Politica: non dimenticare mai! Non sviliamo l’antifascismo!

È solo di qualche giorno fa l’ultima uscita vergognosa del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Al Memoriale della Shoah alla domanda dei giornalisti “Si sente antifascista?” ha risposto “Non sviliamo queste occasioni con queste cose”. Questa occasione, il Giorno della Memoria (27 gennaio) è svilito casomai dalla presenza di un politico che finge di essere lontano da quel fascismo che in Italia promulgò le leggi razziali, contribuì alla Shoah e mandò nei – campi di concentramento anche migliaia di antifascisti. Pensando di essere probabilmente un bravo funambolo della politica, afferma che l’Olocausto è stato il male assoluto ma si zittisce se gli si chiede se anche il fascismo lo è, come se i due eventi non fossero strettamente legati. Chi avrà mai partecipato all’Olocausto? Chi erano gli uomini che causavano la morte tragica di milioni di persone? Chi procedeva agli arresti, alla prigionia e alla deportazione? Queste erano le domande da porre al presidente del Senato! Il tentativo bieco di raccontare una storia inventata (siamo ben oltre il revisionismo) in cui l’Olocausto esiste come entità autonoma e non provocato dal nazifascismo è evidente e si discosta ben poco dalla logica fascista degli italiani brava gente che mentre colonizzava a colpi di gas proibiti (i primi ad usarli… onorevole primato fascista!) nei paesi africani raccontava di costruire strade a spron battuto per civilizzare quelle popolazioni arretrate! Per anni si è sentita la frase “Ma ancora a parlare di fascismo, antifascismo?! Basta è storia passata!”: le continue esternazioni “larussiane” dimostrano che non si è parlato abbastanza della tematica, che si doveva insistere maggiormente nel sottolineare e approfondire le cause e le responsabilità del fascismo e fugare ogni dubbio sulla necessità di un antifascismo vigile e attivo! Quando ho letto la notizia della presenza di Ignazio La Russa al Memoriale della Shoah ho provato una stretta allo stomaco: com’è possibile che fosse lì ad inquinare un luogo tanto importante, un luogo di dolore e di disperazione? Mi sono chiesto cosa potesse aver realmente pensato davanti alla parola “Indifferenza” e mi è venuta in mente una donna della Barona, Bianca Colla Satta, che in quel luogo ci corse col cuore in gola per poter salire su uno di quei treni della morte e unirsi al marito partigiano. Quale beffa della storia è quella che fa profanare da uno che in cuore ha la fiamma dell’M.S.I. questo spazio che ancora risuona dell’angoscia di tante vite spezzate? Che non ci sia una sincera vicinanza del presidente del Senato a questa vicenda non è una supposizione basata sulla sua appartenenza politica, ma una certezza data dalle affermazioni che ha fatto dal momento della sua elezione alla seconda carica dello Stato. Uno che definisce una truppa di feroci SS, colpevoli di omicidi efferati in tutta Europa, una banda musicale di semi pensionati, sta sminuendo ogni singola morte causata dal nazifascismo. Non pensiamo che l’Olocausto siano solo i campi di concentramento, ricordiamoci che tutta Europa fu teatro di omicidi di massa, rastrellamenti, fosse comuni e corpi bruciati.  Non dimentichiamo e non sviliamo l’antifascismo permettendo che si creda che i suoi eredi si siano in parte ravveduti, che siano tanto diversi e non si macchierebbero di tali atrocità, perché sono gli stessi che lasciano affogare migliaia di persone nel nostro mare o che hanno intenzione di inasprire le condizioni dei CPR o che si astengono di fronte al genocidio palestinese…

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