Penso che a tutti capiti di sentire un senso di vuoto dentro di se, quasi una sorta di insoddisfazione verso la propria vita, la sensazione che manchi sempre qualcosa…
Il problema è che non capiamo da dove venga questo vuoto… “abbiamo tutto” quel che potremmo desiderare eppure sentiamo come “un buco” dentro che fa male. Magari non sempre, magari solo a volte, quando per esempio restiamo soli con noi stessi, magari in momenti più complicati o dopo sfide impegnative e stancanti. Il senso di vuoto ha a che vedere con la solitudine, con la tristezza, con la mancanza di significato nella nostra vita. Quando ci si sente vuoti, pensiamo che la nostra vita manchi di significato e non sentiamo che invece stiamo vivendo pienamente. L’errore, però, è che non abbiamo capito che cosa ci sta comunicando il senso di vuoto. Come ogni emozione negativa ci segnala che qualcosa non va bene, che abbiamo un problema da risolvere. Se volete eliminare questo vuoto, dovete fare tre “passi mentali” in avanti e: capire perché arriva il senso di vuoto (il vero motivo!). Evitando le (finte) soluzioni che non servono a nulla. Imparando a vivere pienamente la vostra vita e diventare felici. Capire il vero motivo del perché arriva il senso di vuoto. Immaginate di prendere una bottiglia di acqua minerale, svuotarla del tutto e posarla su un tavolo. A questo punto chiedetevi: la bottiglia è piena o vuota? Non temete, non è così banale come sembra questa domanda. E la risposta giusta è: dipende. Dipende da cosa intendiamo con “vuota”. Di certo la bottiglia è vuota se pensiamo all’acqua, visto che l’abbiamo tolta tutta, ma se pensassimo all’aria? La bottiglia non contiene nessun liquido, è vero, ma è piena d’aria. Perché questo esempio? Perché il senso di vuoto lo proviamo se pensiamo di essere vuoti e questo, come nel caso della bottiglia, dipende da cosa guardiamo, su cosa ci concentriamo. ci sentiamo vuoti, quando la nostra attenzione è posta sulle cose che ci mancano, per questo sentiamo questa assenza. Ci sono persone che hanno salute, relazioni, benessere economico, ma si sentono vuote poiché gli manca uno scopo nella vita e non si sentono realizzate. Così come ce ne sono altre che hanno soldi e amicizie, ma gli manca la salute. E questo le fa stare male. Il senso di vuoto non è un dato oggettivo, una situazione fisica, ma è qualcosa che dipende dalla nostra mente e da come valutiamo le “cose” che abbiamo o che ci mancano. Il punto fondamentale, infatti, è capire che questo malessere nasce sempre da una sola cosa: non siamo felici. Ci sentiamo vuoti ogni volta che la nostra vita non è piena di felicità. E quando dico felicità, intendo benessere, una vita ricca di emozioni positive, di pace, serenità e equilibrio. Sentiamo il vuoto perché non siamo in pace con noi stessi, in armonia con le cose che ci circondano, nei posti dove viviamo con le cose che facciamo. E quando subentra questa sensazione, iniziamo ovviamente a cercare una soluzione. Se la bottiglia è vuota, perché dentro non c’è nulla, allora penseremo come riempirla: acqua magari, aranciata, sabbia, caffè. Sono tantissime le cose con cui possiamo cercare di riempire il vuoto che sentiamo. Ma visto che questo deriva sempre da una mancanza di serenità e felicità, c’è sempre il rischio che nulla riesca davvero a colmarlo. Il problema principale è che trattiamo noi stessi come se davvero fossimo una bottiglia! La metafora serviva a farvi comprendere che pieno e vuoto sono concetti relativi e dipendono da cosa guardiamo e cosa prendiamo in considerazione. Noi invece sentiamo il vuoto quando non siamo felici. E intendo in modo autentico, profondo, completo. Non quella “felicità superficiale” che proviamo quando qualcosa ve bene. Io la chiamo soddisfazione, la sperimenti magari, ma poi “le luci si spengono” e tutto torna com’era: vuoto. Così, se senti questo vuoto, inizi a cercare il modo di riempirlo. E considera che spesso non pensi che il punto sia il tuo benessere. Magari cerchi di riempire il vuoto facendo più cose: più impegni, più