Ciao a tutti,
oggi parliamo della seconda radice che alimenta le nostre paure.
Alda sta litigando per l’ennesima volta con il figlio. Ormai lo fanno spesso, soprattutto dopo la separazione dal marito. Lei vuole che frequenti una scuola, finite le medie, che lui non accetta. “Sei la solita egoista!” le rinfaccia lui voltandole le spalle e lasciando la cucina. “Io egoista!?” risponde lei alzando la voce per farsi sentire. “Io egoista” si ripete quasi sussurrandolo mentre si alza ed esce di casa, camminando per far sbollire la rabbia. “Io, egoista!” continua a ripetersi mentre ripercorre il film della sua vita. “Dopo tutto quello che ho dovuto accettare da mia mamma, mio padre, mia sorella, mio marito, adesso sono anche quella egoista!” sbotta accorgendosi di stare piangendo. Si siede su una panchina. Tutto attorno a lei è sbiadito dalla lacrime e quella parola, egoista, continua a tormentarla quando viene interrotta e spaventata da un “Ciao Alda, come va?”. Francesca, una collega di Alda con cui si salutano a mala pena, si avvicina e si siede accanto a lei. Solo a quel punto si accorge delle sue lacrime. Alda non sa che fare. Francesca le chiede cosa sia successo. Da un lato vorrebbe tornarsene a casa, dall’altro ormai l’ha vista piangere, chi se ne frega! Così le racconta la lite col figlio, poi le scelte imposte dai genitori dal marito, insomma, alla fine guarda Francesca e le chiede: “Sono io quella egoista?”. L’altra sorride. “Sai chi è davvero egoista” chiede lei senza aspettare una risposta di Alda. “Chi vuole che gli altri vivano come preferisce, chi vuole che gli altri si adeguino a lui”. Silenzio. “Tu vuoi che tu figlio viva la vita che desideri tu? Faccia gli studi, il lavoro che pensi tu migliore?”. Alda tace, mordendosi un labbro e desiderando di non essere mai stata su quella panchina. “Anche io ero molto egoista” riprende Francesca, pensavo di fare il bene delle persone che amavo, ma di fatto volevo che vivessero la vita che avevo immaginato per loro e volevo che gli piacesse pure!”. Sorride, strappando un mezzo sorriso anche ad Alda che intanto a smesso di piangere. “Funziona così: tu vuoi che qualcosa vada in un certo modo perché pensi che così sarai felice. Pensi a te, vuoi che tutto sia come dici tu. Questo è egoismo. E così pretendi. Pretendi che tuo figlio accetti quello che decidi tu. Pretendi che tutto vada come dici tu. E più pretendi, più alimenti la paura, e sai perché?” chiese Francesca con una pausa. “Perché non sei sicura di cosa succederà e hai paura che vada tutto storto”. Alda la guarda con attenzione. Francesca continuò: “E più hai paura, più pensi a te, a cosa ti accadrà, a cosa succederà a te,se le cose non vanno come dici tu, cosa ci guadagni tu, cosa ci perdi tu. Insomma, un – io io io – continuo che ti riempie la vita di pretese e di paura, in un circolo senza fine che ti rende sempre meno serena”. Alda rifletteva che in fondo, quel che diceva Francesca non era poi così lontano dalla sua vita. Sospirò, come se fosse stremata da quella rivelazione. Francesca riprese a parlare. “La cosa più divertente è che quando smetti di pensare in modo egoista, gli altri ti dicono che lo sei, e lo fanno spesso!” concluse ridendo e strappando un altro sorriso ad Alda. “Ma tu non lo sei più” riprese Francesca, “non pretendi più, non hai le paure di prima, e stai bene”. Concluse sorridendo e guardando Alda negli occhi per rassicurarla. “Sai cosa facevo io per eliminare i miei pensieri egoisti?” chiese Francesca ad Alda, già conoscendo l’inevitabile risposta. “Un gioco che ho imparato da un ragazzo che mi ha insegnato a non avere più paura e non stare male”. “Sentiamo!” disse Alda curiosa, vedendo la tranquillità che Francesca trasmetteva sorridendo e parlando. “Ottimo” rispose lei, “e ricorda che lo fai un po’, all’inizio, poi diventa inutile se fai tuo il senso, perché ti viene naturale, anche se per questo devi fare un percorso graduale, ma intanto iniziamo!”. Il gioco che Francesca ha insegnato ad Alda ve lo spiego tra qualche giorno. Intanto ricordate questo: siete egoista sei volete che gli altri vivano la loro vita come dite voi, come piace a voi. Anche nelle piccole cose di ogni giorno. Non chi fa la sua strada e le proprie scelte. L’egoismo è un pensare “io, io, io”, dove voi diventate metro e misura di tutte le cose, dove tutto è “giusto” se vi piace, “ingiusto” se non vi piace. Egoista è anche assecondare gli altri. Invece di amarli. Egoista è tutto quello che fate quando pensate al vostro interesse e non vi importa di quello degli altri. Tra qualche giorno vi proporrà l’esercizio che ha imparato Francesca e vi offrirò alcune riflessioni per capire meglio quando subentra l’egoismo, fonte, come detto, che alimenta le vostre paure…
E’ sempre tempo di Coaching!
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