E …come Engagement

…pillola

L‘Engagement’* in azienda, è la capacità di coinvolgere le risorse affinché siano partecipi nella vita organizzativa, allineate ai valori aziendali, motivate al raggiungimento dei risultati. L’engagement in azienda produce risultati e insieme benessere.

Ma come funziona? E soprattutto funziona? Secondo una recente ricerca Gallup, che ha analizzato 190 industrie, un team guidato da management altamente motivato, ha 39% di possibilità di ingaggio in più rispetto a un team guidato da management scarsamente coinvolto. Hanno però anche verificato che la maggior parte delle risorse nel mondo non si sentono ingaggiate e ad esempio negli Stati Uniti, solo il 35% dei manager lo sono. 

Poiché l’engagement ha un effetto a cascata, la motivazione e il coinvolgimento del manager avrà un impatto sulle sue risorse, che può essere positivo o negativo. Quali sono i benefici dell’engagement delle risorse? Sempre secondo Gallup: 41% minori difetti di qualità; 48% meno incidenti; 28% meno perdite; 65% meno turnover; 37% meno assenteismo; 10% più soddisfazione clienti; 21% più produttività; 22% più profitto. Forse allora ne vale la pena. Se vogliamo impegnarci come organizzazione o impresa nel creare motivazione e risultati, abbiamo bisogno di engagement. Non solo, è necessario che questo non sia solo un’attività affidata alla personale attitudine manageriale, ma che sia una delle quattro o cinque strategie fondamentali. Strategia è la parola che fa la differenza tra un evento di cambiamento e un processo a lungo termine all’interno dell’organizzazione. Che sia una piccola impresa o un’azienda di grandi numeri, il principio è lo stesso. Perché lo stesso principio vale anche nella vita di ogni singolo individuo. Non abbiamo vero cambiamento se un nuovo comportamento più efficace del precedente non diventa abitudine. Quello che nel privato chiamiamo abitudine, nell’organizzazione chiamiamo cultura. Se vogliamo che la nostra organizzazione, il nostro business si sviluppi in una cultura di cambiamento volto al benessere interno e non solo, allora dobbiamo pensare in termini di strategia. Secondo Susan M. Heathfield, esperta di Risorse Umane, “affinché l’engagement funzioni occorre che: sia una strategia e non solo un impegno individuale, come descritto sopra sia focalizzato sui risultati. Le persone vogliono sentirsi responsabili dei propri risultati e si aspettano che questi siano riconosciuti gli obiettivi aziendali e gli obiettivi strategici del team o delle singole risorse siano allineati l’azienda sia impegnata nello sviluppo del management e delle risorse, costantemente, attraverso coaching e mentoring ci sia una comunicazione efficace che permetta a tutte le risorse di conoscere quanto necessario per svolgere il proprio lavoro al meglio”. Tutto questo può apparire molto impegnativo, soprattutto per una piccola impresa. E richiede sicuramente un impegno a lungo termine, ma attivando il processo anche a piccoli passi, sviluppando una comunicazione efficace, monitorando costantemente è possibile creare una relazione di fiducia. La base per un coinvolgimento duraturo.

 E’ sempre tempo di Coaching!”

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*(Engagement, tradotto in italiano in “coinvolgimento”, misura il successo del messaggio condiviso con il pubblico e ha lo scopo di creare “legami” forti tra il brand e i suoi fan, fino a convertirli in clienti, o almeno di creare una fiducia tale che l’utente possa consigliare il brand ai propri amici, attivando uno dei più potenti mezzi, a mio parere, del marketing: il passaparola).
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