obiettivi, lavorando di più aumentando le attività che occupano il tuo tempo. Per non sentirci vuoti finiamo per riempirci di impegni e scadenze che però hanno in realtà l’effetto di affaticarci e farci vivere una vita più frenetica. La calma, invece, è una condizione necessaria per essere felici. Inoltre fare mille cose non riempie il vuoto ma bensì il tempo. Alla fine pensiamo di meno (fino a un certo punto!) e magari abbiamo troppo da fare per concentrarti sul nostro vuoto. Non sentirlo non significa che lo abbiamo riempito… Oppure sono le relazioni: più amici, una nuova vita di coppia, più incontri, più occasioni sociali. O magari è il lavoro, oppure accumulo di più soldi, un’altra auto, un mutuo, un impegno importante, nuovi progetti. Per non parlare delle scelte più dannose, come quando sono la droga o l’alcol che dovrebbero riempire quel vuoto e diventano invece solo trappole da cui finiamo per dipendere. Infatti il problema diventa questo: riempire in qualsiasi modo questo vuoto interiore e distrarsi a tutti i costi! Chissà. Forse molti hanno già sperimentato alcune di queste possibili soluzioni. Ma vi assicuro che a decine di migliaia nel mondo le hanno già tentate tutte, prima o dopo. E senza successo. L’effetto principale di queste (false) risposte al senso di vuoto, non è mai la pienezza, ma la distrazione da esso. E spesso diventeranno la trappola in cui staremo sempre più male. Avere più impegni quindi non riempie la vita e come vi ho detto, non vi fa pensare al vuoto che provate. Perché tutto questo non funziona? Semplicemente perché la felicità è la sola emozione che riempirebbe quel vuoto, che ci darebbe quella serenità che cerchiamo. Il problema è che niente e nessuno possono renderci felici. Lo ribadisco, così vi sarà chiaro che non ho scritto male: niente e nessuno possono renderci felici. E questo ovviamente vale per ciascuno di noi. Tutte queste (false) soluzioni a cui ricorriamo per non sentire quel vuoto, per riempire di gioia la nostra vita, falliscono perché non sono in grado di renderci felici. Per capirlo ci dobbiamo render conto che la felicità è un’emozione e che ogni emozione che viviamo, anche se pensiamo il contrario, non è mai frutto di quello che accade o delle azioni degli altri. Le nostre emozioni dipendono solo ed esclusivamente da noi! Da come viviamo un evento, una parola, dal significato che diamo a cose e situazioni. Non saprei spiegarvelo in poche righe, per questo ho scritto più di un post in cui parlo della felicità e di come nascono e funzionano le nostre emozioni… Se vi rendete conto che il vuoto dipende dall’assenza di felicità, e che non la troverete mai all’esterno, in cose o persone, capiretei che ogni tentativo è destinato a fallire se non si va in una direzione differente. Il senso di vuoto resterà sempre finché cercheremo di riempirlo dall’esterno. Il segreto è fare quel che fanno pochissime persone: riempire il vuoto facendo crescere dentro di se la felicità… Come? Imparando a vivere pienamente la nostra vita! Sono anni che leggo, studio, sperimento. Mi sono appassionato di crescita personale e psicologica e nel tempo ho imparato molte cose. Soprattutto ho fatto un percorso personale che mi ha portato a cancellare il senso di vuoto che a periodi, un po’ tutti, di solito viviamo nella nostra esistenza. Quello che ho fatto, non solo scoperto ma soprattutto realizzato praticamente nella mia vita di ogni giorno, mi ha permesso di eliminarlo totalmente. Il senso di vuoto non è connaturato alla nostra natura, ma a come pensiamo e come viviamo la nostra vita. Veniamo ad alcune scelte molto concrete che vi aiuteranno a vivere con pienezza la vita e saranno un punto di partenza per un vostro percorso di crescita personale. Ve le consiglio perché sono alcune delle strade che portano alle emozioni positive e quindi alla felicità. Presenza: il vuoto nasce dove c’è “assenza”. Se vuoi vivere emozioni negative, devi concentrarti su tutte le cose che ti mancano, sulle persone che oggi non ci sono più nella tua vita. Pensa a loro, a cosa ti