Gli altri non esistono… sono specchi, ma…

Attenzione: non vi sto invitando a vivere come se le altre persone non ci fossero, a infilarvi in un parcheggio quando c’è un’altra macchina con la freccia già inserita, a rubare la rivista dalla buca delle lettere della vostra vicina, a tenere il volume dello stereo talmente alto che tutto il vicinato ora è informato dei vostri gusti musicali …vi stupirà, ma non tutti amano i Daft Punk. E a certe ore o in certe circostanze credetemi secondo me nemmeno i Daft Punk amano i Daft Punk.

Quello che vorrei invece invitarvi a fare è a riflettere sul fatto che gli altri, in quanto tali, non esistono. Esiste solo la vostra/tua versione degli altri. Ossia quello che ne pensate voi/tu, come li percepite, quali pregi e difetti vi/ci vedete voi/tu.

Non mi credete? Pensate che esistano parametri di valutazione sempre validi, oggettivi, e che, insomma …un cretino è un cretino?

Ho un nome per me: Berlusconi. In grado di polarizzare odi feroci e passioni ardenti, smorfie di disgusto e inni trionfali, imbarazzi internazionali e festicciole di compleanno trepidanti. Qualunque sia la vostra idea di Berlusconi, state pur certi che esiste qualcuno, anzi più di una persona, che ha su di lui un’idea diametralmente opposta, e a suo avviso valida quanto/più della vostra. E quindi? Quindi Berlusconi non esiste. O meglio, esiste come individuo, ma non nella vostra/tua testa: lì c’è solo la TUA/VOSTRA IDEA di Berlusconi.

E quello che abbiamo detto per Berlusconi vale anche per tutti gli altri: il vostro/tuo partner, la tua/vostra mamma, i vostri/tuoi amici, il tuo/vostro ex insegnante di storia, la vostra/tua vicina di casa, e sì, anche il tuo/vostro gatto. Tutte queste persone non esistono, o meglio: esistono in una dimensione a sé, a cui voi/tu non hai accesso. Voi/Tu hai accesso solo all’idea che vi/ti sei fatta di loro.

Il corollario di questa tesi è che se le persone non esistono, non hanno alcun potere di farvi arrabbiare. O di rendervi felice. O di influenzare il vostro umore, le vostre decisioni, i vostri bisogni e le vostre necessità. Non sono loro a farlo: sono le tue versioni di loro, a farlo.
Se secondo te il tuo partner si ostina a non darti una mano, è la tua versione di lui che diventa inaffidabile (ossia, ci sarà almeno un’altra persona che lo conosce e lo trova molto affidabile). Se pensi che il tuo capo sia incapace di riconoscerti dei meriti, è la tua versione di lui che non sa dire grazie (altre persone lo conosceranno come generoso, gentile e amorevole). Se tua mamma sta sempre lì a ripeterti che devi combinare qualcosa della tua vita, tu la troverai assillante (e altri la vedranno come rilassante e stimolante).

Perché?

Perché stai costruendo un’intera versione di quella persona INTORNO a quello che hai deciso di far risaltare. Nessuna persona è SOLO o SEMPRE inaffidabile, irriconoscente, assillante.

Al tempo stesso, TUTTI NOI (sì, anche tu) siamo stati almeno una volta nella vita inaffidabili, irriconoscenti, assillanti.

Non puoi cambiare una persona, mai, in nessun caso. Ma puoi, sempre, cambiare la TUA VISIONE di quella persona.

Come ti piacerebbe che fosse? Inizia a guardare solo in quella direzione. Vuoi che la mamma sia più comprensiva? Osserva, nota, commenta positivamente tutte le volte che lo è (ci sono, solo che tu non le vedi, perché la TUA VISIONE funziona come un paraocchi, escludendo tutto quello che non le somiglia). La tua visione inizierà a cambiare e a te sembrerà che tua madre sia più comprensiva. Ma in realtà, sarai stata tu a diventarlo.

Il che mi porta a un’altra importante considerazione che magari approfondiremo meglio un’altra volta come:” GLI ALTRI SONO SPECCHI”… Ma  gli altri ci aiutano anche perchè:

“E’ sempre tempo di Coaching!” 

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