Salvini & Meloni: la destra scriteriata… comprereste un’auto usata da due (che si atteggiano a) non vaccinati come Salvini e Meloni?

In realtà non lo sappiamo per certo se i due leader abbiano ricevuto la dose anti Covid (tendo a pensare di sì), ma resta il fatto che si comportano come se non l’avessero fatto, probabilmente per inseguire i negazionisti… Chissà se gli italiani che hanno subito le conseguenze catastrofiche della pandemia… alla fine si fideranno di due che lisciano il pelo a CiccioNoVax21? Joe Biden e Mario Draghi sono vaccinati. Anche Ursula Von der Leyen e Boris Johnson, così come Emmanuel Macron, Angela Merkel, Silvio Berlusconi e Papa Francesco. Sono vaccinati anche Donald Trump e Vladimir Putin, per dire. E anche Marine Le Pen e Viktor Orbán. L’inoculazione del vaccino contro il virus corona non è una questione di destra o di sinistra, di élite o di populisti, di progressisti o di conservatori, è una questione di testa sulle spalle e di salute mentale, peculiarità che non dovrebbero mancare in chi guida o aspira a guidare un paese. Non è nemmeno una questione di green pass o di obbligatorietà vaccinale. Molto più banalmente, per evitare di ammalarsi di Covid è necessario vaccinarsi, specie chi fa politica, gira, incontra gente eccetera. Ma quando si tratta di populismo, non manca mai l’eccezione italiana: gli unici capipopolo mondiali di cui non si sa se siano vaccinati o meno sono i nostri Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Di Salvini, in realtà, sappiamo che non è vaccinato, almeno a voler credere a quello che ha detto più volte ai cronisti. La sua prima versione è stata che non è solito saltare la fila, al contrario di Andrea Scanzi. La seconda è stata che non si è presentato perché aveva un altro impegno. L’ultima è stata che ci andrà quando lo chiameranno, anche se per la sua fascia d’età avrebbe potuto vaccinarsi già a fine maggio. Tenderei a pensare che Salvini in realtà sia già vaccinato, perché è difficile immaginare che sia così scriteriato da rischiare il Covid soltanto per inseguire i deliri di ciccioNoVax21 su Twitter, mentre sappiamo che è sufficientemente irresponsabile da poter serenamente lisciare il pelo a quattro cazzoni sui social infischiandosene della salute pubblica. In ogni caso, se Salvini ha ricevuto la punturina evidentemente non vuole farlo sapere, visto che non ha immortalato il gesto su Instagram come è solito fare con atti altrettanto eroici quali la brioche inzuppata nel cappuccino e la pastasciutta condita col ragù. Di Giorgia Meloni sappiamo che è madre, che è cristiana, che ha venduto molte copie della sua autobiografia, ma poco sul suo vaccino. Sappiamo che nel 2018, quando non c’era la pandemia, tuonava con la solita perentorietà contro i NoVax al governo, ma adesso che c’è la pandemia ha fatto sparire quei post. Si è limitata a dire che ha prenotato la dose anti Covid, ma non ha mai detto se poi l’ha effettivamente fatto o no (certo che l’ha fatto, vale per lei il discorso fatto su Salvini), e si è affidata ad Orwell, probabilmente scambiandolo con Orzowei, per combattere la battaglia contro l’obbligo e il passaporto vaccinale (due cose sacrosante, indispensabili e attese, nonostante l’Italia sia messa molto meglio della Francia). C’è comunque qualcosa di oscuro in questa tendenza dei leader neo, ex, post fascisti di casa nostra a intendersela con i negazionisti del vaccino. Non so se c’entrino le antiche tradizioni celtiche e le ampolle del Dio Po o le baggianate fantasy tipo Atreiu e qualche testo sacro conservato a Predappio, oppure se i due leader di destra vogliano solo strappare a Grillo e a Conte il fondamentale blocco elettorale dei babbei. Vai a sapere. Resta il fatto che sulla questione più importante per la sicurezza fisica, sociale ed economica del nostro tempo, Salvini e Meloni fanno il contrario non solo di Draghi e di Mattarella e di tutte le persone sane di mente, ma anche dei loro compari di impresentabilità Trump, Le Pen e Orbán. Gli italiani, invece, si vaccinano: ieri oltre 25 milioni di persone sopra i 12 anni erano già pienamente immunizzate, mentre se si aggiunge chi aspetta la seconda dose si arriva a 34 milioni di italiani felicemente SìVax. Di fronte a questa ampia adesione popolare alla campagna globale di difesa contro il Covid, c’è da chiedersi che cosa spinga i nazionalpopulisti come Salvini e Meloni a corteggiare il residuo voto noVax e, soprattutto, chi tra i nostri connazionali potrebbe mai comprare un’auto usata da qualcuno che, nel pieno di una pandemia che ha piegato il mondo, è così stravagante da tirarsela da non vaccinato…

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