perdi, a cosa non avrai più, pensa a quel che ormai è perduto per sempre, e starai malissimo. Potresti anche dedicare due ore al giorno a riflettere su tutto quello che hai perso o che non hai ancora ottenuto e ti manca. Avresti un senso di vuoto che crescerebbe dentro di te costantemente e inizieresti davvero a stare male. Se nutri la tua mente con pensieri carichi di assenza e mancanza, lei risponderà riempiendo la tua vita di emozioni negative. Se ci pensi, non potresti dire di essere vuoto, o vuota, perché avresti fatto il pieno di emozioni negative e malessere! Ovviamente è esattamente il contrario quello che devi fare: concentrati su ciò che c’è, sulle cose che hai, sulle persone con cui hai la fortuna di poter condividere la tua vita, il tuo tempo, le tue esperienze. Se nutri la tua mente di “presenza”, godendo di quello che hai a disposizione, imparando a nutrire gratitudine per i doni che hai, lei riempirà la tua vita di emozioni positive. Ogni volta che pensi a chi ti ha lasciato, sposta subito la mente su chi invece è al tuo fianco. Se ti viene in mente qualche traguardo che vorresti raggiungere ma trovi impossibile, pensa ai successi ottenuti. Allena la mente a vivere nel presente, cogliere le cose che hai davanti a te, intorno a te. Ci sono cose perse? Sì, persone che ti hanno lasciato e obiettivi che non hai raggiunto. Puoi scegliere se dare spazio a tutto questo nella tua vita oppure a ciò che di meraviglioso oggi ti offre. Quel che c’è, alle opportunità che hai. Pensare positivo significa vedere il bicchiere mezzo pieno. Perché funziona? Perché il bicchiere, effettivamente, è mezzo pieno! E se consideri l’aria, allora è completamente pieno. Da questa scelta dipende la tua felicità e il tuo benessere. Ma non solo. Entusiasmo: pieni si nasce o si diventa? Di solito viviamo la nostra vita come se fossero le cose che facciamo a entusiasmarci. Il che significherebbe che non dipende da te ma che sei un soggetto passivo che subisce la forza di quello che ti circonda. Così come non sono cose, situazioni, parole e persone a creare dentro di te l’emozione, allo stesso modo non è un’attività che ti entusiasma, ma sei tu che ti entusiasmi quando ti dedichi a certe cose. Io credo che l’entusiasmo sia una qualità innata in ognuno di noi e tutti i bambini hanno entusiasmo dentro di sé, a prescindere dalle cose che fanno. Divieti, senso del dovere, imposizioni, mancanza di libertà (sì, in altre parole la nostra educazione!), strappano le ali a ognuno di noi. Non dico che educare tolga entusiasmo. Lo toglie la nostra cultura, il modo in cui educhiamo i nostri bambini, in cui siamo educati tutti quanti noi. Ma se con l’entusiasmo si nasce, ti garantisco che nessuno può portarcelo via: resta, sepolto dentro ognuno di noi, magari nascosto davvero bene. E quando viene fuori siamo così poco consapevoli che dipenda da noi, da pensare che sia quel che facciamo a farci vivere questa emozione positiva. Sì, l’entusiasmo è anche un’emozione. Ma prima di tutto è una scelta, un atteggiamento. Non devi aspettare di provarlo, puoi scegliere di mettere entusiasmo in ogni cosa che fai, anche quelle che normalmente consideri noiose e fastidiose. Voglio dirvi della mia esperienza… non c’è quasi nulla che viva con noia o insofferenza. Ho imparato a mettere entusiasmo in quel che faccio, non perché sia qualcosa di per se “entusiasmante”, ma perché lo vivo io in questo modo, con energia e trasporto. Ho imparato a vivere con passione le cose, a lavorare e occuparmi di tutto con energia e allegria. Per spiegarti come arrivare a mettere entusiasmo posso darti alcuni suggerimenti pratici: inizia a fare con più attenzione ogni cosa. Non andare di fretta e non essere superficiale, mettici cura. Pensa a cose che ami fare, osserva come ti comporti, quanto tempo dedichi, che atteggiamento hai: poi riproducilo anche in tutte le altre. È un processo fondamentale per vivere pienamente la vita… Pienezza significa vivere ciò che è presente e viverlo con entusiasmo. Ma il segreto principale per la felicità