Mi è capitato e per la verità mi capita sempre più spesso, di trovarmi durante qualche percorso individuale di coaching con dei coachee particolarmente dotati di sensibilità, creatività, empatia e intuizione Con persone dalla personalità definita …direi anche particolarmente dotate di un ottimo orientamento sociale e ben indirizzate rispetto ai loro obiettivi, con una ottima salute mentale, ma comunque sofferenti, a causa della patologia sociale in cui vivono immersi. Mi chiedono un aiuto un sostegno psicologico, in qualche modo chiedono di essere curati, perché (si sentendosi patologici e domandano una cura) in quanto pur essendo emotivamente sani in un mondo alquanto malato, inevitabilmente, sentono un grande “dolore” (disagio) che li porta a sentirsi diversi ed emarginati. Per evitare possibili equivoci spiego subito, che un Life Coach non è uno psicoterapeuta e che il coaching non è un percorso di psicoterapia non è una cura… e li invito a riflettere esattamente sulla natura del loro disagio di cui mi fanno partecipe. Spiego loro che le persone che possiedono una personalità che chiamerei per semplicità particolarmente “creativa” sono persone che vivono con passione la vita sono: capaci di amare, di sognare, di sperimentare, di giocare, di cambiare, di raggiungere i propri obiettivi e di formularne di nuovi. Sono quindi uomini e donne emotivamente sani, connessi alla propria anima e consapevoli della sua verità. Sono queste persone ( come sono loro) che coltivano la certezza che la vita abbia un significato diverso per ciascuno e rispettano ogni essere vivente, sperimentando così una grande ricchezza di possibilità. Queste… persone di solito non amano la competizione estrema che oggi ci viene imposta in tanti ambiti della nostra quotidiana esistenza. Disprezzano la sopraffazione e lo sfruttamento, perché sanno scorgere un pezzetto di sé stessi in ogni cosa che esiste. Persone che non riescono sentirsi bene in mezzo alle sofferenze degli altri e sono quindi incapaci di costruire la propria fortuna sulla disgrazia di altri. Gente… o meglio persone, che nella nostra società non vanno più di moda, disposte anche a rinunciare pur e per …condividere. Gente… no persone impopolari. Derisi dalla legge del più forte. Beffati dalla competizione a tutti i costi. Portatori di un sapere e di una consapevolezza interiore che non piace. Gente… persone che non perdono mai di vista l’importanza di ciò che non ha forma e non si può toccare. Sono proprio queste le persone che possiedono una personalità “creativa” e che mantengono un profondo senso d’umanità. Gente… persone oggi sempre più ingiustamente ridicolizzate e incomprese in un mondo malato di arroganza e che, sempre più spesso, pensano di doversi rivolgere agli psicologi per chiedere aiuto. Ognuno di loro è orientato verso scelte diverse da quelle di sempre. E in genere hanno valori e priorità incomprensibili per la maggioranza. Non seguono una religione, ma ascoltano con religiosa attenzione i dettami del proprio mondo interiore. Sanno scherzare, senza prendere in giro. Pagano così di persona il prezzo delle proprie scelte e preferiscono perdere, pur di non barattare la dignità. Sono fatti così. Poco ipnotizzabili dalle luci e suoni (rumori) di un mondo che ha per modello uno star system “falsamente” sempre in festa. Sono persone poco omologabili. Poco assoggettabili. Persone che non fanno tendenza. Forse. Gente… no persone poco normali, di questi tempi. Gente… o meglio persone con l’anima. Che vivono uno dei tanti paradossi di questi tempi che chiamiamo post-moderni” vivono … In un mondo malato, dove i sani di mente vanno dallo psicologo…
“E’ sempre tempo di Coaching!”
Se hai domande o riflessioni da fare ti invito a lasciare un commento a questo post: sarò felice di risponderti oppure prendi appuntamento per una sessione di coaching gratuita”
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