…altra pillola di coaching
Probabilmente no.
Il coaching serve a chi desidera migliorare o cambiare qualcosa nella propria vita, che sia a un livello pragmatico o esistenziale. Il coaching calza a chi è orientato verso il proprio successo, a chi è proiettato verso obiettivi specifici…
Se una persona vuole lavorare su aree delicate, complesse o particolarmente problematiche? Secondo il codice etico dell’International Coach Federation, è bene che il coach in questi casi alzi le mani.
E’ importante, infatti, che siano chiari i confini entro i quali si muove il coach. Non è un formatore, non offre consigli, né suggerimenti o soluzioni, semmai con le sue domande suscita le risposte che il cliente sta cercando. E se il cliente vuole lavorare su aree conflittuali o affrontare un forte disagio, è bene che il coach concordi con il cliente l’opportunità di rivolgersi ad altri professionisti.
Ma è anche vero che un “coachee”, pur avendo situazioni di forte malessere, può lavorare su aspetti concreti della propria vita con un coach.
Il coaching è un approccio straordinario che aiuta a ragionare e a velocizzare i processi decisionali, con un approccio che si può definire ecologico.
Nel rispetto, cioè delle caratteristiche della persona e delle sue modalità, facilitando l’individuazione delle strategie più funzionali.
E’ sempre tempo di Coaching!
se hai domande o riflessioni da fare, ti invito a lasciare un commento a questo post: sarò felice di risponderti oppure: prendi appuntamento per una sessione di coaching gratuita
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