Coronavirus: un male dentro. L’epidemia comincia a regredire, ma pure noi non scherziamo…

In Italia cala il numero e anche la gravità dei malati. Se la tendenza dovesse proseguire, saremmo noi i più interessati ad affermare un principio di precauzione. È così difficile da capire? Come ripete sempre un mio amico, e insegnavano già i latini, stupido non è chi sbaglia molte volte, ma chi fa tutte le volte lo stesso sbaglio… I sovranisti italiani, che a febbraio chiedevano la quarantena per i cinesi, oggi vogliono spezzare le reni alla Grecia e a chiunque altro si permetta di fare lo stesso con i lombardi (salvo il presidente della Sardegna, che è uno dei loro), ma domani statene certi, se arriverà qualche infetto sul nostro suolo patrio, saranno in prima fila a chiedere di chiudere le frontiere a destra e a manca. Oltre tutto, dopo aver passato mesi a ripetere che bisognava fare le vacanze in Italia, non si capisce cos’abbiano ora da lamentarsi. L’epidemia è in fase di regressione, ma sembra che pure noi non scherziamo affatto. Cala il numero e anche la gravità dei malati, che sono invece in forte crescita in altre parti del mondo; di conseguenza, saremmo proprio noi, com’è ovvio, i più interessati ad affermare un principio di precauzione sui contatti con le aree maggiormente colpite dal virus. Proprio perché siamo stati quelli che hanno chiuso più a lungo e nel modo più drastico, sobbarcandoci i relativi costi economici e sociali, è inimmaginabile che tra qualche mese il governo possa mettere nuovamente a rischio l’apertura delle scuole e delle fabbriche, nonché la salute fisica e mentale dei cittadini, per non limitare i contatti con paesi ancora nel pieno dell’epidemia. Ci vuole tanto a capirlo? Eppure sembrerebbe che non lo capisce nessuno. Non lo capiscono i populisti-sovranisti all’opposizione. Basta guardare le adunate nelle piazze dello scorso 2 giugno – zero distanziamento poche mascherine e usate male. Lo capiscono ancor meno questo ‘grumo’ sociale dei gilet arancioni. Un mix di leghisti con voglia di golpe, ex 5 Stelle sempre più taleban/integralisti e qualche residuo ma indefettibile e incorreggibile no vax. Ecco chi sostiene che il virus non c’è e fanno il loro proselitismo: negando il virus e urlando un surplus d’insulti nei confronti del Governo e del Capo dello Stato. Bisognerebbe indagare di più su chi sono veramente costoro… Purtroppo, non lo capiscono nemmeno una parte dei “populisti-casinisti” al governo, con il risultato che alla fine non lo capiscono nemmeno i democratici e i riformisti. I Lombardi se la prendono con le più caute regioni del sud (trova le differenze tra le dichiarazioni di Beppe Sala contro la Sardegna (tardive e inutili le scuse a danno fatto) e quelle di Luca Zaia contro la Grecia. Fulgidi esempi di egemonia populista sul discorso pubblico. Non lo capiscono, con rarissime eccezioni, nemmeno i giornalisti, gli intellettuali, i commentatori occasionali o abituali delle cose politiche. Ma perché questa incomprensione di fondo? Ognuno di noi è come se avesse un male dentro. Un male interiore che colpisce il nostro sentimento umano non è facilmente estirpabile. Si può pregare e sperare. Ma non si può cambiare facilmente la propria natura, soprattutto se si è stati educati a questa appartenenza. La mente rimane chiusa. Guardate all’America e al delirio malato dell’uomo bianco impersonato da Trump. Qui da noi l’esempio di certa politica è Matteo Salvini lui è una vera e propria sventura politica (e umana) capitata all’Italia in questi tempi già complicati. E’ un leader con comportamenti da bullo: rozzo, arrogante e razzista. Nemico del mondo libero, Bugiardo, violento e ignorante, non c’è un momento della sua presenza e azione da Cialtrone-in-chief, che non sia un imbarazzo morale, civile e sociale per chiunque abbia a cuore il decoro della politica, la dignità personale per se e per gl’altri. E mi perdonerete se per tirare rapidamente le ovvie conclusioni di quanto qui scritto, non avendo sotto mano dotte citazioni, mi limito a pensare che già lo scrissero Tacito e, Svetonio… senza dubbio devono averlo detto anche loro che: nei momenti di crisi, un paese in cui molti non capiscono mai un cazzo… è fottuto…

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