Vediamo e sentiamo Renzi ovunque, è quasi un ossessione, purtroppo fatta sempre più solo di parole e immagini che non di fatti e funzionalità delle istituzioni.
Se un appuntamento elettorale si avvicina, Renzi diventa sempre più logorroico e gioca la carta del “seduttivo” con la forza di promesse e impegni affermati con piglio, sul modello di un “rullo compressore” (…anzi sono parole sue). Noi siamo sempre più confusi …bombardati dall’immagine del Premier (che oltretutto, se mai è stato veramente diverso… ammettiamolo, sta diventando sempre più uguale a tutti i politici susseguitesi al governo della Nazione) che ci arriva da ogni dove ripetuta all’infinito. Io ho anche cominciato ad avere una sorta di “rigetto” per l’eccessiva arroganza dei suoi modi e comportamenti… di fronte alla pochezza dei risultati e l’uso esclusivamente elettoralistico degli stessi… quello sbandierare “riforme istituzionali” di dubbia efficacia come se queste fossero la panacea di tutti i mali italiani… e non nascondo che ormai la faccenda mi preoccupa alquanto. Berlusconi dei tempi d’oro appare quasi un dilettante in confronto al Matteo rampante e promettente (nel senso che fa promesse che non mantiene). Va detto ormai con chiarezza che per ora non abbiamo visto gran che, certo abbiamo un piano per il lavoro, ma a cosa servirà? Si è tentato di stabilizzare il precariato dando tre anni di possibilità di impiego, ma poi? Dopo i tre anni? Si sono fatte “stime”, come quelle del rilancio dei consumi grazie agli 80 euro a 10 milioni di persone. 80 euro promessi anche ai pensionati, che ancora non si sono visti, e che non si vedranno …ormai in molti hanno capito che non hanno copertura, visto altresì il Def del 2016, che nemmeno li menziona e mentre gl’incentivi per i contratti a “tutele crescenti sono dimezzati e l’occupazione di nuovo …già frena. Intanto il credito è inesistente, avrete letto di come sia praticamente impossibile accedere ad un prestito di poche migliaia di euro, se non si ha una busta paga da reddito di lavoro dipendente a tempo indeterminato. I servizi, per i quali paghiamo nel Pubblico come nel Privato …non funzionano più. A Roma – i danni stradali vedono voragini nelle strade nelle quali si rischia di rovinare l’auto, nella migliore delle ipotesi, o cadere, nella peggiore, se si passa in motorino e nonostante le tante parole… non si vede un operaio al lavoro, nemmeno ora che si sta per votare per il nuovo Sindaco. Tutto fermo. Ma si promette la chiusura integrale e completa dei Fori per i prossimi mesi.
Avete fatto caso che i gestori delle reti di telefonia ormai non assicurano più la copertura? Sembra di essere tornati alla fine degli anni ’80, impossibile sostenere una conversazione perché la linea cade in continuazione, “errore di chiamata” leggete sul vostro display. Cioè la rete non supporta più il traffico telefonico. Idem dicasi per i tablet e internet.
Quando vi rivolgete agli operatori vi sentite dire che le linee sono vecchie, che Telecom che ha ancora la gestione dell’ultimo miglio non fa manutenzione, e dunque… Altri ammettono che i gestori di telefonia mobile accolgono più richieste di quante ne possano effettivamente supportare, onde l’intasamento e l’impossibilità di avere il servizio per cui si è pagato. E che dire delle banche? Qui non si tratta dell’esecrato pubblico impiego popolato di “fannulloni”, qui siamo nel privato stra-tutelato dall’Europa con i sacrifici che facciamo noi. Anche nelle banche non funziona più niente, avvii una pratica per smobilitare dei fondi che negli anni buoni avevi messo da parte – ne hai bisogno per pagare le tasse, non per fare le vacanze– ma l’impiegata che ha raccolto la tua richiesta firmata e controfirmata si dimentica, oppure ha troppo da fare per “lavorarla” come dicono loro, o magari il giorno dopo è in ferie, o ad un corso o chissà dove. E i tuoi soldi non arrivano e tu non sai come fare a pagare le tasse.
Oppure vai a chiedere un prestito, fai notare che hai urgenza, ti promettono di guardare il tuo incartamento entro 24 h e darti una risposta, tu chiami dopo 48 h e ti dicono che si sono dimenticati, ma che adesso… già peccato si siano persi giorni preziosi.
Dobbiamo continuare? Inutile, ognuno di voi, di noi potrebbe portare mille esempi di disservizi gravi, a fronte del nostro sempre più progressivo impoverimento, eppure… sembra che il problema dell’Italia sia la riforma del Senato, l’Italicum, o i costruttori di pseudo carri armati(!!!!) in garage….
E’ sempre tempo di Coaching!
se hai domande o riflessioni da fare, ti invito a lasciare un commento a questo post: sarò felice di risponderti oppure: prendi appuntamento per una sessione di coaching gratuita
29
APR
APR
0