deve però ancora venire. Amare: una vita piena è una vita ricca d’amore. Che cosa vuoi di più dalla vita? Non certo un amaro… vuoi (come tutti quanti) essere felice e vuoi l’amore… e quando dico amore, intendo: comprensione, ascolto, rispetto, la vicinanza delle persone nei momenti belli come in quelli difficili, vuoi perdono quando sbagli e supporto quando hai dei dubbi. Vuoi che le persone ti amino per ciò che sei, senza secondi fini… In realtà tutti vogliamo vivere una vita piena d’amore, e difatti, se vuoi eliminare il senso di vuoto, l’amore è proprio quello che serve. Il principale errore è che noi cerchiamo l’amore all’esterno, pretendiamo di essere amati ma come detto niente e nessuno può renderci felici. Il motivo è semplice: anche l’amore è un’emozione e come tale dipende da te… da noi. Lo ripeto: le emozioni sono le nostre reazioni valutative a quello che ci accade. Non ha importanza quindi cosa fanno gli altri, non conta cosa possano dire, ma dipende tutto da come noi giudichiamo ogni cosa. Non conta quindi se gli altri ci amano davvero, conta se lo pensiamo, se lo crediamo oppure no. Conta se siamo aperti, per ricevere questo amore… L’errore più devastante alla base dell’incredibile infelicità della gente è aspettare l’amore dall’esterno, come se qualcuno debba venire a “salvarci”. La vera tragedia umana è vivere senza capire che la nostra vita sarà davvero ricca e piena solo quando inizieremo ad amare. Non saremo mai felici se non impariamo ad amare, a vivere con entusiasmo, se continueremo ad aspettare che siano gli altri a farci stare bene. La cosa “divertente” è che trascorriamo anni in cerca di qualcosa che è sempre stato dentro di noi, sempre disponibile, sempre incompreso e rilegato in un angolo buio della nostra anima. Se vuoi essere felice devi amare. E si tratta di fare cose molto semplici, ad esempio: rispetta le persone. Alcun avranno idee diverse dalle tue, ma impara a rispettarle per farti rispettare. Compi piccoli gesti gentili, favori di poco conto che possono però rendere più semplice la vita a qualcuno. Sorridi, sii gentile e cortese con tutte le persone che incontri. Ogni volta che giudichi negativamente qualcuno, cerca subito di capire cosa avrebbe potuto spingere quella persona a comportarsi in un certo modo. Trasforma ogni giudizio in un nuovo modo di comprendere la realtà e le scelte degli altri. Non parlare male di nessuno, ma per ogni cosa negativa che ti viene in mente pensa a una qualità, un complimento che meriterebbe. Quando qualcuno sbaglia, quale che sia l’errore, aiutalo a sistemare le cose senza lamentarti e criticare: chiudi la bocca e dai una mano sorridendo. Dedica sempre del tempo agli altri: ascolta, condividi una loro passione, dai un consiglio, ma fallo con entusiasmo, “dimenticandoti” del resto e concentrandoti su cui hai accanto. Amare è il segreto per colmare quel vuoto e dipende solo ed esclusivamente da noi. Amare. Non vi serve altro… Il vuoto non può colmarlo nessuno, ricordatevelo. Lo sentirete sempre finché non imparerete a creare pienezza e amore nella vostra vita. Ricapitolando. Il senso di vuoto nasce dall’insoddisfazione per la nostra vita, frutto dell’idea che ci manchi qualcosa per vivere felici. Cercare all’esterno questo “qualcosa” ci porta direttamente nella trappola del bisogno e non cambierà nulla perché la felicità è qualcosa di interiore che niente e nessuno possono darci. Per eliminare il senso di vuoto dobbiamo riempire la nostra vita dal di dentro, facendo crescere dentro di noi la gioia per quello che abbiamo, mettere entusiasmo in ogni cosa e dare amore agl’altri. Come vedete non siamo poi così complicati come pensiamo o come spesso crediamo o vogliono farci credere. La nostra vita sarà ricca e piena, di gioia, felicità e amore, solo se saremo noi a costruirla così, giorno per giorno. Abbiamo interiormente in noi tutto quello che ci serve per farcela. Dipende da noi stessi, sì o meglio …esclusivamente da te!
“E’ sempre tempo di Coaching!”
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