“I metodi possono essere un milione e più,
ma i principi sono pochi. L’uomo che afferra i principi può scegliere con successo i suoi metodi. L’uomo che prova i metodi, ignorando i principi, avrà sicuramente dei problemi”
(R. W. Emerson)
Se nel primo post: “Crescita Personale: come intraprendere un percorso di miglioramento e crescita personale…” abbiamo parlato di alcune mie personali riflessioni sul’argomento… da me utilizzate nel lavoro quotidiano… oggi ci concentreremo su quelli che sono alcuni principi chiave che sorreggono queste riflessioni… Una sorta di… comandamenti della crescita personale …secondo me…
Alcuni coachee me lo chiedono e vorrebbero avere delle vere tavole dei “comandamenti” di crescita personale: beh, questa richiesta richiama ad una domanda fondamentale sulla “vita, l’universo e tutto quanto“
Naturalmente non ho una risposta definitiva a questo quesito, posso però condividere con voi quelli che sono stati per me alcuni principi essenziali per migliorarmi e raggiungere alcuni degli obiettivi a cui tenevo maggiormente. Nell’ordine:
Non procrastinare. Avevi dubbi? A rischio di sembrare ripetitivo, non mi stancherò mai abbastanza di sottolineare l’importanza di sradicare la “rimandite” dalle nostre giornate. Puoi infatti diventare il massimo esperto di “tecnicucce & metoducci” di miglioramento personale, ma finché non ti sporchi le mani, finché non ti scontri con la realtà, tutta questa teoria non ti servirà a nulla. Inizia. Inizia adesso. Sbaglia. Ricomincia. Inizia meglio. Non ti arrendere.
Concentrati sui piccoli progressi quotidiani. Ricordi quando ti ho parlato della formula del successo? Ecco, l’idea che qualsiasi traguardo, anche il più ambizioso, possa essere conquistato un piccolo passo alla volta è uno di quei principi di miglioramento che sento profondamente miei. E poi, si sa che anche il mio obiettivo più ambizioso in fondo è fatto di piccole attività quotidiane e che quelle piccole attività sono l’unica cosa di cui mi devo davvero preoccupare.
Ricorda che il successo non è mai lineare. Poter conquistare mete ambiziose un passo alla volta non significa però che la nostra crescita sarà lineare. Potremmo farci il mazzo per mesi, o addirittura anni, senza vedere risultati tangibili. Perseverando sulla giusta strada però succede qualcosa di molto interessante: ad un certo punto, quando meno ce lo aspettiamo, l’energia cumulata si sprigiona rapidamente e noi compiamo finalmente il nostro salto quantico. Ehi, non sto parlando di quelle minchiate pseudo-scientifiche che vanno tanto di moda negli ultimi anni, quando uso l’espressione “salto quantico” faccio riferimento a quanto spiegato in questo articolo.
Focalizzati sull’essenziale. Molti spesso si fermano ad una lettura superficiale del principio #3. Beh, voglio che ti sia cristallino questo punto: farti il mazzo non ti garantisce un bel nulla. Non è che se ti sbatti sulle attività sbagliate l’universo ti darà un premio di consolazione: scordatelo. Non basta impegnarsi giorno dopo giorno, serve anche impegnarsi sulle attività essenziali, ovvero quelle che contribuiscono realmente a farci progredire verso le nostre mete. Questa è l’essenza del concetto di efficienza: fare poche cose importanti, ogni giorno, ed eliminare tutto il resto.
Abbraccia il disagio. L’ultimo principio chiave della mia personale top 5 di miglioramento riguarda il disagio e la capacità di accettarlo, anzi abbracciarlo. Non c’è reale crescita fintanto che ci comportiamo come “pulcini da allevamento“. Non a caso nei miei posti affronto spesso il tema delle frigne e dei frignoni. Non lo faccio per insensibilità o scarsa empatia: sono infatti intimamente convinto che lamentarci ci dreni via energie, energie fondamentali per cambiare la situazione in cui ci troviamo e che non desideriamo.
“L’uomo forte soffre senza lagnarsi,
l’uomo debole si lagna senza soffrire”
(Ruggiero Bonghi)
Bene, anche questa puntata termina qui. Nel prossimo post, che pubblicherò vi mostrerò cosa bisogna o non fare per evitare equivoci sulla crescita personale… A presto.
“E’ sempre tempo di Coaching!”
se hai domande o riflessioni da fare, ti invito a lasciare un commento a questo post: sarò felice di risponderti oppure: prendi appuntamento per una sessione di coaching gratuita
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