cresceremo solo se ci critichiamo in modo obiettivo. Essere obiettivi al momento di riconoscere i propri errori, è l’unico modo di migliorare e crescere. Come esseri umani, non andiamo avanti solo per sopravvivere e lottare contro il mondo. Dobbiamo sviluppare la capacità di rispondere alla vita e di criticare noi stessi, evitando gli effetti di una bassa autostima o della vanità. Non c’è nulla di cui vergognarsi se si commette un errore o se si fallisce in qualcosa. Solo una critica obiettiva delle cause ci sarà utile per migliorare come persone. Non cresciamo certo schivando gli errori, bensì analizzandone le cause e riconoscendo le nostre debolezze e i nostri limiti, per trovare una soluzione e risolvere il problema. Dimenticate la colpa e concentratevi sul fare meglio le cose. Per alcune persone, la colpa è tutto. Tuttavia, cosa resta dopo? La colpa risolve forse qualcosa? Dimenticatevi della colpa e concentratevi sui vostri obiettivi, sul risolvere il possibile e sul cambiare ciò che non funziona per migliorare e fare le cose per bene.

 “Dare la colpa dei tuoi errori alla tua natura,
non cambia la natura dei tuoi errori”

(Thomas Harris)

“E’ sempre tempo di Coaching!”

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