Come essere sicuri di se stessi…

 

“La rinuncia è un suicidio quotidiano”

(H. de Balzac)

Vi ho già parlato in passato di come accrescere la propria autostima e di alcune tecniche per essere più sicuri di se stessi. Infatti, essere sicuri di se stessi è condizione necessaria per raggiungere il successo personale: paradossalmente, potreste avere tutte le caratteristiche utili per realizzare i vostri obiettivi, ma senza un pizzico di autostima, vi ritrovereste continuamente bloccati in un limbo.

Cosa significa? Che l’autostima è una nostra responsabilità. Quando si parla di sicurezza, di come diventare più sicuro di se, spesso ci si dimentica un concetto chiave: ci si dimentica la responsabilità che ognuno di noi ha nei confronti di se stesso.

La possibilità di cambiare il “come ci sentiamo”, quindi la nostra reazione emotiva, rispetto a determinate situazioni significa essere consci del fatto che possiamo aumentare la nostra sicurezza a 360° senza per forza diventare un “bulletto strafottente!”

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Cosa intendo dire? Continuate a leggere e prometto di spiegarvi tutto.

Come creiamo le nostre catene?

Lo facciamo ogni volta che non proviamo a fare qualche cosa che potrebbe metterci un po’ a disagio, ogni volta che non usciamo dalla nostra zona di comfort, ogni volta che non facciamo qualche cosa per timore, in quel momento creiamo la nostra prigione …una sbarra alla volta. La maggior parte di noi ha arredato la sua prigione così bene che ormai si è convito di essere in un bell’appartamento. Un tocco di autoinganno di là, una divano di scuse di qua, e un bel parquet di beni inutili per coprire i sogni mai realizzati. Ma ogni tanto può capitare che il sole riesca a farsi spazio tra le tende illuminando la stanza e mostrandola per quello che è: una prigione e nulla più. E con quel raggio di sole, la voglia di uscire ci stuzzica, la voglia di provare cose nuove, la voglia di sperimentare e di essere un po’ più padroni del nostro personale destino. Ma il timore ricomincia a farsi sentire, vorremmo uscire dalla nostra zona di comfort ma abbiamoi paura di quello che potrebbe accaderci.

Cosa fare? Cosa rende un uomo sicuro di se stesso? Ce lo siamo mai chiesto? E’ una questione di genetica? E’ fortuna?

No: sono le nostre esperienze. Una persona è più sicura di sé rispetto ad un’altra perché ha fatto una serie di esperienze che hanno plasmato il suo modo di vedere il mondo, il suo modo di percepire se stesso e gli altri. Il meccanismo sottile è quindi un moto perpetuo e circolare: più una persona ha fatto esperienze che la rendono sicura di se stessa, più si sente sicura di sé, più proverà cose nuove uscendo costantemente dalla propria zona di comfort e farà esperienze positive. E’ un circolo, un circolo virtuoso che si autoalimenta. La stessa cosa vale al contrario: una persona poco sicura di se stessa si muoverà su di un circolo vizioso che lo porterà sempre più giù, sempre più in basso, fino al fondo del pozzo.

Questo vale per ogni ambito della vita: dal lavoro, alla seduzione, allo sport, al rapporto con gli altri. Come aumentare la vostra sicurezza in modo efficace?

Ottenere il massimo del risultato con il minino sforzo: questa è la definizione di efficacia. L’azione in ogni caso non deve mancare, l’azione è la chiave di volta di ogni processo di miglioramento. Per aumentare la sicurezza in e stessi (e/o vincere la timidezza) nel modo più efficace dovete compiere una serie di azioni specifiche che genereranno il vostro personale circolo virtuoso.

La tecnica che preferisco è quella del “come se”. Ma vediamo come funziona nella pratica questa tecnica.

Appena alzato alla mattina fai un breve brainstorming personale chiedendoti: “Cosa farei oggi se fossi già più sicuro di me stesso?” Fai un elenco mentale di azioni che potresti compiere, evita di pensare a cosa sanno o non sanno fare le altre persone, focalizzati su te stesso, o meglio, su ciò che faresti se fossi ancora più sicuro di te stesso. Ad esempio potrebbero uscirti idee come:

“Se fossi più sicuro di me chiederei il numero di telefono alla mia collega.”
“Se fossi più sicuro di me andrei a proporre la mia nuova idea al mio capo.”
“… inizierei quel nuovo progetto.”
“… canticchierei per una strada affollata.”
“… mi farei quel taglio di capelli.”
“… inizierei a leggere quel libro così difficile.”

Questi sono solo esempi, l’invito è a scegliere autonomamente le tue azioni. Come scegliere?

Tra quelle che avrai elencato, scegli la più piccola e realizzabile, mettendola in atto durante la giornata. Il giorno dopo fai la stessa cosa, scegliendo però un’azione diversa. Questo per una settimana.

Perché non vi ho detto: “scegli la più difficile e mettila in atto”? Perché probabilmente sarebbe una passo troppo grande (magari hai scelto “scalare l’Everest in solitaria…”) e rischieresti di bloccarti. coaching-del-cambiamento-740x500Miriamo invece che il vostro miglioramento avvenga in modo esponenziale, inizi con le piccole cose che danno fiducia in se stessi e sulla base di queste aumentiamo via via la difficoltà.

Io non voglio sembrare un presuntuoso! Questa è una delle argomentazioni che mi vengono fatte spesso: infatti, molti pensano che essere sicuri di se stessi significhi, nell’ordine: “fare i grossi”, “fare gli sbruffoni”, “fare gli snob” e “tirarsela”. Ciò è molto divertente perché, al contrario, assumere questi atteggiamenti denota una mancanza di sicurezza: sono certo che abbiate già in mente qualche esempio. Se ti senti veramente sicuro di te stesso, se hai fiducia nelle tua capacità, hai veramente bisogno di fare lo sbruffone per comunicare agli altri in ogni secondo “quanto ti senti figo”?
O forse, proprio perché sei sicuro di te stesso, hai la giusta umiltà che ti consente di ascoltare veramente le altre persone e imparare da loro?

Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto.

 

E’ sempre tempo di Coaching!

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